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Il pilota spagnolo ha conquistato il GP di ST Petersburg, round inaugurale della stagione 2025 della Indycar.

Indycar GP ST Petersburg
© Penske Entertainment

Il campionato 2025 è iniziato dove era finito quello 2024: a trionfare è stato infatti il campione in carica Alex Palou, alla sua 13esima vittoria in Indycar. Lo spagnolo di Ganassi, partito ottavo, ha finalmente sfatato un tabù, che non l’aveva mai visto vincente sul circuito della Florida. E questa può essere una brutta notizia per i suoi avversari, perché se inizia a vincere anche sui circuiti che storicamente per lui sono sempre stati proibitivi, forse c’è già da mettersi l’anima in pace per il prosieguo della stagione.

La gara è stata caratterizzata da un’eccessiva usura delle gomme morbide, che le ha rese praticamente inutilizzabili: proprio per questo motivo, quando al primo giro c’è stato un contatto che ha messo fuori gioco Power, Siegel e Foster, i piloti che erano partiti con le Option sono rientrati subito a cambiarle per smarcare l’obbligo, a danno di chi invece aveva deciso di partire con le gomme dure e che ha dovuto scontare lo stint con le soft in regime di bandiera verde. Tra questi ultimi il poleman Scott McLaughlin, che dopo aver dominato la prima parte di gara ha dovuto fare due pit stop ravvicinati nella parte centrale, chiudendo solo quarto.

Ad approfittare del pit stop anticipato sono quindi stati Colton Herta, Josef Newgarden, Scott Dixon e Alex Palou: Herta, che era il primo dei piloti con quella strategia, nel corso del secondo pit stop ha avuto dei problemi al cambio gomme, e poi è addirittura dovuto rientrare ai box per un problema al rifornimento, che non gli aveva fatto imbarcare abbastanza carburante. Alla fine ha chiuso solo tredicesimo.

Indycar GP ST Petersburg
Photo by Travis Hinkle | IMS Photo

Dixon era riuscito a sopravanzare Newgarden grazie ad un overcut nel corso del secondo valzer di soste, approfittando anche di un problemino di Palou. Sembrava che la corsa stesse andando nella direzione del neozelandese, ma è stato il terzo rifornimento quello decisivo: Palou, rientrato dopo Dixon, ha superato il compagno di squadra grazie ad un overcut, e poi, grazie ad velocissimo outlap nonostante le gomme fredde, è riuscito a sopravanzare anche il pilota di Penske. Nel finale lo spagnolo si è difeso dal ritorno dei rivali, ma anche grazie ad una migliore gestione dei doppiaggi e del Push to Pass è riuscito a vincere con quasi tre secondi su Dixon, che ha sorpassato Newgarden nel corso dell’ultimo passaggio.

Alle spalle dei due piloti Ganassi e dei due piloti Penske hanno chiuso i due piloti Andretti, ossia Kirkwood e Ericsson. Completano la top 10 Rosenqvist, Lundgaard, VeeKay e Rossi. Come detto, sfortunato Herta, che ha chiuso solo tredicesimo; tra i big problemi anche per O’Ward, undicesimo, e Power, eliminato come detto nell’incidente al via. Infine, una nota di merito per Prema, che alla sua prima gara in Indycar ha concluso con entrambe le vetture al traguardo, e a pieni giri: Ilott ha terminato in P19, mentre Shwartzman gli è arrivato subito dietro in P20.

Palou inizia quindi alla grande la sua sesta stagione in Indycar, e si candida ancora una volta al ruolo di favorito della stagione, che riprenderà il prossimo 23 marzo sul circuito del Thermal Club. Lui, che ha già vinto tre campionati, quest’anno è chiamato a imporsi finalmente nella Indy 500, gara che non è ancora riuscito a vincere. Chissà che non sia questa la volta buona: dopotutto, ha già sfatato un grande tabù oggi!

Indycar GP ST Petesburg
© Indycar.com




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Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.