Tutti si aspettavano disastri dalla Panzerplatte; era considerato inevitabile che in una prova di 40 km da ripetere 2 volte i valori tra i due contendenti al titolo si delineassero in maniera decisiva. Invece tutto è successo prima, durante la brevissima Prova Spettacolo PS 9 “Arena Panzerplatte 1”, quando la sospensione posteriore sinistra di Thierry Neuville ha ceduto costringendolo a salutare la compagnia. Tra l’altro sono ancora da capire appieno le dinamiche dell’incidente, visto che è avvenuto in un punto in cui hanno tagliato tutti e apparentemente senza neanche che la sua Hyundai colpisse un oggetto duro come una roccia. Ed ora, nella classifica Mondiale, la situazione rischia di diventare molto difficile.
Comunque sia, la PS 10-15 “Panzerplatte” ha fatto un importante lavoro di selezione specialmente nel WRC-2: durante il primo passaggio sono incappati in forature Paddon, Tidemand, Loubet e Greibel (questi ultimi 3 parte del campionato di supporto); mentre nel secondo sono stati vittima dello stesso inconveniente, oltre a Lappi, anche Kopecky, Suninen ed ancora Greibel tra le R5, con il ceco che si è visto quindi sfilare la leadership. La PS 15 è stata sede anche della rottura di un ammortizzatore da parte di Hanninen, su un buon ritmo fino a quel momento, mentre Kris Meeke si è ritirato prima di prendervi parte a causa di un problema tecnico. Il nordirlandese non riprenderà la corsa, poiché il suo copilota Paul Nagle è appena diventato papà: auguri!
In seguito a tutti questi eventi, e grazie alla vittoria di altre 2 prove, Ott Tanak ha cementato la sua posizione in testa alla corsa mettendosi nella miglior posizione possibile per conquistare la seconda vittoria in carriera (e dell’anno), che lo riavvicinerebbe alla seconda piazza del Mondiale. Anche Andreas Mikkelsen (+21.4) ha fatto un ottimo lavoro in questa tappa, vincendo una prova e dimostrandosi molto veloce, tuttavia il testacoda della PS 11 potrebbe costare carissimo in caso di arrivo in volata con il Campione del Mondo in carica.
Già, perché Sebastien Ogier (+29.6) si è riavvicinato molto alla seconda posizione pur guidando in maniera piuttosto conservativa dopo la notizia del ritiro del rivale, anche se pare difficile insidiare il norvegese su Citroen con soltanto altri 50 km da correre. Ci sarà da capire anche se tirerà a tutta durante la Power Stage per rubacchiare qualche altro punto a Neuville, o se invece starà più tranquillo lasciando agli altri la lotta per i bonus.
Per la quarta piazza si sta svolgendo un duello veramente interessante tra la Fiesta gommata DMACK di Elfyn Evans (+1:48.3) e la Yaris gommata Michelin di Juho Hanninen (+1:52.5): angustiato da problemi a un ammortizzatore per ben 3 prove, il secondo in particolare rappresenta una sorpresa visto che ce lo si poteva aspettare in posizioni ben più basse alla vigilia, tuttavia a partire dalla gara di casa pare aver decisamente svoltato. Anche per loro saranno soltanto 50 km a decidere chi prevarrà.
Non troppo distante anche Craig Breen (+2:06.7), il quale potrebbe anche risalire fino al quarto posto in caso di errore da parte dei due davanti, mentre Jari-Matti Latvala (+4:04.9) occupa la settima posizione ben più distante a causa dell’ennesimo problema al motore, dal quale è stato colpito venerdì.
Hayden Paddon (+4:31.3) veramente disastroso in questo weekend, aggiungendo ad una generale mancanza di passo una foratura durante la Panzerplatte, pesantissima nell’economia di gara. Ancora dietro ad una R5 ma in netto miglioramento, Armin Kremer (+8:54.5) chiude decimo la giornata di sabato. Al momento non ci sono punti per i rientranti Esapekka Lappi (22esimo, +17:43.3) e Dani Sordo (36esimo, +35:12.9), con quest’ultimo in grado di vincere 3 prove durante la tappa che aumentano solo la recriminazione per la grande occasione persa.
Tra le R5, dopo le forature di innumerevoli contendenti tra cui anche l’allora leader, al comando si trova Eric Camilli (nono assoluto, +8:41.9) che si ritrova con la ghiotta possibilità di diventare il primo non-Skoda a vincere una gara in questa stagione a bordo della sua Fiesta R5. Tutti gli altri sono ad oltre 1 minuto, con Jan Kopecky (+9:54.1) e Pontus Tidemand (+10:05.3) a chiudere il podio