Ce l’aspettavamo un po’ tutti, diciamocelo. Su una pista che esalta il carico aerodinamico ed il telaio, pensare che la RedBull non potesse essere tra le auto più veloci del lotto era piuttosto ottimistico. Ed infatti, al termine delle FP1 del GP di Singapore, è proprio una RB13 a piazzarsi davanti a tutti.
La RedBull in questione è quella di Daniel Ricciardo: il sorridente australiano – impegnato nei primi minuti in qualche test con l’HALO – chiude la prima sessione di prove libere del weekend, svoltasi su una pista molto sporca e poco gommata, con un ottimo 1’42″489 che gli consente di staccare per poco più di un decimo la Ferrari di Sebastian Vettel, 2° e stretto nella morsa delle due RB13. In 3^ posizione c’è infatti l’altra vettura di Milton Keynes, quella di Max Verstappen, che con il suo 1’42″610 si è piazzato a soli 12 millesimi dalla SF70-H del tedesco e poco meno di tre decimi davanti alla prima delle Mercedes, la W08 Hybrid di Lewis Hamilton con il suo 1’42″904. Mercedes e Ferrari che si ritrovano a dover piazzare i propri “numeri 2” dietro ad un inatteso Sergio Perez, ottimo 5° in 1’43″423 al termine di queste FP1 e capace di tenersi dietro sia Valtteri Bottas che Kimi Raikkonen, staccati tra di loro da 3 decimi di secondo esatti. Buon 8° è poi Fernando Alonso, che conta di sopperire con telaio, aerodinamica e capacità di guida alle mancanze della sua Power Unit Honda, mente 9° è Nico Hulkenberg, che si tiene dietro Daniil Kvyat, 10° in 1’44″220.
Appena fuori dalla Top Ten troviamo poi l’altra McLaren, quella di Stoffel Vandoorne, riuscito a precedere Jolyon Palmer – di nuovo ad 8 decimi dal compagno di team – ed Esteban Ocon, addirittura ad 1″6 dal riferimento di Perez ed apparso in generale più in difficoltà. 14°, in preda alla cronica carenza di carico aerodinamico della sua Williams, è Felipe Massa, che con il suo 1’45″084 si piazza davanti al duo Haas, con Grosjean a precedere di poco più di tre decimi un buon Antonio Giovinazzi: entrambi i piloti della VF-17 hanno svolto un lavoro differenziato rispetto al resto dello schieramento, avendo calzato solamente gomme SuperSoft e non avendo quindi svolto una vera e propria simulazione di qualifica. 17° è poi Lance Stroll, che con il suo 1’47″190 precede Sean Gelael, salito sulla STR12 di Sainz nel corso di questa sessione di FP. A chiudere lo schieramento, infine, c’è il duo Sauber, con Ericsson che per 187 millesimi si tiene dietro Wehrlein.
I rapporti di forza che si sono appena intravisti al termine della simulazione di qualifica sembrano poi essere confermati anche dalle simulazioni del passo gara. Le due RedBull e la Ferrari di Sebastian Vettel, a parità di UltraSoft calzate, hanno messo in mostra un ritmo sull’1’47″basso, riuscendo anche a toccare picchi di 1’46″8. Le Mercedes, quantomeno in questa prima fase, appaiono più indietro sia con Hamilton che con Bottas: i due alfieri delle Frecce d’Argento non sono infatti riusciti ad andare oltre il passo dell’1’47″alto-1’48”, mettendo in mostra, nel caso specifico del #77, anche un consumo piuttosto elevato delle gomme posteriori. Ma come sempre, dovendo stavolta tener conto non solo diversi carichi di benzina probabilmente utilizzati ma anche delle condizioni della pista – che gommandosi diventerà sempre più veloce -, è evidente come sia troppo presto per fare qualsiasi tipo di previsione in ottica gara.
Ecco la classifica completa al termine delle FP1: