Impronosticabile. Non sarebbe sbagliato definire così l’esclusione di Lando Norris già nel corso della Q1 delle qualifiche del GP d’Azerbaijan di Formula 1. Alla vigilia del fine settimana di Baku, infatti, sarebbe stato assai difficile prevedere che il #4 della McLaren potesse essere costretto a scattare così indietro nella gara di domenica.
Norris, principale inseguitore di Max Verstappen nella corsa al titolo piloti, dovrà infatti accomodarsi sulla 17ª casella dello schieramento del 17° Gran Premio stagionale al termine di una sessione da dimenticare. Messo prematuramente fuori gioco da un mix fatto di bandiere gialle, vetture lente ed errori di guida, l’inglese della scuderia di Woking sarà chiamato a una rimonta disperata per cercare di recuperare ancora terreno nei confronti di un’olandese parso anche oggi tutt’altro che imbattibile.
Considerate infatti tanto le difficoltà in cui continua a versare il binomio formato dalla Red Bull e da Max Verstappen quanto la prima fila conquistata da Oscar Piastri, il rammarico di Norris per l’andamento avuto dal suo sabato aumenta a dismisura. Atterrati a Baku con la convinzione di dover inseguire sia Ferrari che Red Bull, gli uomini McLaren si sono invece ritrovati in grado di lottare per la pole position alla pari con le SF-24 e addirittura con maggiore velocità delle RB20. Norris avrebbe potuto approfittare dell’occasione per mettere ulteriore sale sulla coda di Verstappen, e invece sarà proprio quest’ultimo – seppure dopo una qualifica piuttosto infelice – ad avere una chance per invertire la tendenza delle ultime due gare e tornare ad ampliare il proprio margine sugli inseguitori in classifica.
“Sì, è stato quello il problema” – ha risposto Norris al termine delle qualifiche a chi gli domandava se ad avere decretato la sua esclusione già durante il Q1 fossero state solo le bandiere gialle esposte per via della Alpine di Esteban Ocon – “Il giro mi avrebbe permesso di accedere al Q2 abbastanza facilmente, ma ho incontrato una bandiera gialla e ho dovuto rallentare”. Ci si domanda quanti tra i suoi più smaliziati colleghi avrebbero agito esattamente come lui e quanti invece si sarebbero limitati a “pelare” il gas per un decimo di secondo salvo poi tornare a spingere al massimo, ma la risposta è diabolica e dunque lasceremo che ognuno dei lettori possa giungere alle proprie conclusioni.
“Non credo che sarà facile recuperare posizioni” – ha proseguito il #4 volgendo il proprio sguardo verso la gara di domani – “Seguire da vicino l’auto che ti precede è praticamente impossibile nella maggior parte del circuito, e superare è molto più complicato di quanto si pensi”. “Spero ovviamente di sbagliarmi e di avere molte opportunità di rimontare, ma non mi aspetto che possa essere davvero così” – ha spiegato ancora Norris – “Sono alle spalle di diverse auto molto scariche aerodinamicamente, quindi superarle rischierà di essere quasi impossibile”.
“Non ho grandi aspettative dato che partirò 17°, ma stanotte elaboreremo una buona strategia e cercheremo come sempre di fare del nostro meglio. Non so cosa succederà, quindi non possiamo fare altro che aspettare domani”, ha concluso Norris. Baku, dopotutto, anche in passato ha dimostrato di essere un tracciato adatto a clamorosi ribaltoni domenicali: che uno di questi possa rivelarsi favorevole all’inglese della McLaren?