Ultima giornata di test nel segno dei Tre Diapason. Zarco svetta e sfiora il record delle gomme da qualifica. Rossi, caduto a metà sessione, e Dovizioso più attardati sul giro secco ma migliori in assoluto sul passo. Problemi fisici per Iannone.
Oggi innanzitutto non è clamorosamente sceso in pista il mattatore di ieri, Andrea Iannone. The Maniac ha accusato problemi gastrointestinali nella notte. Il primo pilota a scendere in pista è stato Cal Crutchlow, ad un ora e mezza dall’apertura della pit lane. 7 giri in tutto, col migliore in 1’56”6, prima di rientrare ai box. Scendono in pista pure Rins e Lorenzo, ma inizialmente senza mettere a referto alcun tempo: l’asfalto è troppo caldo. La pista torna così quieta e silenziosa, finché proprio Rins riesce dai box. Un paio di giri per l’alfiere Suzuki, tanto gli basta per scavalcare Crutchlow, portando il limite a 1’56”2. La prestazione di Alex ha avuto un effetto stimolante: torna in pista Lorenzo, escono anche Marquez e Dovizioso. Dieci minuti dopo si aggiungono Luthi, Simeon, Petrucci ed Abraham. Basta un giro lanciato a Petrucci per balzare in testa (1’56”096), al secondo si migliora di qualche centesimo.
Via via tutti i piloti iniziano a cercare il limite, tra questi pure Valentino Rossi, che allo scoccare della terza ora scivola alla 14/a curva, nel corso del proprio secondo run. Mentre rientra ai box, c’è Dovizioso in testa: 1’55”356 per il forlivese. Seguono Crutchlow, a meno di due decimi, e il trio Rins-Marquez-Petrucci a quattro decimi. Rossi al momento della caduta era sesto ad oltre un secondo. Petrucci alza l’asticella, e con molta grinta si prende la prima posizione in 1’54”8 rifilando distacchi abissali a tutti, mentre Rins martella sull’1’55”6. A metà sessione sono tre le Ducati davanti a tutti: Jorge Lorenzo inanella quattro giri sull’1’55” basso, il migliore dei quali (1’55”038) lo mette tra il Petrux e Dovi. Desmotripudio che dura poco: prima A.Espargaro scalza Dovizioso, poi Marquez stampa due giri fotocopia in 1’54”9, e prosegue con altri 6 giri sul 55”2 di passo. Cal Crutchlow scuote definitivamente la classifica, salendo in vetta portando il limite a 1’54”457.
I riflettori iniziano ad accendersi, e Johann Zarco sale in cattedra: infila una sontuosa sequenza di 5 giri uno più veloce dell’altro, tutti sotto il 54”8, con cui sale in testa. Rientro ai box, rapido cambio gomme, e stampa un incredibile 1’54”029: è il record dell’era senza gomme da qualifica. Meno di un decimo dal miglior giro sulla pista di Losail, l’1’53″927 fatto segnare da Lorenzo nel 2008, quando c’erano ancora le famose ‘cicche’ da qualifica. Si tratta comunque di una fase in cui tutti i piloti migliorano giro dopo giro, ma tutti sono a oltre mezzo secondo dal francese. Alle 19.30 locali i più ispirati sono Dovizioso e Rossi, quest’ultimo che nell’ora precedente aveva completato un long run da 10 giri in 1’55”3 di passo. I due italiani provano a replicare le nobili gesta del francese e si tengono sul 54”5 di passo, e si stuzzicano soffiandosi la seconda posizione senza però avvicinare troppo Zarco. Vinales e Marquez mettono da parte il ritmo e cerano di limare i decimi sul giro secco, ma non riescono a prendere i tre davanti. Rossi e Dovizioso hanno continuato fino all’ultimo coi long run, concludendo con un passo sull’1’55” mediobasso. Long run finale di ben 18 giri filati per Zarco, iniziato con gomme usurate, completato in circa 35 minuti sul 56”2 complessivo di passo.
A meno di 5 minuti delle 18 italiane, 20 locali, tutti i piloti sono rientrati in pit lane, concludendo di fatto il test qatariota. Infatti l’ultima ora sarà dedicata al wet test, obbligatorio per tutti piloti.
Nella classifica combinata, si può notare come tutti i piloti abbiano fatto segnare il proprio best lap oggi. Tutti tranne Kallio, che ha corso solo ieri, Nakagami e Iannone, che non è sceso in pista oggi ma il cui 1’54”586 è bastato per meritarsi la sesta posizione tra Vinales e Marquez. Tra i Rookie Morbidelli è il migliore, 13° a 1”1 da Zarco. Ottimo Syahrin, secondo tra i deb e ad appena 24 centesimi dal Campione del mondo Moto2 in carica.