Quarantaquattro anni e non sentirli. Sebastien Loeb ne sta decisamente combinando una delle sue: in una delle giornate più difficili della stagione fino a questo momento, prova dopo prova il francese è riuscito a trovare la fiducia necessaria per poter spingere a fondo senza commettere errori come ai vecchi tempi. Al termine della prima giornata di competizione si trova dietro al solo Dani Sordo, anch’egli veramente molto efficace in questo Day 1.
Tuttavia non tutti si potranno dire soddisfatti come il Cannibale e lo spagnolo: questa prima fase del Rally del Messico è costata carissima a tanti, a partire da 2 delle 3 Toyota. Le Toyota, in particolare quelle di Latvala e Lappi, a partire dalla PS 3 e per tutta la mattinata hanno sofferto di quei problemi di surriscaldamento che tanto speravano di aver risolto sulla vettura spec-2018. Così evidentemente non è stato, e i finlandesi hanno subito iniziato a perdere terreno dai primi.
È poi proseguito l’inizio anno da incubo di Elfyn Evans, autore di un capottamento multiplo lungo la PS 4. La vettura è ripartita ed ha raggiunto il Parco Assistenza, tuttavia è sopraggiunto il ritiro a causa dell’infortunio patito dal copilota Dan Barrit, portato in ospedale con una commozione celebrale.
Neuville, nel mentre, è ricascato nel vizio di perdere tempo nelle Prove Spettacolo, accumulando 30 secondi di ritardo in una speciale che dura 1:03 a causa di un problema alla pressione della benzina determinato da consumi più elevati del previsto.
Infine le PS 7 e 8 hanno dato il colpo di grazia ai finlandesi, nessuno dei quali è riuscito a completare la giornata: Esapekka Lappi e Teemu Suninen sono andati a sbattere lungo la “El Chocolate 2”, mentre Jari-Matti Latvala è stato fermato da un guasto all’alternatore.
Grazie alla vittoria di due delle 10 prove disputate, Dani Sordo può assaporare la leadership della classifica generale: avvantaggiato anche dall’ordine di partenza, che gli ha consentito di trovare una strada più pulita di molti tra i più quotati, lo spagnolo è giunto al termine delle PS di giornata praticamente senza commettere errori. Tuttavia il suo vantaggio sugli inseguitori è piuttosto risicato, ed il nome del più prossimo tra questi gli farà pensare di essere tornato agli anni 2000, quando esordì nel Mondiale in Citroen con uno scomodo compagno di squadra.
Sebastien Loeb è infatti secondo a 7.2 secondi e, dopo una mattinata affrontata con relativa tranquillità, è salito in cattedra vincendo due prove nel pomeriggio. Anch’egli sarà sicuramente stato avvantaggiato dall’ultima posizione in partenza, ma ciò nulla toglie alla grandissima prestazione del 9 volte titolato all’esordio in gara su una WRC Plus.
Chiude il podio provvisorio Ott Tanak (+11.0) sull’unica Toyota superstite. Forse per abilità, forse per fortuna, l’estone è riuscito limitare i danni nella fase di surriscaldamento che tanto ha danneggiato i suoi compagni e, complice il ritiro di costoro, rimane la sola carta disponibile per la squadra giapponese. Kris Meeke (+25.0) è stato autore di un ottimo venerdì fino alla PS 7, quando un testacoda gli ha fatto perdere parte di quanto costruito. Il bilancio rimane positivo, e finora le strade messicane hanno confermato di essere un terreno di caccia ideale per le C3 WRC.
Penalizzato dalla seconda posizione in partenza, Sebastien Ogier (+30.2) riesce più o meno a contenere i danni ed a lasciarsi qualche possibilità di risalire in classifica nei prossimi giorni. Il Campione del Mondo in carica è tuttavia incalzato da Andreas Mikkelsen (+31.7), ultimo tra coloro che possono seriamente giocarsi il podio.
È stata infatti una brutta giornata per Thierry Neuville (+2:01.9): il belga dapprima ha perso tempo a causa del ruolo di primo partente, poi ha incassato un ritardo notevole in una prova brevissima a causa di calcoli errati sul consumo di carburante. Adesso è ultimo tra le World Rally Cars e, a meno di problemi a uno di quelli davanti, difficilmente riuscirà a progredire.
Grazie alle difficoltà patite dalle WRC, il primo della classifica WRC-2 Pontus Tidemand (+5:05.6) si trova in ottava posizione assoluta. Lo svedese, grazie anche ai ritiri di Jari Huttunen e Kalle Rovanpera (che confermano la giornata nerissima per chiunque sia nato in Finlandia), conduce con un vantaggio spropositato su Gus Greensmith (+8:13.0) e Pedro Heller (+12:33.8).