E’ definitivamente calato il silenzio, sul Circuit de Catalunya. Alle ore 18:00 è stata infatti sventolata l’ultima bandiera a scacchi della seconda sessione di test pre-season della F1, con i vari team che hanno iniziato a smontare i rispettivi garage prima di imbarcarsi verso casa, in attesa di un GP d’Australia che si avvicina inesorabilmente.
Davanti a tutti nella giornata conclusiva, grazie all’1’17″221 messo a segna in mattinata con un treno di HyperSoft, si è messo Kimi Raikkonen. Il finlandese della Ferrari, come ampiamente prevedibile, nel corso del pomeriggio non ha cercato di migliorare il proprio riferimento cronometrico, preferendo piuttosto concentrarsi sulla simulazione gara svolta con mescola Media, la stessa utilizzata da Hamilton in mattinata. Il finnico, rispetto all’inglese, è apparso meno costante, riuscendo solo in pochi passaggi a tenere il ritmo del #44 (1’19″alto – 1’20″basso) ed attestandosi sul passo dell’1’20″5-1’20″alto, ma ciò non gli ha impedito di completare 157 tornate complessive in attesa che un confronto a parità di condizioni – di benzina, di temperature di aria ed asfalto… – possa davvero quantificare il divario tra Mercedes e Ferrari. Al 2° posto, con un colpo di reni arrivato a seguito di una mattinata da incubo, c’è poi Fernando Alonso: dopo essere stato costretto ai Box per tutta la mattinata a causa della rottura della Power Unit Renault, il #14 è riuscito a completare 93 passaggi, il migliore dei quali in 1’17″784 con mescola HyperSoft. Sul fronte della prestazione anche la scuderia di Woking sembra essere migliorata nel corso di queste due settimane, ma l’affidabilità latita in maniera quasi inquietante. Alle spalle dello spagnolo c’è…un altro spagnolo: Carlos Sainz e la Renault R. S. 18 – stamattina afflitta da un problema al cambio – risalgono la classifica grazie all’1’18″092 messo a segno dal #55 con gomme HyperSoft. 45 poi i giri inanellati da Sainz, che di certo si augurava di concludere in maniera più proficua i suoi test.
Appena fuori dal podio c’è Daniel Ricciardo, che con un treno di SuperSoft mette a segno un 1’18″327 arrivato durante i suoi 92 giri: la RB14 dell’australiano, pur non avendo patito particolari problemi, è stata poco presente in pista, con il #3 che ha completato meno della metà delle tornate percorse da Verstappen nel corso della giornata precedente. Piccolo salto indietro in classifica per Grosjean, che con un treno di UltraSoft ha però migliorato la prestazione mattutina realizzata con le HyperSoft – fermando così il cronometro sull’1’18″412 – e che ha chiuso la giornata con ben 181 giri all’attivo, risultando il pilota più presente in pista. Al sesto posto troviamo poi Valtteri Bottas, salito a bordo della W09 Hybrid al posto di Lewis Hamilton: il finlandese ha totalizzato 104 passaggi nell’arco del solo pomeriggio, facendo segnare il proprio miglior giro in 1’18″825 grazie ad un treno di mescole Medie. Anche il #77 è apparso leggermente attardato dal riferimento di Hamilton nella simulazione gara, ma i suoi tempi complessivamente sono stati – seppur di poco – migliori di quelli di Ferrari e RedBull.
Scivola in 7^ posizione Brendon Hartley, che non migliora l’1’18″949 messo a segno in mattinata ma che porta a 104 il numero di giri completati dalla STR13 motorizzata Honda, mentre chiude il Day 4 in 8^ piazza Esteban Ocon, che inanella 163 passaggi facendo registrare un 1’18″967 come best lap. Risale poi leggermente la C37 di Charles Leclerc: il pilota monegasco si è preso il nono posto dopo una mattinata difficile, con la sua monoposto che è stata a lungo costretta nei box per via di un incidente in Curva 12. Il Campione del Mondo della Formula 2, sfruttando un treno di HyperSoft, ha chiuso la giornata in 1’19″118, completando 75 giri e riuscendo a mettersi alle spalle la Williams di Sirotkin, sceso dalla FW41 per fare spazio a Lance Stroll. Dietro al russo però, in 11^ posizione, c’è Lewis Hamilton: anche il pilota inglese ha ceduto il volante al proprio compagno di team nel corso del pomeriggio, con l’1’19″464 messo a segno con le SuperSoft che rimane quindi il migliore dei 97 giri percorsi (giri che sommati ai 104 di Bottas consegnano alla W09 la palma di monoposto più attiva in pista: 201 sono stati i passaggi completati dalla Freccia d’Argento). Fanalino di coda, infine, è Lance Stroll, che chiude il proprio pomeriggio con un 1’19″954 realizzato con mescola Soft e soli 27 giri all’attivo.
Ecco la classifica al termine del Day 4 dei test: