Il mercato piloti della Formula E sembra silente. Sembra. In realtà i posti in palio sono diversi. E i piloti che aspirano a occuparli sono tanti. Proviamo a fare un po’ di ordine in un panorama in costante evoluzione. Cominciando da una buona notizia.
«Non so quanto posso rivelare sull’argomento» si confida Luca Filippi ai microfoni di Motorsport.com. «Ma a settembre [2017, ndr] ho firmato un contratto, ed è ancora valido». Quindi sì, «rimarrò in Formula E, contribuirò allo sviluppo della Gen2». Anche se in effetti l’annata 2017/18 dell’italiano è stata tutta fuorché entusiasmante. Il che aveva acceso una preoccupante spia sul futuro del vicecampione GP2. Tuttavia, a meno che davvero i contratti non siano carta straccia, Luca è al sicuro. (E con lui Valsecchi, che gli è subentrato a tempo pieno come giornalista Sky Sport).
Cosa accade altrove? Anzitutto, grande pressione in casa e.dams. L’arrivo della Nissan è stato accolto con un po’ d’ansia in Giappone. L’eredità Renault è molto pesante e bisognerà dimostrarsi all’altezza. In primis individuando il successore di Nicolas Prost, licenziato dopo una brutta stagione. Ma su questo fronte non ci sono ancora novità. Vedremo che i pretendenti possono essere diversi…
Un passo importante che sposterà gli equilibri il prossimo anno riguarda un altro team. E cioè Virgin. La squadra ha divorziato dal marchio francese DS. Il quale ha pensato bene di apparentarsi con la vincente Techeetah. Questo divorzio apre una nuova prospettiva: la clientela con l’Audi. «Non producendo automobili a breve verrà reso noto un piano di collaborazione con una Casa» annunciavano un mese fa. Kalinauckas, reporter di Motorsport.com, accennava a «indiscrezioni» su questa liaison. Ci è stato impossibile trovare dati più sostanziosi.
In realtà questo passo sarebbe importante. Anzitutto perché si amplierebbe il parco macchine collegate all’Audi (che così risponderebbe alla Mercedes, l’anno prossimo in pista travestita da HWA e in partnership con Venturi). Ma anche perché potrebbe accampare diritti su altri due sedili. Non solo il peso politico del motore cresce: crescono anche gli sbocchi per i suoi piloti. E ricordiamoci che per ora c’è un sedile vacante alla Virgin. Lynn verrà riconfermato?
Ricordiamo tra l’altro che Mercedes alla fine di questa stagione abbandonerà il DTM. E non è un caso che il suo pilota, Gary Paffett, attuale capoclassifica nel campionato tedesco turismo, abbia messo le carte in tavola. «Ovviamente sto discutendo per entrare in Formula E». Il che crea un problemino non da poco. Finora si è sempre pensato che fossero Edoardo Mortara e Maro Engel, capifila della Venturi, i predestinati piloti 2018/19 della HWA. Annotazione avvalorata dalla firma di Felipe Massa per Venturi, appunto. Ma se si aggiunge Gary Paffett, non è da escludere che uno dei due debba rimanere alla squadra monegasca. Anche se va detto che potrebbe accadere il contrario. Paffett stesso, a gennaio, ha disputato un rookie test con Venturi. La sensazione è che la partita verrà risolta facilmente: da fine giugno, a capo delle operazioni in Venturi è Susie Wolff. Sì: l’ex collaudatrice Williams, nonché dolce metà del comandante in capo Mercedes F1, Toto…
Manca solo la firma, sostiene invece José Maria Lopez, al suo contratto con la Dragon. La squadra vorrebbe mantenere lui. Mentre Maximilian Gunther, già in pista con il team nei rookie test, sarebbe in pole per il secondo sedile. Potrebbe quindi saltare D’Ambrosio.
Incerto anche il futuro di Nick Heidfeld, che prima aveva detto di pensare al lungo termine ma poi ha smentito di star «pensando al ritiro». Cosa vuol fare, dunque? Il tedesco ha sofferto la concorrenza del velocissimo team-mate Rosenqvist, che di certo (se lo vorrà) potrà ottenere il rinnovo o trovare un volante migliore di quello della Mahindra. O meglio avrebbe potuto. Giacché ha firmato con Ganassi: correrà in IndyCar, a fianco a Scott Dixon, nel 2019.
Riconfermate le coppie della Jaguar (Piquet-Evans) e dei campioni in carica Audi (Di Grassi-Abt). E qui torniamo a bomba. La Techeetah conferma André Lotterer. Ma al centro di grandi interrogativi è l’iridato Jean-Eric Vergne. Il francese, ex Toro Rosso, ha rivelato a Crash.net: «La F1 è una possibilità». E ricordiamo che Vergne è stato visto all’Energy Station lo scorso GP di Francia. «A colloquio con tutto lo stato maggiore della scuderia di Faenza» riporta Salvo Sardina per Formula Passion. D’altronde vi anticipavamo che – a meno di ottenere una deroga – il Red Bull Junior Team non ha piloti con “la Superlicenza in mano” da promuovere in Toro Rosso.
Parecchi sedili sono ancora in bilico dunque. E con addirittura il Campione del mondo in carica indeciso se rimanere nella categoria o uscirne, ci tocca attendere i prossimi sviluppi.
Chi scrive ringrazia i lettori che hanno segnalato il refuso, corretto in ritardo: ovviamente il marito di Susie Wolff si chiama Toto, non Lapo…
In effetti è notevole quanto possano essere imbarazzanti i risultati di una piccola disattenzione. Vi prego di scusarmi. (mdg)