Chiusa la pagina 2017, la IndyCar prepara la stagione 2018. Importanti movimenti di mercato sembrano preannunciare un pre-stagione caldo, con parecchi sedili scottanti e altrettanti piloti sulla graticola. Aggiungiamoci che l’introduzione dell’aero-kit unico mette l’acquolina in bocca a tutte le squadre, che contano di migliorarsi nella prossima annata, e il gioco è fatto…
Anzitutto l’organizzazione ha chiarito che ogni squadra avrà a disposizione cinque giorni di test, di cui tre pre-stagionali e due nel corso dell’anno. Alle squadre che avranno rookie al volante saranno concessi altri tre giorni, e in più si aggiunge un test bonus a chiunque voglia provare un pilota della IndyLights. Un altro giorno da spendere durante l’estate sarà concesso a chi corre sia nella IndyCar sia nella IndyLights, mentre due giornate (una nel pre-season e una in corso d’opera) sono concesse alle eventuali squadre nuove. Vanno aggiunti poi i collaudi dell’aero-kit a disposizione dei motoristi (cinque giorni prima del 17 dicembre con massimo due macchine), i collaudi dei nuovi motori (due giorni aperti a tutti i team del motorista prima di marzo), le prove a disposizione della Firestone (due prima della stagione e due in corso) e quattro open test collettivi (il 9 e 10 febbraio a Phoenix, il 20 marzo a Barber e il 27 a Indianapolis). Due blackout windows (periodi durante i quali è vietato effettuare collaudi): 20-27 novembre e dal 16 dicembre al 7 gennaio, più la settimana precedente l’inizio del weekend di gara, pista per pista (fatta eccezione l’ultima prova a settembre).
Analizziamo ora i sedili-chiave su cui si giocherà il mercato piloti della stagione 2018.
Chip Ganassi ha già annunciato che passerà dalle quattro vetture schierate nel 2017 a sole due vetture per il 2018. Racer.com scrive che la decisione è stata presa perché Chilton e Kimball lasceranno il team. Era girata voce che Ganassi avesse corteggiato Rossi, e prima di questa notizia tutti credevano volesse assumerlo al posto di Chilton. Adesso però Rossi è confermato in Andretti e Scott Dixon ha rinnovato, ma Tony Kanaan ancora no. Il rinnovo del carioca sulla #10 è messo in dubbio dalla sua recente propensione a schiantarsi. Sempre secondo il sito americano, sarebbe Brandon Hartley (ex junior team Red Bull e nelle grazie Honda) ad affiancare Dixon da Ganassi.
Tony Kanaan invece si sposterebbe da AJ Foyt, che non ha ancora confermato quale line-up userà nella prossima stagione. Dubbi invece sulle carriere di Conor Daly e Carlos Munoz, che comunque non hanno deluso in forse al team del 4 volte vincitore a Indianapolis. Niente di nuovo sotto il sole anche allo Schmitt Peterson, che non ha ancora annunciato i piloti. Tranne il francese Tristan Gommendy, confermato per la 500 miglia di Indianapolis 2018.
Per quanto riguarda Max Chilton e Charlie Kimball, potrebbe aprirsi la porta del Carlin Racing: la famiglia Chilton detiene una quota del Carlin (il pilota inglese ci corse in GP2) e la squadra è accreditata come debuttante l’anno prossimo. D’altra parte il team britannico non ha commentato i sussurri. Dale Coyne invece ha confermato Sebastien Bourdais alla guida della #18. Ed Jones invece cerca un accordo per il rinnovo alla #19, ma pare che abbia la strada spianata.
Il Rahal Letterman Lanigan ha deciso di espandersi: nel 2018 schiera una seconda vettura. E siccome Michael Andretti non ha ancora deciso che motore usare, Takuma Sato ha firmato col RLL. Accanto al giovane e veloce Graham, ci sarà quindi il veterano giapponese. Un affare per la piccola squadra, che così conta su un buon bagaglio d’esperienza per assestarsi nel modo migliore.
In casa Andretti le acque si muovono: il sedile lasciato libero da Sato viene occupato con Zach Veach. Il giovanotto è arrivato quarto nella IndyLights quest’anno e ha corso la 500 Indy chiudendo 26° (ma ritirato). Riconfermati gli altri (Rossi, Hunter-Reay e Andretti jr).
Il team Harding passerà full-time e correrà tutte le corse con Gabby Chaves. Salta invece JR Hildebrand dalla #20 dell’Ed Carpenter Racing: è stato già confermato che Spencer Pigot lo sostituirà. Il campione IndyLights quest’anno si alternava con Carpenter sulla #21, guidando sui circuiti stradali e cittadini.
Tutto il mercato ruota dunque attorno alla #21 del Carpenter Racing (possibile un accordo con Kyle Kaiser, campione IndyLights 2017 che ha un budget per tre corse nel 2018), alla #4 dell’AJ Foyt Enterprises, la #5 e la #7 dello Schmitt Peterson (opzioni allettanti per Munoz e Kimball, ma c’è in gioco il rinnovo di Hinchcliffe), la vettura debuttante del Juncos Racing e infine l’eventuale entrata in scena della Carlin. Per tacere dell’appetitosa #10 da Ganassi…