close
2 RuoteSu pistaSuperbike

Cremona Circuit e WorldSBK, il gran ballo della debuttante





Cala il sipario sulla prima messa in scena dello spettacolo WorldSBK andato in atto al Cremona Circuit. I dubbi, perplessità e criticità sollevati incessantemente riguardo all’adeguatezza dell’impianto italiano sono stati spazzati via da gare entusiasmanti ed un’atmosfera ricca di vera, viscerale passione per le due ruote, indispensabile più che mai in questo momento per il mondiale delle derivate di serie

© Barni Spark Racing

Sin dal primo annuncio della sua presenza all’interno del calendario WorldSBK 2024 il circuito di Cremona è stato percepito come qualcosa di anomalo e, fondamentalmente, sbagliato: una nota stonata, un brutto anatroccolo nel bel mezzo di maestosi cigni che rispondono al nome di Phillip Island, Assen, Misano, Donington; autodromi che da svariati decenni raccontano innumerevoli storie scritte dalle più grandi leggende del motorsport, in particolare delle due ruote.

Il circuito noto una volta come San Martino del Lago, salvo tappe di campionati nazionali, era conosciuto ai più come “quello dei track day, degli amatori veloci”; comprensibile, quindi, che la maggior parte degli addetti ai lavori abbia considerato rischioso, forse troppo audace se non addirittura folle, il grande salto verso il mondiale Superbike. Non lo è stato per la Cremona Circuit srl, società proprietaria che nel gennaio 2021 approvò un piano di rinnovamento complessivo del tracciato e strutture complementari dal costo di 4 milioni di euro per garantirsi l’accesso al tavolo delle trattative.

Il campionato WorldSBK, seppur sotto controllo di Dorna Sports, da tempo non naviga in buonissime acque: l’interesse verso le moto sportive ed il loro peso nel mercato motociclistico è vertiginosamente crollato, tanto da costringere case come Yamaha a continuare a produrre R6 ed R1 esclusivamente in configurazione da pista e non omologate per la circolazione stradale; i costi aumentano e quindi addio alle trasferte asiatiche (escludendo il round australiano di apertura), con le spese per entrare a far parte del calendario mondiale sempre più in rialzo. Al precedente citato (e metaforico) tavolo delle trattative, occupato da numerosi giocatori, Dorna ha puntato sul piatto ben 9 milioni di euro, causando una prevedibile reazione catastrofica: turno dopo turno, con dei sommessi fold, gli occupanti si sono ritirati abbandonando ogni possibile candidatura; a quel punto impaurita, e quasi rassegnata, alla schedulazione ridotta ancor di più all’osso del calendario 2024, la società capitanata da Carmelo Ezpeleta ha potuto tirare un sospiro di sollievo grazie al rilancio di Cremona Circuit srl, che ha accettato di stare al gioco seppur a condizioni insostenibili, considerando l’attuale panorama economico-finanziario globale, italiano, del motorsport e della Superbike.

La locandina ufficiale del WorldSBK Italian Round

Certamente migliorie da attuare sono presenti: il guasto del sistema di comunicazione interna del circuito e delle riprese che ha causato la bandiera rossa in Gara 1 è sicuramente un difetto di gioventù, ma altri fattori, evidenziati inizialmente dal solo punto di vista negativo, si sono rivelati caratteristiche che hanno reso il circuito di Cremona molto apprezzato: le tribune, la capienza generale e gli spazi ridotti del paddock sono stati visti da un lato come non all’altezza, ma dall’altro hanno contribuito ad alimentare la sensazione generale di festa e di coinvolgimento del pubblico, che nel corso del fine settimana ha accolto una grande varietà di appassionati ed appassionate. Gli spazi adibiti al parcheggio altro non erano che campi agricoli destinati all’accoglienza di auto, furgoni e camper piuttosto che trattori, imballatrici e mietitrebbie, ma ciò non differisce dalla situazione in cui ci si imbatte in appuntamenti più blasonati: le zone parcheggio del Mugello si ritrovano in condizioni identiche a quelle riscontrate nel weekend di Cremona, eppure il solo pensiero di rimuovere per questa ragione il circuito toscano dal mondiale MotoGP sarebbe un’eresia; lo stato delle cose si ripete a Donington, decantato tracciato dal suo avvincente layout ricco di saliscendi, per il quale non si discute tanto sull’ipotesi, bensì sulla quantità di fango presente negli stalli di sosta durante un normale fine settimana di competizioni.

Non è Cremona che deve ringraziare WorldSBK, ma l’esatto contrario: più di 13 milioni di euro di investimento complessivo tradotti in miglioramenti su miglioramenti eseguiti a tempo di record sono stati l’innegabile prova concreta di quanto Cremona desiderasse la Superbike per quello che è e che può dare a tifosi, addetti ai lavori e piloti; Alex Lowes se n’era già accorto il venerdì, mentre Danilo Petrucci, dopo aver assaporato l’indescrivibile carosello di emozioni delle tre vittorie ottenute, ha affermato con forte convinzione di voler ritrovare l’atmosfera appena vissuta in molti più appuntamenti del mondiale.

Danilo Petrucci riscrive la storia sull’asfalto di Cremona

Il weekend del ternano è stato un vero e proprio capolavoro: spinto dal calore dei tifosi nel fine settimana di casa del team Barni, “Petrux” ha conquistato la sua prima vittoria in Superbike al termine di Gara 1 e, come se non bastasse, è riuscito a ripetersi nella Superpole Race e in Gara 2, percorse al comando dal primo giro sino all’ultimo: con questa tripletta Danilo, da sempre nel cuore degli appassionati per il suo carattere sincero, umile, inarrestabile nei suoi sogni di vittoria, entra a far parte di un club riservatissimo, composto solamente da altri tre piloti campioni del mondo come Jonathan Rea, Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu, con la sola differenza di aver raggiunto questo traguardo sulla moto di un team non ufficiale. Inoltre, Petrucci è l’unico pilota nella storia a potersi fregiare del titolo di vincitore in WorldSBK, MotoGP, MotoAmerica e Dakar: una statistica da brividi e forse insuperabile per “Handyman”, ovvero il soprannome di tuttofare autoaffibiatosi che dopo il weekend di Cremona è ancora più legittimo e giustificato.

Bautista: grinta, tenacia, spettacolo

All’appello dei partecipanti del round italiano 2024 sono subito saltate all’occhio le assenze di due grandi nomi: Jonathan Rea, costretto a saltare una tappa per la prima volta dopo il 2011 a causa di una ferita profonda e la frattura del pollice rimediata a Magny Cours, e Toprak Razgatlioglu, dopo la spaventosa caduta in Francia che gli ha provocato uno pneumotorace i cui tempi di recupero potrebbero allungarsi e, potenzialmente, obbligarlo a rinunciare totalmente al resto della stagione.

In questo elenco poteva figurare anche Alvaro Bautista, che con quattro costole rotte ha scelto comunque di provare a salire in sella durante le FP1, al cui termine il campione del mondo è stato dichiarato “fit to race”. Bautista, in conclusione del fine settimana, ha dichiarato che sarebbe stato facile saltare l’appuntamento di Cremona per scendere in pista al 100% nel round di casa ad Aragon, ma nonostante il dolore ha caparbiamente accettato la sfida, salendo per ben due volte sul podio. Simone Battistella, suo manager, ha fatto notare come Alvaro, nonostante l’infortunio e alle porte dei quarant’anni, nei due giorni di gare abbia compiuto più di venti sorpassi in una pista inedita, stretta e tortuosa. Dall’incognita di poter far parte dei piloti in pista al giovedì fino all’essersi rimesso in lotta per il titolo alla domenica, con soli 82 punti che lo separano dalla vetta, il nativo di Talavera de la Reina ha regalato alle migliaia di tifosi una spettacolare prestazione da vero campione.

Le chances del titolo mondiale (senza pressione) per Nicolò Bulega

Con Razgatlioglu fuori dai giochi, gli sguardi si sono trasferiti su Nicolò Bulega: il #11, alla stagione d’esordio in Superbike, è arrivato a Cremona con un distacco di 55 punti dalla cima della classifica e la possibilità di conquistarla al termine del fine settimana; nonostante il layout della pista che poco lo ha convinto e che mai si è sposato con il suo stile di guida, Bulega, al pari del compagno di squadra, ha raccolto due arrivi a podio, apparendo sempre lucido e concentrato nel centrare il suo obiettivo: non quello roboante di issarsi al primo posto della classifica, ma di totalizzare il punteggio migliore senza incappare in forzature inutili; “i punti sono meglio di uno zero e di una caduta”, questo è stato il mantra di Nicolò, eseguito alla perfezione: con la mentalità da ape operaia il ducatista è ora a -13 da Razgatlioglu, con l’eventuale pressione data la posta in palio del titolo di campione del mondo che non lo turba affatto: “Al titolo non ci penso. Sono al primo anno, posso permettermi di sbagliare”. Senza exploit, ma in nome della costanza, per Bulega sembra essersi accesa la lotta per il titolo, sperando fortemente in un ritorno dell’asso turco per potersela giocare sino all’ultima gara.

Cremona Circuit, buonissima la prima

Aldilà dei risultati, l’esordio del Cremona Circuit nel mondiale Superbike dimostra quanto il mondo delle corse debba risintonizzarsi, tornando verso dimensioni a misura d’uomo: il mescolarsi di fan più o meno giovani che potevano divincolarsi nel paddock a contatto ravvicinato con piloti e meccanici, vivendo e condividendo le loro più profonde emozioni, ha reso il tutto straordinariamente vero e sentito. Un weekend come quello di Cremona ora è richiesto in coro a gran voce dai protagonisti del mondiale e dagli appassionati, in nome della semplicità e della sincerità che sono riuscite a toccare i sentimenti: inclusi quelli del sottoscritto, che ha vissuto il fine settimana da giornalista accreditato per Fuori Traiettoria e per la prima volta ha messo piede in una sala stampa.

Il circuito di Cremona, arrivato con la faccia da diverso ed inadeguato, ha vinto e convinto: farà il suo ritorno l’anno prossimo da elegante cigno accolto tra i suoi pari, come la nota piazzata al punto giusto nella composizione di una sinfonia perfettamente orchestrata.





Tags : 2024cremonacremona circuititalian roundSBK
Francesco Frati

The author Francesco Frati

Classe 1996, appassionato di due ruote e musica: il loro riassunto perfetto si concretizza nell' eccezionale sigla di Grand Prix. Su Fuori Traiettoria vi racconto il mondiale MotoGP e WorldSBK.