Che le critiche mossegli in conferenza stampa abbiano acceso la luce nella stagione finora deludente di Max Verstappen? Dopo aver chiuso davanti a tutti le FP1 del GP del Canada, infatti, il #33 ha replicato la propria prestazione anche nel corso della seconda sessione di prove libere del weekend canadese, prendendosi la vetta della classifica grazie al suo 1’12″198.
L’olandese ha sfruttato un set di HyperSoft per rifilare 130 millesimi a Kimi Raikkonen, 2° al volante della prima delle Ferrari, e 405 millesimi al compagno di team Daniel Ricciardo, che chiude il podio virtuale di queste FP2. In 4^ posizione troviamo invece Lewis Hamilton: il #44 non è andato oltre un 1’12″777, ma ad impressionare è il fatto che il crono dell’inglese sia stato messo a segno con un treno di SuperSoft, una mescola che sulle Frecce d’Argento sembra funzionare molto meglio della morbidissima HyperSoft. Alle spalle di Hamilton insegue Sebastian Vettel, che non ha vissuto una seconda sessione di Libere particolarmente tranquilla: il tedesco è stato costretto a trascorrere gran parte delle FP2 nel box per quelli che la Ferrari ha definito dei “cambiamenti di set-up”, e una volta sceso in pista non è riuscito ad essere efficace nella simulazione di qualifica dovendo accontentarsi di un 1’12″985.
6^ è l’altra W09, quella guidata a Valtteri Bottas, che con il suo 1’13″061 si è messo alle spalle un buon Romain Grosjean ed il duo Force India, con Ocon che ha preceduto Perez per appena 7 millesimi. A chiudere la Top Ten virtuale ci pensa poi Fernando Alonso, che termina le FP2 in 1’13″866 pagando oltre 1″6 dalla vetta.
Appena fuori dai primi 10 c’è un ottimo Charles Leclerc, che con il suo 1’13″884 precede Brendon Hartley – in risalita rispetto alle FP1 -, Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg, riuscito a girare nel corso di questa seconda sessione dopo i problemi accusati nel corso della prima. 15°, a poco meno di 3 decimi dal crono di Leclerc, è poi Marcus Ericsson, che chiude davanti ad uno spento Vandoorne: il belga, che incassa oltre 3 decimi di distacco da Alonso, ha infatti danneggiato una sospensione dopo un contatto con le barriere, venendo così costretto ad abbandonare anzitempo la sessione. Problemi anche per Carlos Sainz, 17° in 1’14″433: lo spagnolo della Renault è infatti finito in testacoda, toccando il muro con il retrotreno della sua R.S. 18 e dovendo così mestamente rientrare ai box per le riparazioni del caso.
Grosso balzo indietro per Pierre Gasly, con il francese che occupa la 18^ piazza in 1’14″486 riuscendo a precedere solamente la coppia Williams, con Lance Stroll che questa volta – e per poco meno di 80 millesimi – si tiene dietro Sergey Sirotkin, fanalino di coda ad oltre 2″5 dal crono di Verstappen.
Per quel che riguarda le simulazioni del passo gara, a fare la parte del leone è stato Lewis Hamilton. Il #44 con le SuperSoft è infatti riuscito ad abbattere il muro dell’1’16”, riuscendo a completare diversi passaggi sul piede dell’1’15″5, mentre tutti i suoi diretti avversari non sono andati oltre un 1’16″basso. C’è da dire però che il ritmo dell’inglese è apparso molto meno efficace nel momento in cui sulla sua W09 Hybrid venivano montate le mescole più morbide della gamma Pirelli, facendo quindi supporre che le Frecce d’Argento possano tentare di qualificarsi nel Q2 di domani con una mescola diversa dalla HyperSoft per non doverla utilizzare nella prima parte di gara. La vera incognita, per quanto riguarda gli altri, è rappresentata da Vettel: il ferrarista infatti neppure nel suo long run è apparso a posto con la propria vettura, e c’è da capire quanto i suoi tempi possano migliorare nel momento in cui il set up della sua SF71-H sarà davvero ottimale.
Ecco la classifica completa al termine delle FP2: