Iniziate con pista umida e scivolosa, pian piano le FP1 si sono trasformate in un’escalation di prestazioni. I 20 piloti del Circus hanno avuto pochi minuti per scatenarsi sul circuito, perché dopo 75 minuti la pioggia è ritornata a funestare il tracciato americano peggiorando la pista.
Lewis Hamilton si è aggiudicato le prime libere col tempo di 1’36”335 realizzato con gomme SuperSoft. Le Mercedes sono rimaste a lungo ai box, fino a che non è stato evidente che l’asfalto si era asciugato. Sul finire del secondo stint, il Campione in carica ha bloccato l’anteriore alla curva 19: anche il compagno Valtterri Bottas (3° a 644 millesimi con un tempo di 1’36”979) aveva avuto problemi dopo aver spiattellato una UltraSoft lì. La W08 del finnico ha accusato pesanti vibrazione e quindi è stato costretto a tornare ai box. Il #77 aveva già rischiato un testacoda a inizio FP1.
Gran lavoro per la Scuderia Ferrari, che ha effettuato una serie di prove comparative sostituendo componenti del fondo vettura. A inizio sessione su pista umida le SF70H hanno testato l’Halo, abbinato a una specifica configurazione dell’ala posteriore. Sebastian Vettel ha chiuso al 2° posto in 1’36”928, registrando 593 millesimi di ritardo da Hamilton a parità di mescola. Prima di segnare questo tempo, il tedesco aveva lamentato vibrazioni al precedente set di gomme rosse. La simulazione gara si attesta attorno all’1’40”, il tempo fatto vedere da Max Verstappen e anche da Vettel nel suo unico giro in tale assetto (Hamilton invece si è tenuto sull’1’41”). Verstappen ha chiuso quarto con 1’37”339. Buone prestazioni anche per Stoffel Vandoorne, a +1’017 da Hamilton e soli 13 millesimi da Verstappen (ma con gomme UltraSoft).
Felipe Massa è 6° a +1.235 da Hamilton, chiudendo il migliore dei suoi 23 giri in 1’37”570 su gomme UltraSoft. Lo segue Kimi Raikkonen a 28 millesimi (1’37”598) che però ha montato gomme SuperSoft e nel primo tentativo ha scontato un lungo che gli ha fatto abortire il giro. Le due Force India si piazzano 8^ e 9^, con Esteban Ocon davanti a Sergio Perez. Il pilota francese ha girato a lungo (25 tornate in saccoccia) e paga 1’473 di ritardo dal leader. Il messicano chiude invece con il tempo di 1’37”861. Entrambe le vetture rosa hanno firmato i loro giri veloci calzando gomme Soft, le più dure del carnet di questo weekend.
Next run for Carlos! 20 laps done so far ???? #USGP #FP1 pic.twitter.com/ns8Q7Y4JvW
— Renault Sport F1 (@RenaultSportF1) October 20, 2017
Ottimo debutto in Renault per Carlos Sainz, che chiude la top 10 e imposta un giro cronometrato in 1’38”093 segnato con gomme rosse. Il figlio d’arte ha inanellato 24 giri di pista e si mette dietro il più blasonato compagno Hulkenberg (13° a +2’589 da Hamilton). Kevin Magnussen è 11° a +2’073 da Hamilton, con soli 16 giri all’attivo. Lo segue Lance Stroll, che chiude con 1’38”408 (+2’199 da Hamilton) firmato con SuperSoft. Il pilota canadese è stato l’unico della mischia a testare le gomme Full Wet a inizio prove libere. Per questo weekend è seguito da Luca Baldisserri – che lo aveva gestito ai tempi della FDA – perché James Urwin, il suo ingegnere di pista, è in congedo paternità.
Buon debutto di Brendon Hartley in Toro Rosso, in linea con la Renault #27 di Hulkenberg e con un tempo di 1’39”267. Hartley è il pilota che ha girato più di tutti (28 le tornate in bilancio), con ben 7 stint diversi. Lo seguono Romain Grosjean (autore di un’incomprensione con Verstappen mentre l’olandese era in simulazione gara) e il povero Daniel Ricciardo, 16° con il tempo di 1’39”366 per via di alcuni problemi al box. La Toro Rosso schierava anche Sean Gelael (17° a +4’077), le Sauber affidate alle cure di Ericsson e del neo-campione F2 Charles Leclerc e infine Fernando Alonso che non ha potuto segnare neanche un tempo a causa di problemi idraulici al motore.
Ecco la classifica completa al termine delle FP1: