Quota di partenza fissata a 2,286 metri sul livello del mare, 1,440 m di dislivello tra l’inizio e la fine dei suoi 19,99 km di lunghezza, 156 curve ed un solo tentativo per riuscire a sconfiggere il cronometro. Al mondo c’è una sola corsa con tutte queste caratteristiche, ed è la corsa che si svolge ogni anno tra le montagne del Colorado: la Pikes Peak.
“Race to the Clouds” la chiamano addirittura gli americani, per sottolineare quanto in alto si salga mentre si percorre quella striscia asfaltata che si snoda lungo uno degli scenari più affascinanti – motoristicamente parlando – degli USA. L’uomo e la macchina sfidano il cronometro, il freddo e l’altitudine in uno scontro che va avanti da decenni la cui affascinante storia, in questo 2018, potrebbe arricchirsi di un nuovo capitolo.
8’57″118. E’ questo infatti il tempo da tener d’occhio nel corso di quest’edizione della Pikes Peak, che prenderà il via il prossimo 24 giugno. Quei quasi 9′ impiegati per raggiungere il traguardo della scalata automobilistica più famosa del mondo rappresentano il record per le macchine elettriche, ed è proprio questo il record che in Volkswagen hanno deciso di provare a battere. Per riuscirci, a Wolfsburg hanno deciso di fare le cose in grande. Perché di certo la nuova Volkswagen I.D. R Pikes Peak, l’auto realizzata dalla casa tedesca proprio per abbattere quel limite di 8’57”, non può essere considerata una vettura banale.
Mossa esclusivamente da due propulsori elettrici e con un look che riporta alla mente le attuali LMP, la I.D. R Pikes Peak pesa meno di 1,100 kg ed è in grado di erogare 680 CV di potenza e 650 NM di coppia massima, valori che non subiranno alcun cambiamento con il variare dell’altitudine a differenza di quanto accade con i motori termici. Capace di bruciare lo 0-100 km/h in appena 2″25, la I.D. R Pikes Peak verrà affidata alle mani di Romain Dumas, già tre volte vincitore della Pikes Peak e due volte vincitore di un’altra classica di poco conto del mondo delle corse, la 24 Ore di Le Mans. Il 39enne pilota francese è da diversi mesi impegnato nello sviluppo dell’auto, ma la corsa contro il tempo nel Colorado è sempre una grossa incognita: la possibilità di effettuare dei test su quelle strade è infatti limitatissima, ed i km macinati nei vari circuiti non sempre riescono a fornire feedback veritieri agli ingegneri. Particolare attenzione è stata data al recupero dell’energia dissipata in fase di frenata, ma a Wolfsburg si è lavorato tanto anche per mantenere il pacco di batterie termicamente isolato: non è raro infatti che all’arrivo, pur essendo a ridosso del mese di luglio, in Colorado sia possibile registrare temperature prossime agli 0°.
“L’obiettivo di Volkswagen è di raggiungere il top nel campo della mobilità elettrica grazie alla famiglia I.D” – ha detto Frank Welsch, membro di spicco del board amministrativo della casa di Wolfsburg – “Per questo motivo, la partecipazione di Volkswagen alla Pikes Peak non solo mostra quale sarà la nostra linea futura nell’ambito del motorsport, ma è anche lo specchio di come ci stiamo muovendo dal punto di vista prettamente stradale. I clienti hanno sempre avuto benefici dalle tecnologie pensate per le corse, e crediamo che la I.D. R Pikes Peak possa essere utilissima per lo sviluppo delle nostre auto elettriche“.
“L’auto esteriormente è fantastica“ – ha detto poi Jurgen Stackmann, facendo eco all’entusiasmo di Welsch – “e abbiamo attirato l’attenzione dei media prima ancora di posare le ruote sull’asfalto”. “Questo progetto indica che Volkswagen è sulla strada giusta con la sua strategia di mobilità elettrica, e la creazione della I.D. R Pikes Peak per la cronoscalata più iconica del mondo ci offre la grandissima opportunità di aumentare l’attenzione sulla E-mobility sia dal punto di vista emozionale che dal punto di vista sportivo“, ha concluso Welsch prima di dare appuntamento al 24 giugno 2018, giorno in cui scopriremo se i tempi sono maturi per riscrivere un capitolo della storia della Pikes Peak oppure se le montagne del Colorado avranno la meglio sull’uomo e la macchina.