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Bulega 2° in gara 1 in Portogallo: “Ordini di scuderia? Io penso a me”





Siamo abituati a pensare a Nicolò Bulega come a un rookie, a un principiante, visto il suo esordio proprio nel 2024 in Superbike. A oggi, non ci stupiamo più di vederlo lì davanti. Conquistatosi la quinta casella nella SuperPole race di oggi, il pilota emiliano classe 1999 ha terminato gara 1 a Estoril secondo, preceduto solamente da Toprak Razgatlioglu. Un’ottima prestazione per Bulega in questa seconda giornata della trasferta in Portogallo, la penultima della stagione, fondamentale per lui per guadagnare qualche punto su Toprak, primo nella classifica mondiale.

Una gara non male, specialmente perché è stata la mia prima sessione asciutta su questa pista in sella a una SBK. L’inizio di weekend è stato complicato per via di condizioni meteo non facili per un devuttante. Solitamente uso il venerdì per imparare il circuito e cambiare le gomme, oltre che per trovare il passo, ma qui non ho avuto possibilità, per cui sono arrivato al momento della gara senza sapere cosa aspettarmi. Poteva andare molto peggio, per cui sono contento. Ho lottato molto e ho fatto esperienza, specialmente nel confronto con Jonathan Rea, che tra l’altro mi ha spinto fuori in curva 2. In quel frangente ho cercato di stare calmo, come ho fatto in gara 2 a Aragon, provando a recuperare fino alla seconda posizione.

Il contatto con Rea, centauro Yamaha, ha condizionato per qualche giro la gara di Bulega, avendo perso qualche prezioso secondo nel ricongiungimento ai primissimi della corsa. Su questo, l’#11 Ducati Aruba ha dichiarato: “Non volevo chiudere il gas e nemmeno Rea, eravamo in una curva stretta, lui all’esterno e io ero un po’ svantaggiato in termini di traiettoria. È stata una battaglia dura, ma queste sono le competizioni. Volevo rimontare e alla fine sono soddisfatto del ritmo che ho tenuto.

©Ducati Media House

La rimonta di Bulega è stata aiutata, però, dalle cadute di Danilo Petrucci, Andrea Locatelli e, soprattutto, di Alvaro Bautista, suo compagno di squadra, dopo un testa a testa. “Ordini di scuderia? Alvaro può fare quello che vuole. Io penso solo a me stesso. In caso di battaglia ravvicinata, se ho la chance di superarlo, ci provo. Dice che essendo un rookie dovrei dare più del 100%? Lo sto già facendo. Cerco sempre di fare il meglio. Qui dopo quanto successo con Rea ero settimo o ottavo e ho dato tutto per salire. Forse non è abbastanza, ma è ciò che riesco a fare al momento.

Il campione del mondo SBK 2023 ha infatti chiuso il sabato portoghese con zero punti. “Ho visto che era caduto perché ero giusto alle sue spalle. In quella fase ero molto veloce, perché ero arrabbiato di essere dietro ed ero determinato a rimontare. Avevo appena passato Locatelli e credo di essere stato più veloce di lui. Lo stavo per prendere, finché non l’ho visto andare largo in curva 6: lui mi ha guardato e due curve dopo è finito in terra. Non so come sarebbe andata a finire se non fosse scivolato, dato che di solito è più competitivo di me nelle battute conclusive. Lui non è felice di starmi dietro e non lo sarei neppure io, se fosse il contrario.





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Sofia Fabbri

The author Sofia Fabbri