Sergio Marchionne non c’è più. Si è conclusa così, nel modo peggiore che si potesse immaginare, una strana convalescenza a seguito di quello che avrebbe dovuto essere un semplice intervento ad una spalla. Forse complicazioni sorte dopo l’intervento, forse un quadro clinico diverso da quello che ci è stato propinato, hanno disegnato un quadro a tinte fosche che sembrava impensabile solamente pochi mesi fa.
A dare l’annuncio della scomparsa dell’ex amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles è stato un comunicato emesso dall’Ospedale universitario di Zurigo, dove il manager 66enne era ricoverato dal 27 giugno proprio a seguito della sovracitata operazione alla spalla. Pochi giorni di riposo avrebbero dovuto essere sufficienti per consentire a Marchionne di tornare a lavoro, ma qualcosa non è andato per il verso giusto: i rinvii frettolosi degli impegni istituzionali, i CDA del gruppo FCA che nominavano nuovi amministratori delegati, il comunicato di John Elkann che informava i lavoratori del fatto che “Marchionne non potrà tornare a fare l’AD”, ed infine il tragico bollettino medico.
Sergio Marchionne non c’è più. E nel ringraziarlo dal profondo per l’apporto dato al mondo dell’automobile italiano e non solo, la redazione di FuoriTraiettoria.com si stringe attorno alla compagna Manuela ed ai due figli, Alessio Giacomo e Johnatan Tyler, che sono rimasti accanto a lui fino alla fine.