Il traguardo di Cordoba, ormai, si fa sempre più vicino. Lasciatisi alle spalle anche la dodicesima giornata della Dakar, infatti, i protagonisti della corsa dovranno affrontare solamente altri 487 km cronometrati prima di transitare sotto alla bandiera a scacchi che decreterà la fine di questa estenuante, interminabile, implacabile edizione 2018.
Un’edizione che, come vi abbiamo ampiamente raccontato nei giorni scorsi, è riuscita a regalare clamorosi colpi di scena praticamente in ogni giorno di gara. E la 12^ giornata, a scanso di ciò che una classifica tutto sommato lineare possa far pensare, per poco non ha visto andare in scena un altro incredibile stravolgimento: Carlos Sainz, attuale leader della corsa, ha infatti rischiato di incappare in un clamoroso ritiro a causa della rottura del cambio della sua Peugeot. Il pilota spagnolo, partito per la 12^ tappa con un vantaggio superiore ad un’ora nei confronti di Peterhansel, ha completato la Speciale in 9^ posizione, staccato di oltre 18′ dalla vetta della classifica di tappa. Si pensava che il #303 avesse semplicemente deciso, come già accaduto nei giorni scorsi, di non correre rischi inutili e di impostare quindi la propria corsa su un ritmo blando, che gli permettesse semplicemente di tenere d’occhio i tentativi di rimonta di Stephane Peterhansel. Invece, una volta giunto al bivacco, Sainz ha svelato un retroscena clamoroso: “Non appena ho iniziato la seconda parte della Speciale” – ha detto l’ex iridato del WRC ai microfoni di Motorsport.com – “si è rotto il cambio della mia 3008. Gli ultimi 15 km li ho dovuti fare tutti in 3^ marcia! La macchina ad un tratto ha iniziato a fare rumori strani e poi, all’improvviso, non sono più riuscito ad inserire nè la quarta nè la quinta, le marce continuavano a saltare. Quindi, con la tensione che era ormai alle stelle, abbiamo deciso di concludere la tappa in terza. Sembrava infatti che con quel rapporto la macchina andasse bene, e quindi abbiamo proseguito così fino al traguardo di oggi”. Il pilota spagnolo avrebbe potuto anche fermarsi per attingere ai pezzi della 3008 del fido Cyril Despres, anche oggi calatosi nel ruolo di scudiero del leader della classifica, ma assieme al suo navigatore Cruz ha deciso che poteva non valere la pena perdere del tempo per effettuare una riparazione non necessaria in quella fase della Speciale. “Sono soddisfatto della nostra scelta” – ha infatti concluso lo spagnolo – “Siamo riusciti ad ovviare bene a questo problema meccanico anche una volta arrivati al bivacco“.
Mentre Sainz era alle prese con i problemi al cambio e con una foratura (così, giusto per non farsi mancare nulla), davanti a tutti a fare l’andatura c’era Nasser Al-Attiyah. Il pilota del Qatar, che ha completato il percorso cronometrato in 5:49’57”, ha dato vita per tutta la Speciale ad un bellissimo duello sul filo dei minuti con Stephane Peterhansel, 2° al traguardo a 2’03” dalla Hilux #301. L’alfiere del Gazoo Racing le sta tentando davvero tutte per strappare la seconda posizione assoluta dalle mani di Mr. Dakar, ma il pilota transalpino è tutt’altro che intenzionato a cedere il proprio posto sul podio ed ha quindi ribattuto colpo su colpo agli attacchi portati da Al-Attiyah, riuscendo a conservare oltre 20′ di vantaggio. Il terzo gradino del podio è stato poi occupato da Giniel De Villiers, che con la sua Toyota ha chiuso con 4’33” di ritardo dal crono del compagno di squadra pur riuscendo a mettersi alle spalle per 1’23” la MINI di Orlando Terranova: il pilota argentino era partito fortissimo in questa dodicesima giornata, riuscendo a conquistare tutti i WayPoint della prima parte della Speciale, ma dopo la neutralizzazione dovuta alla presenza di un tratto di trasferimento non è riuscito in alcun modo ad opporsi al ritorno di Toyota e Peugeot.
5^ posizione poi per l’altra Toyota di Ten Brinke, quest’oggi distante 7’53” dalla vetta, mentre il 6° ed il 7° posto sono occupati da Hirvonen ed Al-Qassimi, staccati rispettivamente di 12’15” e 12’33” dal crono di Al-Attiyah. Davanti a Carlos Sainz ed alle sue vicissitudini che lo hanno portato ad occupare la 9^ piazza c’è poi il sempre solido Jakub Przygonski con la sua MINI, mentre a chiudere la Top Ten ci ha pensato la Peugeot 3008 di Cyril Despres, rimasto attardato quest’oggi per “scortare” fino al traguardo il compagno di squadra spagnolo.
