Ecco, ora il sipario sul mondiale 2017 di Formula 1 può dirsi definitivamente calato. Si è infatti concluso pochi minuti fa anche il Day 2 dei test post-stagionali della F1 in quel di Abu Dhabi, con i V6 ibridi delle monoposto del Circus che si sono spenti per l’ultima volta in quest’annata sotto le luci artificiali di Yas Marina.
Luci artificiali che, come nella giornata di ieri, hanno visto una Ferrari chiudere davanti a tutti. Se nel corso del Day 1 era stato infatti Kimi Raikkonen a portare la SF70-H in cima alla classifica, oggi è toccato a Sebastian Vettel centrare lo stesso obiettivo: il tedesco ovviamente non si è fatto pregare, ed equipaggiato anche lui con le nuove Pirelli HyperSoft – il compound più morbido dell’intera gamma di pneumatici del 2018 – ha fatto registrare la miglior prestazione di giornata in 1’37″551, abbassando la prestazione del #7 e completando complessivamente 118 passaggi. Anche la Ferrari del tedesco, che è stato protagonista di un testacoda in Curva 1 che ha costretto i commissari a sventolare una delle due bandiere rosse di giornata, è scesa in pista munita di Tubi di Pitot e di griglie per il rilevamento dei flussi aerodinamici, a conferma di come nessuno in questi due giorni abbia cercato la prestazione velocistica preferendo concentrarsi sugli sviluppi da fare in ottica 2018. Alle spalle del #5 si è piazzato Valtteri Bottas, che dopo una mattinata piuttosto tranquilla è sceso in pista nel pomeriggio con disarmante costanza regalando alla Mercedes, per l’ennesima volta nei test, il premio di macchina più attiva in pista: il finlandese ha infatti completato ben 141 giri, il migliore dei quali in 1’38″490. Un crono alto, a quasi 1″ da quello di Vettel, ma comunque sufficiente al #77 per tenersi dietro Max Verstappen, 3° con 132 tornate all’attivo ed un best lap in 1’38″736.
4^ posizione poi per Sergio Perez, che si è alternato con Esteban Ocon alla guida della VJM10 scendendo in pista solamente nel pomeriggio: 52 sono stati infatti i giri del messicano, che con il suo 1’38″818 ha chiuso proprio davanti al compagno di squadra per 230 millesimi, con il giovane francese che ha però messo a referto 72 passaggi in mattinata. 6° è Carlos Sainz, che ha percorso 109 tornate con un best lap di 1’39″444, mentre 7° è Robert Kubica, che oggi ha invertito gli “orari di lavoro” con Sergey Sirotkin rispetto a quanto accaduto nel Day 1 con Lance Stroll. Il polacco oggi è infatti sceso in pista solamente nel pomeriggio e, munito di gomme HyperSoft, ha cercato con un po’ di insistenza in più il giro veloce: il #40 ha completato molti meno giri di ieri (28 contro 100), ma ha abbassato di quasi 2″ la sua migliore prestazione chiudendo il Day 2 in 1’39″485, ad 1″9 dal crono di Vettel. Alle spalle del polacco troviamo poi Magnussen, con 124 tornate complessive ed un 1’39″810 come miglior crono, e proprio Sirotkin, che in mattinata ha inanellato 86 giri facendo segnare un 1’39″947 come giro veloce. 10^ piazza invece per Stoffel Vandoorne, a muro anche lui all’uscita di Curva 19 proprio come accaduto a Fernando Alonso nella mattinata di ieri: il belga – che ha a lungo girato con la vernice flow-viz sopra i profili alari posti sull’HALO – nonostante la bandiera rossa da lui causata è comunque riuscito a completare 105 passaggi, chiudendo il Day 2 in 1’40″537 davanti ad un altro grande atteso di questi due giorni di test, vale a dire Charles Leclerc. Il giovanissimo monegasco, neo campione di Formula 2, pupillo della FDA e dato per confermato al volante dell’Alfa Romeo Sauber F1 Team nel 2018, con la C36 ha percorso senza problemi 121 giri, mettendo a segno il proprio miglior giro in 1’40″666, oltre 1″ più rapido di quanto fatto vedere da Ericsson ieri.
12° tempo poi per Lando Norris, che oggi ha preso il posto di Oliver Turvey a bordo della McLaren MCL32 impegnata nei test con Pirelli: sono stati 118 i giri percorsi dal giovane campione della F3, che ha chiuso la giornata in 1’41″714 davanti ai due piloti della Toro Rosso, alternatisi al volante della STR12 in questo secondo ed ultimo giorno di prove. Brendon Hartley, con 39 giri all’attivo, ha messo a segno un 1’43″345 che gli ha permesso di tenersi dietro per 1″5 il compagno di team Pierre Gasly, che di tornate ne ha invece percorse 63 dedicandosi a fornire riscontri alla squadra circa il nuovo profilo alare orizzontale che, ad imitazione di quanto fatto vedere dalla McLaren, è apparso sopra l’HALO della monoposto faentina.
Ecco la classifica completa al termine del Day 2: