Si è aperto nel segno di Sebastian Vettel e della sua Ferrari SF71-H il sabato del GP dell’Azerbaijan. Dopo essere stati protagonisti di un venerdì sottotono, il tedesco e la Rossa di Maranello hanno risalito la china nel corso delle FP3 della gara azera, disputatesi su un asfalto ancora sporco, ancora scivoloso ed ancora capace di far commettere errori a parecchi piloti.
Il #5 della Ferrari è stato il più rapido al termine della terza ed ultima sessione di prove libere del fine settimana di Baku grazie al suo 1’43″091, un crono veloce per queste FP3 ma più lento di circa 3 decimi rispetto al tempo con cui Daniel Ricciardo si era preso la vetta della classifica nel corso delle FP2 di ieri. Alle spalle del tedesco troviamo poi Lewis Hamilton, staccato di 361 millesimi dal crono della Ferrari ed apparso quasi preoccupato per le prestazioni sue e della W09 Hybrid, mentre a completare il podio virtuale ci pensa Kimi Raikkonen, 3° con il suo 1’43″493 e con una Ferrari che ha sfoggiato un’ala posteriore leggermente diversa rispetto a quella vista al venerdì.
Proprio allo scadere dell’ultima ora di prove libere risale invece in 4^ posizione Max Verstappen, che si piazza per 50 millesimi davanti a Valtteri Bottas ed al suo 1’43″569. Buon 6° è Sergio Perez, alla guida di una VJM11 che sui lunghi rettilinei di Baku sembra saper sfruttare bene la potenza del motore Mercedes, mentre 7° è Kevin Magnussen, che con la prima delle Haas rifila poco più di due decimi ad un positivo Lance Stroll, 8° in 1’44″123 al volante di una Williams che sull’asfalto azero pare funzionare piuttosto bene. 9^ posizione per Esteban Ocon e la seconda delle Force India, mentre la top ten virtuale è completata da Sergey Sirotkin, che nella fase conclusiva della sessione ha causato una bandiera rossa: la sua FW41 è infatti finita contro le barriere in uscita di curva, riportando danni alla sospensione anteriore destra ed all’ala anteriore e costringendo quindi i meccanici ad un lavoro extra in vista delle qualifiche che scatteranno alle 15:00.
Appena fuori dai primi dieci troviamo Fernando Alonso in 1’44″763, mentre solamente 12° è Daniel Ricciardo: l’australiano, dopo aver bene impressionato ieri, si è dovuto accontentare di un ben poco esaltante 1’44″861 perché il suo primo tentativo di giro veloce è stato frustrato dalla bandiera rossa sventolata a causa dell’incidente di Sirotkin, mentre il secondo è stato rovinato dalla presenza del traffico davanti alla sua RB14. Alle spalle del #3 troviamo poi Pierre Gasly, che precede un buon Leclerc (14° in 1’45″218) ed un Romain Grosjean apparso alle prese con qualche problema di troppo in fase di frenata.
Dietro alla VF-18 del francese c’è poi il duo Renault, con Sainz a precedere Hulkenberg per 24 millesimi (e con entrambi i piloti che hanno disputato praticamente tutta la sessione utilizzando solamente SuperSoft), mentre solo 18° è un Vandoorne in evidentissima difficoltà: il belga non va oltre un 1’45″505 che lo relega ad 8 decimi da Alonso e soprattutto a 2″4 dalla vetta della classifica. Il #2 riesce a tenersi dietro solamente l’Alfa Romeo Sauber di Ericsson e la Toro Rosso di un Brendon Hartley ancora impegnato nel capire fino in fondo i segreti di un circuito che fino a venerdì non aveva mai visto.
Poche sono poi state le indicazioni fornite da queste FP3 per quel che riguarda il passo gara, con i team ed i piloti che non hanno simulato con troppa convinzione i long run per via delle differenti condizioni di temperatura e grip che incontreranno nel corso della gara di domenica. I riscontri più veritieri sembrano quindi essere quelli emersi ieri nel corso delle FP2, con le Red Bull davanti e Mercedes e Ferrari ad inseguire con un distacco realisticamente poco veritiero.
Ecco la classifica completa al termine delle FP3: