Il bicchiere è mezzo vuoto, questa volta. Sebastien Buemi ha portato a casa una vittoria fortuita nella seconda gara di Berlino, e ha mandato in fumo una vittoria per colpa delle pressioni delle gomme. Lo svizzero è ancora leader indiscusso della classifica piloti, ma non è riuscito ad allungare come avrebbe voluto. E come avrebbe dovuto. Perché due gare dovrà saltarle per via di una concomitanza con il Mondiale Endurance.
La prima corsa ha rappresentato però un’occasione persa anche per il suo sfidante. Lucas di Grassi partiva dalla pole position ma è arrivato solo secondo: a passare davanti a tutti sotto la bandiera a scacchi è stato Felix Rosenqvist. Il pilota svedese incassa la prima vittoria in carriera nella formula elettrica con un sorpasso in pista.
C’è da dire che Buemi partiva 14° ed è riuscito a rimontare fino alla 5^ posizione, che pesa 10 punti in classifica (complice la Direzione Gara, che aveva inflitto una penalità a Jean-Eric Vergne). La velocità delle Renault e.dams aveva permesso anche al compagno, Nicolas Prost, di infiammare le retrovie nelle prime fasi di gara-1. In più, anche l’altra Mahindra Racing, con al volante Nick Heidfeld, aveva emozionato le folle. Nick the Quick aveva provato a insidiare il secondo posto, ma di Grassi non gli ha lasciato strada.
La doccia fredda per la Renault e.dams è arrivata solo a batterie in ricarica: la FIA ha rilevato che le pressioni di tutti e otto gli pneumatici di Buemi era inferiore al livello di 1,6 bar richiesto dal regolamento. Nel frattempo, ai piani alti si festeggiava e ci si aspettava una replica in grande stile. Felix Rosenqvist era entusiasta del risultato: «Avevo una macchina così fantastica questa settimana che non mi sono neanche stancato». Rimuginava Lucas di Grassi, convinto che avrebbe potuto battere lo svedese.
Il giorno dopo, alcune ore di prove bollenti hanno annunciato che le monoposto erano prontissime a riaccendere le battaglie interrotte il giorno prima. Rosenqvist ha conquistato la pole position della gara-2, e ha condotto tutta la corsa dall’inizio alla fine. Però…
Però la Mahindra ha ricevuto una penalità di 10 secondi per un unsafe release che ha tenuto sul fiato sospeso tanto Heidfeld quanto Rosenqvist. A poche tornate dalla conclusione, Rosenqvist è riuscito a tenersi abbastanza davanti da cedere una posizione soltanto: la prima. Buemi si è visto quindi piovere dal cielo una vittoria insperata, mettendo tra sé e Lucas di Grassi la bellezza di 10 punti in più.
Il vantaggio di Sebastien Buemi in classifica generale piloti scende a quota 32 punti. Considerando che una vittoria pesa 25 punti, il fatto che l’elvetico sia costretto a saltare ben due corse continua a essere un peso sullo stomaco. Dovrà puntare tutto sulla rinnovata competitività delle scuderie minori (DS Virgin, Mahindra e Techeetah sembrano aver inquadrato nel loro mirino l’Audi Abt).
Tempelhof consegna anche alla Renault e.dams un piccolo motivo d’inquietudine. Scende a 58 l’asticella che segna il vantaggio in classifica costruttori per il team francese, a caccia del trofeo numero tre nella categoria elettrica. È pur vero che, con la superiorità dimostrata finora e un quadro tanto fluido ai piani bassi, si può confidare bene per il resto della stagione.