Li avevamo lasciati qualche mese fa tra le strade polverose dell’altro emisfero, in quel dell’Australia, ed ora invece li ritroviamo qui, a Montecarlo, tra le stradine ghiacciate dell’edizione 2018 del Rally del Principato, prima prova di questo Mondiale. Se quindi lo scenario è mutato radicalmente per tutti i protagonisti del WRC, lo stesso cambiamento non può dirsi avvenuto – almeno per ora – per quanto riguarda i rapporti di forza delineatisi nel corso del Mondiale 2017.
Al termine della prima giornata del Rally di Montecarlo infatti, quella in cui sono andate in scena le due insidiosissime PS notturne, davanti a tutti c’è ancora una volta lui, Sebastien Ogier. Il campione del mondo in carica e la sua Ford Fiesta WRC+ se la sono cavata benissimo tra le lastre di ghiaccio ed il fango che hanno caratterizzato le prime due Prove Speciali del rally, risultando imprendibili nella gelida notte di Gap nonostante qualche errore di troppo. Nel corso della PS 1 infatti, la “Thoard-Sisteron” da 36,69 km, persino Ogier è incappato in un testacoda dopo essersi imbattuto in un’enorme lastra di ghiaccio, ma a differenza dei suoi avversari il talento francese ha avuto la fortuna di evitare alberi e banchi di neve a bordo strada ed è quindi potuto ripartire subito, completando la Speciale in 23’16″6. Alle sue spalle, staccato di appena 7″7, al termine della PS 1 si è piazzato Andreas Mikkelsen: il pilota norvegese è stato uno dei pochi a cavarsela senza commettere sbavature, ma per arrivare al traguardo senza correre troppi rischi il suo passo non è stato efficace come quello di Ogier. Completa poi il podio della prima Speciale Esapekka Lappi, a bordo della prima della Toyota: il finlandese ha chiuso staccato di 19″4 dal crono della Ford Fiesta del francese, ma considerando che la sua Yaris si sia presentata al via con 4 gomme Soft – con condizioni di asfalto che hanno spinto diversi piloti a montare le chiodate – la sua prestazione è decisamente positiva.
Buona è stata anche la prova di Dani Sordo e Craig Breen, rispettivamente 4° e 5° con 19″7 e 24″6 dal tempo di Ogier. Lo spagnolo si è reso protagonista di una PS molto simile a quella di Mikkelsen, affrontando dunque il percorso in maniera più guardinga ma senza commettere particolari errori, mentre l’irlandese è finito in un banco di neve dopo aver sbagliato una curva e solamente grazie all’intervento dei tifosi è riuscito a tornare in corsa senza perdere troppo tempo. Alle spalle di Breen ci sono poi le due Toyota di Ott Tanak e Jari-Matti Latvala, entrambi alle prese con qualche difficoltà di troppo nel corso di questa prima PS: anche l’estone è infatti finito in un cumulo di neve dopo aver commesso un errore, mentre il finlandese si è ritrovato per due volte con la propria Yaris spenta dopo essere finito in testacoda. Buona poi la prova di Bouffier, 8° con 1’05″6 di ritardo dal crono di Ogier, mentre non benissimo è andata a Kris Meeke: il britannico infatti, finito come tanti altri suoi colleghi in un banco di neve a seguito di un errore, ha dovuto attendere circa 1’30” prima di poter tornare in corsa, e per questo motivo si è ritrovato al traguardo con 1’44″7 di ritardo dalla vetta della classifica riuscendo a mettersi alle spalle il solo Elfyn Evans, incappato dal canto suo in una foratura che gli ha fatto perdere diverso tempo e che lo ha relegato ai margini della Top Ten.
Top Ten nella quale, quasi clamorosamente, non appare il nome di Thierry Neuville. Il belga della Hyundai, dato come uno dei principali avversari di Ogier per questa stagione, è finito in un cumulo di neve all’altezza del 12° km della Speciale, in un punto dove i tifosi erano pochissimi e quindi scarseggiava il supporto esterno per tornare in pista. Neuville ha quindi perso moltissimo tempo per tornare in strada, ed ha ripreso la sua corsa quando il distacco accumulato dai parziali di Ogier era superiore addirittura ai 4′. Un distacco enorme, soprattutto se accumulato nel corso della prima Speciale, che sostanzialmente sembra aver escluso il belga dalla lotta per la vittoria finale sin dal primo giorno di gara.
Neuville tuttavia, pur sapendo che una rimonta sarebbe praticamente impossibile, non sembra essersi perso troppo d’animo. Alle spalle infatti del solito Sebastien Ogier, capace di vincere anche la PS 2 “Bayons-Breziers 1” da 25,49 km completando il percorso della Speciale in 39’09″8, troviamo proprio il belga e la sua i20, staccati per di più solamente di 1″4. Il gap dalla Ford del francese rimane però enorme, e in Casa Hyundai sanno benissimo che pur avendo una velocità molto simile a quella della Fiesta del talento di Gap sarà difficilissimo recuperare tutto il distacco accumulato nel corso della PS 1. A completare il podio della seconda Speciale del Rally di Montecarlo è stata poi una Toyota, quella di Ott Tanak: l’estone all’arrivo si è lamentato per il sottosterzo patito nel corso della tappa, ma è comunque riuscito a portare la sua Yaris a soli 4″5 dal tempo di Ogier.
Nella PS 2 i distacchi sono stati infatti molto più contenuti di quanto non sia accaduto nel corso della prima Speciale dell’anno, con il fango ed il terriccio che hanno preso il posto del ghiaccio sul manto stradale e che hanno quindi consentito ai piloti di commettere qualche errore in meno rispetto alla prima PS. Il 4° ed il 5° classificato, che rispondono ai nomi di Dani Sordo e Jari-Matti Latvala, al termine di una buona prova accusano dalla vetta rispettivamente 5″9 e 6″5, con il finlandese della Toyota che è riuscito a tenersi dietro Andreas Mikkelsen. Il norvegese della Hyundai nel corso della PS 2 ha pagato solamente 1″9 in più rispetto alla PS 1, eppure proprio in virtù dei distacchi più contenuti si è ritrovato solamente in 6^ posizione. Stessa sorte è toccata ad Esapekka Lappi, che ha perso a sua volta 4 posizioni pur chiudendo la Speciale a 18″ netti dal tempo di Ogier.
8^ piazza poi per Elfyn Evans e la sua Fiesta, mentre decisamente poco felice è stata questa PS 2 per quel che riguarda Citroen. Breen è infatti finito in testacoda a causa delle pressioni sbagliate delle gomme, mentre Meeke ha condiviso la stessa sorte dell’irlandese per via però di un errore di guida: i due hanno chiuso rispettivamente in 9^ e 10^ posizione, accusando 27″7 e 28″0 dalla vetta della classifica.
Vetta della classifica che, al termine delle prime due PS, è saldamente occupata da Sebastien Ogier: il francese, al via del Day 2 del Rally di Montecarlo, si ritrova a poter amministrare un vantaggio di 17″ sulla Hyundai di Mikkelsen e 25″ sulla vettura gemella di Sordo, a loro volta inseguiti dal duo Toyota formato da Lappi e Tanak.
Ecco la Top 15 del Rally di Montecarlo al termine delle prime due Prove Speciali: