Una gara agrodolce per la Casa di Borgo Panigale, quella in terra francese. Dovizioso a terra e Lorenzo in palla solamente nella prima metà, mentre Petrucci chiude con un secondo posto meritato ed autorevole. “Mi dispiace per Dovizioso -ha detto sinteticamente Dal’Igna- credo che poteva fare una bella gara. Eravamo messi bene, ma purtroppo le gare sono così. Petrucci sicuramente ha fatto una gara favolosa, se continua così si merita la moto ufficiale.”
Nessun cenno alla gara di Lorenzo, il migliore a gomme fresche e serbatoio pieno ma impotente quand’è stata ora di fare sul serio.
Ben più approfondita e decisa l’analisi di Ciabatti. “Danilo ha fatto una gara straordinaria oggi -ha esordito di DS- ovviamente siamo dispiaciuti per Andrea perché credo che avrebbe potuto vincere o comunque arrivare sul podio. Lo ribadisco: grandissimo Danilo! Ci aspettavamo che in un momento cruciale per la decisione sul futuro lui riuscisse a dimostrare il suo potenziale anche in condizioni perfette, non con la pioggia o con il circuito mezzo bagnato, e così è stato. È un pilota da team ufficiale! Ne parleremo nei prossimi giorni, come ha detto Gigi Dall’Igna vorremmo prendere la decisione subito dopo il Mugello, però credo che la prestazione di oggi aiuti tutti quanti a decidere in questo senso. Danilo ha fatto un passo importante per avvicinarsi al team ufficiale. È vero, c’è anche Jorge in ballo, ma Petrucci ha dimostrato di meritarsi una moto ufficiale”
Stando alle parole del DS, il ternano sembra addirittura in vantaggio rispetto al maiorchino. Lorenzo, dopo un anno e mezzo di lavoro, continua ancora a lavorare sulle fondamenta del set up, quella posizione di guida da cui dipende tutto il resto. Dopo 4 mesi di lavoro, continua prove comparative tra componenti della GP17 e quelli della GP18, pagando 30 punti a Dovizioso e 38 allo stesso Petrucci in classifica generale. Pure il Desmonovizio Miller con la GP17 è meglio pizzato, con 49 punti complessivi. Il destino di Lorenzo è fosco, deve portare a casa risultati importanti nei due prossimi GP -Mugello e Barcellona- non solo per guadagnarsi la conferma in Ducati, ma pure per non farsi scappare la sella di una GSX-RR.
Si vocifera che per il 2019 Suzuki, nel caso di addio di Iannone direzione Aprilia, preferirebbe puntare su Mir. Joan ha un precontratto con la Honda, una prelazione che però scade dopo il GP di Barcellona. Suzuki sta alla porta, per un remake dell’operazione fatta con Vinales nel 2015. Jorge rischia di replicare le gesta del suo idolo d’infanzia Biaggi, che alla fine del 2005 si ritrovò senza moto. Per il Porfuera però una scappatoia ci sarebbe: si chiama Marc VDS. La struttura sembra destinata a schierare le Yamaha clienti per la prossima stagione. Lorenzo sarebbe disposto a mettersi in gioco, svestendo i panni del pilota ufficiale? Sia mai che, se questo dovesse avverarsi, ad Iwata non decidano di fornire una M1 ufficiale pure ad una struttura esterna. Come già fanno Honda con Crutchlow e Ducati proprio con Petrucci, nonché soluzione proposta da Rossi già lo scorso anno.