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MotoGP, la brace è pronta per il rovente Mugello! Rossi dovrebbe esserci





Un tracciato mistico per gli appassionati a due ruote, collocato in una terra di poeti e buongustai. Bisteccone e calorosi vini rossi, curve mozzafiato e traversoni. Il Gran Premio Motociclistico d’Italia è una tappa tra le più seguite, vuoi per il mito toscano che vola attraverso le frontiere, vuoi per un tracciato sinuoso ed unico. E come dimenticare il calore dei tifosi, non senza eccessi. Ad infiammare le tribune sono soprattutto i due beniamini tricolori, Rossi e Ducati, ai cui supporter sono dedicate tribune Ad Hoc.

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Il Circuito del Mugello è ormai un punto fisso del Motomondiale. La pista si distende sulle colline toscane e pare disegnata da una qualche divinità pagana dei motori. In poco più di 5 chilometri c’è tutto quello che un motociclista possa desiderare: un lunghissimo rettilineo, curve velocissime, cambi di direzione in pendenza, nessun tornantino lento e stretto e la coppia delle curve Arrabbiate, che sono considerate da quasi tutti i piloti le due curve più belle al mondo per il motociclismo, esattamente come la salita dell’Eau Rougue e la repentina Raidillon lo sono per l’automobilismo. A comporre il circuito sono 15 curve, 6 a sinistra e 9 a destra. Di queste 10 si combinano realizzando dei cambi di direzione ciascuno diverso dall’altro, menzione speciale per le velocissime Biondetti! L’infinito rettilineo principale, di ben 1141 metri, inizia in leggera salita e termina in discesa, con il cambio di pendenza che le MotoGP affrontano ad oltre 300 km/h. E non è perfettamente dritto.

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Il giro più veloce in assoluto è di Andrea Iannone, un 1’46”489 fatto registrare nel 2015 e che gli valse la Pole, sempre del #29 è la velocità di punta più elevata, 354.9 km/h raggiunti lo scorso anno. Appartiene invece a Marc Marquez il record in gara che risale al 2013 fermando il cronometro in 1’47”639. Lo scorso anno a vincere fu Jorge Lorenzo su Yamaha, regolando di 19 millesimi Marquez con Iannone a chiudere il podio. Edizione estremamente sfortunata per Valentino Rossi, vittima della rottura del motore.

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Il tracciato è contraddistinto come detto da frequenti cambi di inclinazione: se nelle curve in salita il rischio è di arrivare senza la necessaria velocità perché si è frenato troppo, in quelle in discesa c’è il pericolo opposto, ossia di finire nelle vie di fuga per aver staccato troppo tardi. Secondo i tecnici Brembo, l’Autodromo del Mugello rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. Ciò grazie al fatto che le curve sono posizionate in maniera abbastanza uniforme lungo il tracciato, permettendo ai dischi in carbonio di raffreddarsi adeguatamente. Qui i freni vengono utilizzati per 10 volte nell’arco di un giro, per un totale di circa 28 secondi. La decelerazione massima è di 1,5 g, mentre in 6 curve si superano gli 1,3 g, il valore medio si attesta a 1,15 g.  Dalla partenza alla bandiera a scacchi i piloti esercitano una forza complessiva di 9 quintali sulla leva del freno: il quarto risultato più basso del Mondiale.

La staccata più dura, nonché unica del circuito ad essere classificata come impegnativa per i freni, è quella della San Donato (curva 1). Qui i piloti arrivano ad oltre 350 km/h effettivi, quasi 360 se in scia, e si attaccano ai freni per raggiungere i 90 km/h necessari per affrontare la curva. Per frenare vengono impiegati oltre 5 secondi, durante i quali vengono percorsi 288 metri. La decelerazione è brutale, si raggiungono mediamente gli 1,5 g e supera di 0,18 g quella della Porsche 911 GT3. Solo qui si spendono 5,4 kg di carico sulla leva, con il liquido frenante che raggiunge i 9,3 bar di pressione. Pressione che raggiunge i 9,5 bar nelle staccate che portano alla Scarperia e al Correntaio. Molto difficile la frenata dell’ultima curva, la Bucine: complice la discesa i piloti percorrono ben oltre 200 metri in frenata passando da 265 km/h a 108 km/h in 4,2 secondi.

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Dopo le votazioni di Jerez e Le Mans, per questo Gran Premio e sino a fine stagione Michelin porterà la variante ‘070’, con un diverso profilo ed una carcassa più rigida. Piccola precisazione: non si tratta di una costruzione dello scorso anno ma una nuova costruzione, realizzata per i test invernali ma poi prematuramente scartata. Uno dei piloti favorevoli sin da subito al ritorno di questa variante è stato Marc Marquez, secondo cui “con questa gomma abbiamo meno movimento all’anteriore e maggior consistenza in gara: per il mio stile di guida penso sia la scelta migliore e mi aiuterà già al Mugello“. Verrà proposta l’ormai consueta tripla scelta, con mescole specifiche per l’asfalto fiorentino, sia in versione simmetrica che asimmetrica. Sono infatti asimmetriche le Medium anteriori e le Medium e le Hard posteriori, col lato destro più duro, mentre sono simmetriche le Soft posteriori e le Soft e Hard anteriori. 

In occasione di questo Gran Premio – ha detto Piero Taramasso, Manager di Michelin Motorsport Two-Wheel – proponiamo un tipo di pneumatico anteriore con una carcassa più rigida. Diversi piloti ci avevano richiesto di riprovare quest’evoluzione, dopo le prove pre-stagionali, al termine delle quali si era deciso di proseguire con la carcassa tradizionale. Abbiamo, allora, effettuato una prova comparativa a Jerez. Questa carcassa più rigida era già stata adottata per l’ultima corsa della passata stagione, a Valencia e nelle prove invernali e quindi i piloti la conoscevano già bene. Dopo quella sessione di test a Jerez, tutti i piloti e le squadre sono stati consultati dalla Dorna e la maggioranza ha scelto d’utilizzare questa nuova carcassa a partire dalla gara del Mugello e per la parte restante della stagione.”

Ovviamente a disposizione dei piloti anche le gomme Rain, che saranno in mescola morbida (con banda blu) e media (senza banda). Le gomme da bagnato non dovrebbero però essere necessarie: salvo un leggero temporale che potrebbe colpire il circuito verso le 18 di venerdì, le previsioni promettono un bel sole e temperature vicine ai 30°C soprattutto la domenica.

Ma a tenere  banco in questi giorni è stata soprattutto la situazione di Valentino Rossi, vittima di un incidente la scorsa settimana finché si allenava con la moto da cross. Dopo un primo esame di controllo eseguito lunedì in vista della partenza per la Toscana, adesso si attende il giudizio dei medici del circuito, che lo visiteranno oggi. In caso di giudizio positivo però il Dottore sa che potrà capire le proprie reali condizioni solo una volta salito sulla sua M1. Le condizioni di Valentino migliorano giorno dopo giorno, ma il problema più grande resta quello del dolore, e forse l’adrenalina del Gran Premio di casa potrebbe rivelarsi il miglior antidolorifico. Gli stimoli per il #46 sono anche quelli della rivalsa, per redimersi dall‘errore di due settimane fa a Le Mans e per dimenticare la sfortunata edizione 2016.

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Questo sarà poi il Gran Premio del ricordo di Nicky Hayden, e le prime parole a riecheggiare in vista di questa tappa sono quelle di Dani Pedrosa. “Questo fine settimana sarà molto commovente – ha detto il #26 – è difficile perdere un amico che per anni è stato tuo compagno di squadra. Ricordo ancora quanto impegno mise Nicky nel 2006 per vincere quel titolo, senza mai arrendersi – ha commentato l’alfiere Honda  – nel 2015, quando decisi di prendere una pausa per operarmi al braccio, fu tra i primi piloti a parlarmi per cercare di capire come stavo. Inoltre è stato lui a consigliarmi il dottore per l’operazione. Era una bella persona e sono triste e dispiaciuto per la sua famiglia.” Sabato è previsto, su TV8, uno speciale su Kentucky Kid poco dopo le 11 a.m.

Per quanto riguarda la trasmissione del Gran Premio, sarà finalmente anche in chiaro su TV8, ecco gli orari:

La programmazione di TV8
Sabato 3 giugno

11.15 Top Riders: Nicky Hayden
12.35 Moto3 qualifiche
14.10 MotoGP qualifiche
15.05 Moto2 qualifiche

Domenica 4 giugno

10.25 circuiti da leggenda
11.00 Moto3 Gara
12.20 Moto2 Gara
14.00 MotoGP gara
23.15 MotoGP (sintesi)

La programmazione di SKY SPORT MOTOGP

Venerdì 2 giugno
09:00 Moto 3  FP1
09:55 Moto GP  FP1
10:55 Moto 2 FP1
13:10 Moto 3 FP2
14:05 Moto GP FP2
15:05 Moto 2 FP2

Sabato 3 giugno 2017

09:00 Moto 3 FP3
09:55 Moto GP FP3
10:55 Moto 2 FP3
12:35 Moto 3 Qualifiche
13:30 Moto GP FP4
14:10 Moto GP Qualifiche
15:05 Moto 2 Qualifiche

Domenica 4 giugno

08:40 Warm Up Moto 3, Moto 2 e Moto GP
11:00 Moto 3 Gara (diretta)
12:20 Moto 2 Gara (diretta)
14:00 Moto GP  Gara (diretta)
16:15 Sintesi Moto 3
16:45 Sintesi Moto 2
17:15 Moto GP (replica gara)

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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.