Ci risiamo. Dopo un fine settimana di sosta, la MotoGP ritorna. Si sale verso nord, e dall’Argentina si arriva ad Austin, Texas. Dall’asado al barbeque, dal mate al whisky: il passo è breve. Il circuito del COTA è quasi il giardino di casa per Marquez, dove ha dominato senza indugi dal 2013. Riuscirà qui a domare la poco amichevole Honda 2017?
Marc’s land, così si potrebbe definire il circuito di Austin. Il solo Marc Marquez è riuscito a vincere da quando il Motomondiale fa tappa qui. Dal 2013, quando il GP delle Americhe fu istituito, nessun’altro è riuscito a salire sul gradino più alto del podio nella top class. 2013 che fu anche la stagione d’esordio per Marc in MotoGP. E allora è proprio da qui che può avere inizio la rincorsa di Marquez, partito davvero in sordina e con già 37 punti di distacco dalla vetta.
Più che un circuito amico è proprio il suo giardino di casa. Nessuno riesce a guidare al Cota come Marc, e non si tratta semplicemente di un circuito favorevole alle Honda. Il fatto che 4 anni fa sia stato un esordio assoluto per tutti su questo circuito può essere stato il fattore scatenante per dar vita a questo dominio, assieme ad un lay-out ricco di curve spigolose ed appuntite ( la 1, la 11, la 12 e le ultime 2). Il talento naturale e le capacità di adattarsi velocemente hanno esaltato Marquez in questo circuito.
Il Circuit of the Americas offre un layout molto variegato. Le ampie vie di fuga asfaltate trasmettono sicurezza ai piloti, perdonando alcuni errori di valutazione in frenata. La prima curva è un rampino in salita che offre due linee di percorrenza, data l’ampiezza della sede stradale in questo punto. Una più interna e spigolata ed una più esterna che strizza l’occhio a chi cerca la massima velocità di percorrenza. Arriva poi un insieme di curve, dalla 2 alla 9, che sono un’unica lunga “esse” da raccordare. Un susseguirsi di cambi di direzione dolci che via via si fanno aspri. Troviamo quindi un breve allungo che porta alla curva 11, un’altro tornantino, che immette nel lunghissimo rettilineo, quasi perpendicolare a quello dei box ed in leggera piega verso destra.
In questo rettilineo si riescono a raggiungere e superare senza problemi i 330 km/h, con le Ducati che potrebbero alzare l’asticella oltre i 340. Troviamo quindi 3 curve secche, le 12, 13 e 15, mentre la 14 è una lenta piega in accelerazione che le raccorda. Arriva allora una serie di curve che ricorda molta la famosa ‘curva 8’ di Istanbul. I piloti la affrontano come un’unica curva destrosa con più punti di corda, ed è forse quella che li fa divertire maggiormente. Troviamo quindi due curve a sinistra, la prima più aperta e la seconda più chiusa, che immettono nel rettilineo principale.
Entrambi i record sul giro appartengono, manco a dirlo, a Marquez. Il giro più veloce in assoluto lo segnò nel 2015, un 2’02”235, il record in gara risale al 2014, un 2’03’575. Lo scorso anno, all’esordio con le Michelin, i tempi si sono alzati, con una pole stampata da Marquez in 2’03”188 mentre in gara il best lap fu in 2’04”682.
Questo Gran Premio sarà la prova del 9 per Maverick Vinales, che dovrà dimostrare le proprie capacità nella tana del lupo. Per Valentino Rossi sarà invece una grande sfida: qui è salito una sola volta sul podio, chiudendo terzo nel 2015, e non riuscendo mai a ben figurare. Lo scorso anno qui partiva terzo e poteva vantare un gran passo, ma un problema tecnico alla frizione lo ha indotto all’errore causandone il ritiro al terzo giro. Ma i riflettori, tanto quanto su Marc, saranno puntati sulla Ducati. Dopo la disastrosa tappa Argentina, nella quale il doppio ritiro è stato solamente la punta dell’iceberg, la casa di Borgo Panigale è chiamata all’esame di recupero in un circuito amico, dove è andata a podio nelle ultime tre stagione. Per quanto riguarda le gomme,
Michelin porterà gomme posteriori asimmetriche. Le mescole nel lato sinistro e centrale sono simili a quelle usate in Qatar e la carcassa è quella delle altre gare di questa stagione, ovvero ha le specifiche 2017. Sarà forse utilizzata, nelle libere, una quarta scelta con specifiche di carcassa 2016.
Per quanto riguarda la diretta televisiva, sarà appannaggio di SKY Sport MotoGP, mentre sarà visibile in chiaro solo in differita su TV8. Ecco gli orari:
PROGRAMMAZIONE SKY SPORT MOTOGP
VENERDI 21 APRILE
16:00 FP1 Moto3
16:55 FP1 MotoGP
17:55 FP1 Moto2
20:10 FP2 Moto3
21:05 FP2 MotoGP
22:05 FP2 Moto2
SABATO 22 APRILE
16:00 FP3 Moto3
16:55 FP3 MotoGP
17:55 FP3 Moto2
19:35 Qualifiche Moto3
20:30 FP4 MotoGP
21:10 Qualifiche MotoGP (Q1 alle 21:10; Q2 all 21:35)
22:05 Qualifiche Moto2
DOMENICA 23 APRILE
15:40 warm up Moto3, Moto2 e MotoGP
18:00 Gara Moto3
19:20 Gara Moto2
21:00 Gara MotoGP
PROGRAMMAZIONE TV8 IN DIFFERITA
SABATO
DALLE 23:05 sintesi qualifiche Moto3, Moto2, MotoGP
DOMENICA
21:00 GARA MOTO3
22:20 GARA MOTO2
00.00 GARA MOTOGP
Ed ecco qui invece la classifica piloti momentanea.