Com’era ampiamente pronosticabile, le caotiche e convulse qualifiche del Gran Premio del Brasile non sono state prive di conseguenze. Tenutesi solamente poche ora prima del via della gara per via del fortunale che si è abbattuto su San Paolo nel sabato pomeriggio e comunque andate in scena in condizioni di pista bagnata, le prove ufficiali del 21° appuntamento stagionale della Formula 1 hanno causato non pochi problemi a diversi tra i team protagonisti.
Le precarie condizioni di aderenza, infatti, hanno spedito contro le barriere ben più di un pilota. Franco Colapinto, Carlos Sainz, Lance Stroll, Fernando Alonso e Alexander Albon hanno tutti terminato le loro prove ufficiali ben prima del dovuto, costringendo le rispettive squadre a una disperata corsa contro il tempo nel tentativo di riparare i danni subiti dalle varie monoposto.
L’impresa, che per loro era parsa quasi disperata sin dall’inizio, non è riuscita ai meccanici Williams impegnati a ricostruire la disastrata monoposto di Alexander Albon. In un breve comunicato postato sui propri canali social, il team di Grove ha fatto sapere che il #23 non prenderà parte al Gran Premio del Brasile: troppo poco il tempo a disposizione per effettuare tutti i lavori di riparazione necessari per rimettere in sesto una vettura che era riuscita a farsi strada fino al Q3 delle qualifiche. Albon, che al momento dell’incidente stava lottando per un posto nelle primissime file dello schieramento, lascerà vuota la casella della 7ª posizione in griglia facendo guadagnare una posizione a tutti i piloti che lo seguono.
Se su quest’ultima si posizionerà invece regolarmente Franco Colapinto – con la Williams che ha appunto fatto sapere di riuscire a riparare la vettura dell’argentino – lo stesso non farà Carlos Sainz. Sulla monoposto del #55, che comunque sarà riparata in tempo per il via del Gran Premio del Brasile, si è per certi versi provato ad approfittare dell’occasione installando la 5ª unità termica della Power Unit, il 5° turbo, la 5ª MGU-H, la 5ª MGU-K, il 3° pacco batterie e la 3ª centralina della stagione oltre al 6° esemplare della trasmissione. A Maranello, in sostanza, hanno sfruttato lo sfortunato pretesto per installare una Power Unit e un cambio nuovi di pacca sulla Ferrari di Carlos Sainz: tutti elementi che potrebbero tornare non poco utili per tenere viva la speranza di centrare il Mondiale Costruttori.
Sommare le posizioni di penalità conseguenti a tutte queste sostituzioni – avvenute tra l’altro in evidente violazione del regime di Parco Chiuso – avrebbe tuttavia costretto Carlos Sainz a partire da Rio de Janeiro. Per questo, la Scuderia Ferrari ha ovviamente deciso di far scattare il #55 dalla Pit Lane di Interlagos. Una scelta che, in caso di piovoso bailamme al via, potrebbe persino risultare vantaggiosa e intelligente in termini di classifica.