Alla fine Kris Meeke è riuscito a portarla a casa senza troppi problemi. Sebbene memore dell’esperienza risalente al Rally del Messico, quando rischiò di perdere una gara già quasi vinta a causa di un’escursione in un parcheggio, il nordirlandese ha spinto per tutto il Day 3 aumentando considerevolmente il vantaggio nei confronti degli altri occupanti del podio: un gran segno di fiducia verso la propria macchina che fa ben sperare per il proseguimento della stagione, che conta ancora 2 gare in Galles ed in Australia.
L’alfiere della Citroen, anch’essa al secondo trionfo stagionale, ha infatti ottenuto la seconda piazza nella Power Stage che gli consente di portare a casa dalla Spagna ben 29 punti, da sommare ai soli 31 che aveva ottenuto fino a questo momento.
Secondo gradino del podio per un raggiante Sebastien Ogier (+28.0), che guadagna 21 punti grazie anche al terzo posto raggiunto nella prova conclusiva e mette già una mano sul quinto titolo piloti conseutivo. Il suo principale rivale, Thierry Neuville, è infatti incappato in un incidente lungo identico a quello dei suoi compagni di squadra lungo la PS 16: la sua sospensione anteriore destra ha ceduto in seguito ad un taglio all’interno di un piccolo fosso a bordo strada, fatto che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca per la seconda gara di fila.
Il belga della Hyundai resta quindi fermo a 160 punti con 38 lunghezze di ritardo rispetto ai 198 di Ogier, e viene sopravanzato anche da Ott Tanak (+33.0) in grado di salire a 161 grazie ai 15+3 punti ottenuti questo weekend. L’estone, dimostratosi efficace ma non in grado di attaccare il compagno di squadra, si è accontentato del terzo posto che gli garantisce il secondo posto provvisorio nella classifica iridata.
Ai piedi del podio, creerà sicuramente qualche grattacapo al proprio DS Juho Hanninen (+54.1), il quale dopo un pessimo inizio di stagione ha cambiato radicalmente rotta, raggiungendo nelle ultime 3 gare un terzo e due quarti posti: in sostanza, se il campionato fosse iniziato in Finlandia, lo scandinavo sarebbe secondo nel Mondiale dietro al solo Tanak. A Tommi Makinen spetterà la decisione di rinnovare o meno il contratto alla più grande sorpresa delle ultime gare (Lappi escluso).
Un’altra sorpresa è rappresentata da Mads Ostberg (+2:26.2), che raggiunge il miglior piazzamento stagionale sulla superficie con la quale ha meno confidenza. Il norvegese, che paga comunque un ritardo importante, è stato indubbiamente aiutato da alcuni ritiri eccellenti, ma fa molto piacere vedere un personaggio come lui così in alto in classifica. Riesce più o meno a salvare il proprio weekend anche Stephane Lefebvre (+2:43.0), dal quale però era legittimo aspettarsi di più rispetto ad un anonimo sesto posto, specialmente considerando il gran piazzamento del compagno di team.
Chiude la lista delle WRC Plus a punti Elfyn Evans (+4:27.4), in difficoltà fin dalla PS 1 a causa della debolezza delle proprie gomme DMACK in queste condizioni e sempre lontano dal passo dei primi.
In seguito ai problemi di Eric Camilli (16esimo, +16:38.4) causate dalla rottura del differenziale all’inizio della PS 14, la vittoria combinata di classe R5 e WRC-2 è andata a Teemu Suninen (+8:22.7), il quale dimostra oggi di essere in grado di andar forte anche sull’asfalto, superficie a lui meno congeniale. Il finlandese raggiunge anche l’ottava posizione assoluta, portandosi a casa 4 punti nella Generale. Secondo posto per Jan Kopecky (+8:54.5), mentre chiude la top 10 Ole Christian Veiby (+9:04.8), non iscritto alla classifica del Mondiale minore. L’ultimo gradino del podio va dunque a Benito Guerra (+13:01.6), alla prima stagione completa nella categoria dal lontano 2012.
Tra le World Rally Cars fuori dalla zona punti figura Dani Sordo (15esimo, +14:19.3), rientrato con il Rally 2 e vincitore della Power Stage, seguito da Khalid Al-Qasimi (17esimo, +15:14.8) e Andreas Mikkelsen (18esimo, +15:39.3). Ritirato invece Esapekka Lappi a causa di un problema ai freni che lo ha mandato a sbattere violentemente contro un guard rail lungo la PS 15.
Grazie alla totale debacle Hyundai, il team di Ogier, Tanak ed Evans si avvicina sempre di più al titolo costruttori che ormai sembra una formalità: basteranno 3 punti in 2 gare per assicurarsi la quarta coppa per una vettura Ford, anche se i vincitori del titolo ufficialmente saranno i ragazzi di M-Sport, il team privato di Malcolm Wilson che ha fatto i salti mortali per raggiungere un obbiettivo incredibile.