Top Ten | Classifica dodicesima tappa auto | Chilecito – San Juan: 791 km complessivi, 522 km di Prova Speciale
- N. Al-Attiyah | Toyota Hilux #301 | 5:49’57”
- S. Peterhansel | Peugeot 3008 DKR Maxi #300 | +2’03”
- G. De Villiers | Toyota Hilux #304 | +4’33”
- O. Terranova | MINI John Cooper Works 4×4 #307 | +5’56”
- B. Ten Brinke | Toyota Hilux #309 | +7’53”
- M. Hirvonen | MINI John Cooper Works Buggy #305 | +12’15”
- S. K. Al-Qassimi | Peugeot 3008 DKR #319 | +12’33”
- J. Przygonski | MINI John Cooper Works 4×4 #312 | +14’51”
- C. Sainz | Peugeot 3008 DKR Maxi #303 | +18’07”
- C. Despres | Peugeot 3008 DKR Maxi #308 | +21’37”
Top Ten | Classifica generale auto al termine del Day 12
- C. Sainz | Peugeot 3008 DKR Maxi #303 | 42:24’31”
- S. Peterhansel | Peugeot 3008 DKR Maxi #300 | +44’41”
- N. Al-Attiyah | Toyota Hilux #301 | +1:05’55”
- B. Ten Brinke | Toyota Hilux #309 | +1:17’21”
- G. De Villiers | Toyota Hilux #304 | +1:26’31”
- J. Przygonski | MINI John Cooper Works 4×4 #312 | +2:51’02”
- S. K. Al-Qassimi | Peugeot 3008 DKR #319 | +3:20’45”
- M. Prokop | Ford F150 #311 | +7:04’26”
- P. Van Merksteijn | Toyota Hilux #334 | +7:10’59”
- S. Halpern | Toyota Hilux #331 | +9’01’05”
Giornata decisamente più tranquilla, invece, per le moto. I protagonisti delle due ruote si sono infatti visti annullare dalla Direzione Gara della Dakar la Prova Speciale prevista per il Day 12, ed i 791 km necessari per trasferirsi da Chilecito a San Juan si sono dunque trasformati per loro in un unico grande trasferimento. Sarebbe infatti stato troppo pericoloso, secondo i Direttori di Gara, far partire le moto alle spalle dei camion come inizialmente previsto, e quindi l’unica strada percorribile è stata quella dell’annullamento dell’intera Speciale.
Un qualcosa che ha enormemente rallegrato Matthias Walkner, visto che i suoi diretti avversari hanno perso un’occasione per tentare di avvicinarsi in classifica, e che invece ha non poco abbattuto lo spirito di piloti come Benavides e Price, che magari speravano anche in un errore di navigazione da parte dell’austriaco per provare a riagguantarlo. Gli inseguitori dello #002 di KTM, inoltre, non hanno esaurito qui i motivi per rammaricarsi: 55 km saranno infatti eliminati anche dal percorso della 13^ Speciale, assottigliando ulteriormente il tempo – e lo spazio – a disposizione per eventuali rimonte impossibili.
Non essendosi corso durante la dodicesima giornata, la classifica è rimasta ovviamente immutata. E quindi, così come quelle della Top Ten, cristallizzate sono state anche le posizioni degli italiani: Gerini e Cerutti continuano ad occupare rispettivamente la 20^ e 23^ posizione, mentre Alessandro Ruoso si tiene stretta la sua 32^ piazza nonostante qualche inconveniente tecnico di troppo sulla sua KTM.
Top Ten | Classifica dodicesima tappa moto | Chilecito – San Juan: ANNULLATA
- T. Price | KTM #008 | 4:01’33”
- K. Benavides | Honda #047 | +1’38”
- A. Meo | KTM #019 | +6’31”
- R. Brabec | Honda #020 | +7’34”
- M. Walkner | KTM #002 | +11’01”
- G. Farres | KTM #003 | +12’32”
- J. Aubert | GasGas #040 | +19’38”
- J. Pedrero | Sherco TVS #012 | +22’46”
- O. Mena | Hero #061 | +27’00”
- J. I. Cornejo Florimo | Honda #068 | +27’08”
Top Ten | Classifica generale moto al termine del Day 12
- M. Walkner | KTM #002 | 36:33’37”
- K. Benavides | Honda #047 | +32’00”
- T. Price | KTM #008 | +39’17”
- G. Farres | KTM #003 | +49’17”
- A. Meo | KTM #019 | +59’05”
- R. Brabec | Honda #020 | +1:18’10”
- J. Aubert | GasGas #040 | +1:49’34”
- P. Quintanilla | Husqvarna #010 | +1:53’19”
- J. I. Cornejo | Honda #068 | +2:05’57”
- O. Mena | Hero #061 | +2:13’07”
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