Non è bastata una penalità di 10″ rimediata per un peso inferiore al minimo consentito dal regolamento ad impedire a Valentino Rossi di conquistare il suo 6° Monza Rally Show, per un successo che lo rende il pilota più vincente di sempre nella kermesse rallystica che si svolge sull’asfalto dell’Autodromo Nazionale di Monza. Il #46, nel corso di un Day 3 concitatissimo e pieno di colpi di scena, ha avuto ragione sui suoi avversari solamente nell’ultima PS di giornata, la “Monster Energy Stage” da appena 1,350 km di lunghezza.
Nonostante infatti il terzo ed ultimo giorno di gara fosse iniziato bene per il centauro di Tavullia, subito vittorioso nella PS 7 “Maxi Grand Prix 2” davanti al duo Mikkelsen-Neuville – apparsi molto più a loro agio tra i cordoli di Monza rispetto a quanto fatto vedere ieri -, le cose si erano enormemente complicate nel corso della giornata per il #46. Mentre infatti stava disputando la PS 8 “Marshals”, la Direzione Gara ha comunicato di aver trovato sottopeso la sua auto e quella di Tony Cairoli, in quel momento 3° alle spalle di un ottimo Marco Bonanomi: per il #46 ed il #222 sono quindi arrivati, puntuali ed inevitabili, 10″ di penalità che hanno riscritto la classifica, consentendo al pilota di Lecco ed alla sua DS3 WRC di balzare davanti a tutti ad una sola PS dalla conclusione del Rally. Tuttavia, è stato proprio nella PS 9 che si è assistito ad un altro colpo di scena: Bonanomi, che partiva con 2″7 di vantaggio su Rossi, è finito tremendamente lungo in una curva, perdendo tempo ed abbattendo tra l’altro 3 coni, ognuno dei quali gli è valso 5″ di penalità. Valentino invece, dal canto suo, ha chiuso la PS 9 in seconda posizione dietro alla coppia Mikkelsen-Neuville, ma accumulando un vantaggio su Bonanomi tale da consentirgli il sorpasso in classifica generale per la sua ennesima vittoria sullo storico tracciato brianzolo.
“E’ andato tutto bene, nonostante le due penalità prese siamo contentissimi“ – ci ha detto Valentino a margine dell’ultima speciale di giornata – “La lotta con Marco, Andreas, Thierry e Tony è stata entusiasmante e dura, sono davvero felice di aver vinto anche in quest’edizione dal livello così elevato“. Dietro a Valentino, che ha chiuso il Monza Rally Show in 1’24’55”, proprio in virtù di quanto accaduto nella PS 9 “Monster Energy Stage”, si è piazzato il duo Mondiale della Hyundai: Thierry Neuville ed Andreas Mikkelsen, alternatisi per tutto il weekend nel ruolo di navigatore e pilota a bordo della stessa macchina, si sono fermati a 5″7 dal #46, riuscendo però a scavare a loro volta un solco di 2″7 su Bonanomi, penalizzato non solo dai coni ma anche da uno spegnimento della sua DS3 durante la PS 7 della mattina. “Purtroppo abbiamo forato nella PS8“ – ci ha detto il pilota norvegese – “ma abbiamo comunque contenuto il distacco. Preferisco guidare che fare il navigatore, ma è comunque un’esperienza. E anche Thierry con le note è migliorato tantissimo nel weekend: magari nel 2018 potrei quasi pensare di prenderlo a bordo!”. Chiude invece fuori dal podio, a causa dei 10″ di penalità dovuti al peso irregolare della sua Hyundai, Tony Cairoli: il #222 ha completato il Rally in 1’25″17, finendo la gara a 21″8 dalla cima della classifica. Dietro il 9 volte campione del mondo della MXGP c’è il vuoto: l’equipaggio Longhi-Santini, 4° al traguardo, accusa infatti ben 2’15 di distacco da Valentino Rossi, riuscendo a chiudere appena davanti alla coppia Crugnola-Lucca, primi della classe R5 a seguito di un’ottima prova che li ha visti tagliare il traguardo davanti a diverse WRC. “Siamo molto contenti“ – ha dichiarato il pilota della vettura #80 – “perché su questi percorsi commettere un errore è davvero facile e con i distacchi così ridotti qualsiasi sbaglio lo si paga carissimo”. Alle loro spalle c’è il duo Freguglia-Bollito, inseguito dalla coppia Andreucci-Andreussi che oggi è stata frenata da qualche problema tecnico di troppo. “Abbiamo avuto problemi con il pescaggio della benzina“ – ci ha detto il 10 volte campione del CIR – “In più la macchina ‘saltella’, in particolar modo nelle prove GP, e non siamo riusciti a risolvere il problema”.
9^ posizione per Mattia Pasini in 1’27″54, mentre la top ten la completa la coppia formata da Bosca-Aresca sulla loro Fiesta R5. “A parte qualche incomprensione con altri piloti durante la GP siamo andati bene“ – ha detto il pilota della Ford – “e siamo contenti di come sia finito il Rally perché abbiamo rimontato e messo una pezza ai problemi di ieri”. 13^ posizione per l’equipaggio Salucci-Dotta, che quest’anno è passato alla i20 dopo anni di Fiesta: “La Hyundai è molto più nervosa della Fiesta, e per questo è divertentissima! Purtroppo siamo indietro perché stiamo pagando caro un errore fatto venerdì, ma il Rally è bellissimo come sempre. Poi per me guidare queste auto è sempre uno spettacolo, considerato che come auto di tutti i giorni ho una Smart…“
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