Rischia di essere uno dei Team Radio più clamorosi dell’intera stagione 2018 di Formula 2, quello che ha visto protagonista Arjun Maini al termine di Gara 2 della serie cadetta sull’asfalto del Paul Ricard. Dopo aver tagliato il traguardo in 13^ posizione, il giovane pilota indiano si è infatti lasciato andare ad un accorato sfogo nei confronti del suo team, colpevole secondo lui di non supportarlo a sufficienza nonostante il suo impegno.
Che la F2 stia vivendo un periodo piuttosto difficile è sotto gli occhi di tutti. I nuovi propulsori turbo messi a disposizione dalla Mecachrome stanno causando un numero infinito di problemi, e Gara 2 del Paul Ricard – che vi racconteremo poi – è stata un ulteriore esempio lampante di come l’affidabilità appaia ancora come una chimera irraggiungibile per le oltre 20 Dallara che competono nel campionato. Subissata da guasti tecnici, la stagione di Maini tra le fila del team Trident non è iniziata nel migliore dei modi, con soli 6 punti iridati raccolti nei primi 6 appuntamenti del 2018. Una leggera svolta in positivo sembrava però essere arrivata nel corso delle ultime 2 gare, in cui il giovane indiano, essendo riuscito ad accumulare 16 punti, in classifica iridata aveva staccato di 19 lunghezze il proprio compagno di team, quel Santino Ferrucci che corre sotto l’ala protettrice del team Haas.
Eppure, nonostante una classifica che sembra parlare in maniera abbastanza chiara, in seno al team Trident qualcosa non deve girare per il verso giusto. O almeno, qualcosa non deve girare per il verso giusto secondo Arjun Maini. Che, al termine di una gara che lo ha visto coinvolto in aspri duelli con Nissany e Gunther, in maniera neppure piuttosto velata – e, a giudicare dall’audio, anche tra lacrime di frustrazione – ha puntato il dito contro la propria squadra.
ARJUN MAINI: “Ragazzi, davvero, non mi supportate per niente. Io faccio tutto quello che posso ogni fottuta volta, in ogni fottuta sessione! Non potete farmi questo ragazzi! [pezzo incomprensibile: forse parla del sorpasso subito da Gunther nelle fasi finali (“Mi ha superato toccandomi in curva”) e chiude con un “Perché nessuno mi crede?” inframmezzato da due “bip” di censura] Davvero, non voglio più correre in questo campionato…“