Molto tranquilla la FP1 di oggi, ma il verdetto è chiaro: le Mercedes sono di nuovo davanti a tutti. Il debutto della Formula 1 sul circuito messicano rivede la Casa di Stoccarda al top. I primi novanta minuti del weekend hanno accolto anche lunghi stint di Antonio Giovinazzi sulla Haas, e una buona prestazione delle due Red Bull.
Valtterri Bottas firma la migliore prestazione con un tempo di 1’17”824 con gomme UltraSoft nuove e 42 giri in bilancio. A seguirlo c’è Lewis Hamilton, a +0’466 con 1’18”290, anch’egli con gomme UltraSoft per un totale di 35 giri. La squadra tedesca ha girato poi anche a fine sessione ma su tempi più alti, facendo immaginare che abbia effettuato alcune simulazioni con più alto carico di benzina. Probabile però che la Stella a tre punte abbia nascosto le proprie carte. Il tempo limite che si ottiene sommando gli intertempi record fatti segnare dal #44 e dal #77 è 1’17”678. Si tratta di una prestazione di quasi due decimi più bassa della performance di Bottas. Le Mercedes hanno inoltre impostato anche altissime velocità di punta (354,3 km/h per Hamilton e 353,3 km/h per Bottas).
Seguono poi le due Red Bull di Max Verstappen (1’18”395 a +0’571) e Daniel Ricciardo (1’18”421 a +0’597 in 28 giri). I bibitari hanno però girato con gomme Super Soft. Verstappen ha poi rinunciato a un terzo delle prove, ritirando la macchina nei box dopo 16 giri. La squadra ha dichiarato che l’olandese volesse modificare il set-up del posteriore. Verstappen aveva ottenuto un buon tempo anche con le gomme Soft.
Le Ferrari si sono invece classificate 5^ e 6^, anche loro usando le gomme rosse SuperSoft. Davanti si è classificato Sebastian Vettel (1’18”586 a +0’762 in 28 giri), e ha dimostrato un buon passo gara (1’21”7) raffrontato con la Mercedes su gomme rosse. Va però precisato che non sono noti i carichi di benzina né le diverse usure delle gomme. Kimi Raikkonen (1’19”008 e 27 giri) è invece sesto. Entrambe le Ferrari hanno patito un fuoripista nella seconda parte della sessione: il circuito appare molto scivoloso e anche Hamilton all’inizio è finito sull’erba.
#FP1 is over: #Seb5 P5 1:18.586 and #Kimi7 P6 1:19.008 #MexicoGP pic.twitter.com/hRuJd6cTZC
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) October 27, 2017
Svetta in settima posizione c’è Sergio Perez su Force India (1’19”240). Chiudono la top 10 Fernando Alonso (1’19”346), Felipe Massa (1’19”443), Nico Hulkenberg (1’19”552). Il tedesco della Renault si è rimesso davanti il suo nuovo compagno di squadra Carlos Sainz jr, che è 11° a soli 2 millesimi di distanza (1’19”554). Dodicesima piazza invece per Lance Stroll (1’19”772).
Kevin Magnussen su Haas riesce a mettersi davanti al compagno provvisorio Antonio Giovinazzi. Il pilota danese arriva 13° col tempo di 1’20”644, impostato su gomme SuperSoft e con 16 giri all’attivo. Giovinazzi invece ha inanellato 10 tornate in più di Magnussen e ha sostituito Romain Grosjean. Il francese aveva per contratto la possibilità di non rinunciare a nemmeno una prova libera, ma ha dichiarato ai microfoni di Sky di essersi accordato con la squadra in materia già a Melbourne. L’italiano invece ha dimostrato un buon passo su dei long-run con gomme Soft a inizio sessione. Tra le due Haas c’è Pascal Wehrlein e la sua Sauber, 30 giri e 1’20”971.
Seguono Charles Leclerc su Sauber al posto di Ericsson (1’21”446 e 26 giri), Sean Gelael su Toro Rosso al posto di Gasly (1’21”639 e 29 giri), Brendon Hartley (1’21”747) e Alfonso Celis (1’22”342). Il messicano ha sostituito Esteban Ocon, che si sussurrava rischiasse d’essere fischiato per la sua lotta con Perez. Celis è però finito a muro, interrompendo le prove con una bandiera rossa. Chiude il gruppo Stoffel Vandoorne, che non ha fatto in tempo a impostare un giro cronometrato a causa di alcune anomalie tecniche.
Ecco la classifica completa della FP1:
INITIAL CLASSIFICATION (END OF FP1): A successful morning for @MercedesAMGF1 #MexicoGP ???????? #FP1 pic.twitter.com/GXdMM3hfON
— Formula 1 (@F1) October 27, 2017