Lando Norris ha conquistato la pole position del GP di Ungheria davanti al compagno di squadra Oscar Piastri e al leader del campionato Max Verstappen. I tre piloti si sono rivelati irraggiungibili per tutti gli altri: vediamo quindi dove hanno fatto la differenza grazie alle telemetrie delle qualifiche del GP di Ungheria di F1.
Dal primo grafico che mette a confronto i giri di Norris, Piastri, Verstappen e Sainz notiamo subito la netta superiorità delle McLaren e di Verstappen nelle curve più veloci. L’olandese in particolare si è dimostrato di un altro pianeta nelle curve più veloci: la 4, la 8 e la 11 dove è transitato rispettivamente 7 km/h, 5 km/h e 5 km/h più veloce del primo degli inseguitori. Le McLaren invece hanno dimostrato di avere una macchina in forma in tutti i tipi di curve: Norris e Piastri sono nelle posizioni di testa nelle curve veloci, in quelle lente di percorrenza, nei veloci cambi di direzione e nella chicane formata dalle curve 6 e 7. La monoposto di Woking paga però questa velocità in curva con la lentezza in rettilineo: Piastri e Norris sono stati infatti tra i piloti che hanno fatto segnare le velocità di punta più basse durante il loro giro veloce. Probabilmente per questo motivo Norris ha provato a sfruttare la scia di Verstappen per ben due volte nella Q3 iniziando il proprio giro veloce proprio mentre l’olandese concludeva il suo. Queste differenze si riflettono sui tempi fatti segnare nei vari settori: Verstappen infatti ha completato il primo settore in 27.461, 92 millesimi più veloce di Piastri e 145 più veloce di Norris. Il #1 ha guadagnato in uscita dalle curve e al termine dei rettilinei. L’olandese ha continuato a guadagnare anche in curva 4, ma una volta iniziata la sequenza di curve del secondo settore le McLaren sono diventate imprendibili per tutti: Norris ha infatti guadagnato 90 millesimi sul compagno di squadra, 142 millesimi su Verstappen e oltre tre decimi e mezzo su tutto il resto della griglia. La storia si è ripetuta nell’ultimo settore dove le due McLaren hanno allungato leggermente su Verstappen e aperto ulteriormente il gap rispetto al resto della griglia.
Inserendo nel confronto anche Mercedes notiamo come la monoposto di Stoccarda abbia un comportamento abbastanza simile a Ferrari: sia Sainz che Hamilton infatti hanno mostrato buone velocità in rettilineo, ma sono poi andate in difficoltà nelle curve del secondo e terzo settore. Dal grafico dell’acceleratore si vede anche come Sainz, sebbene sia il pilota che alza meno il piede per affrontare curva 11, sia anche l’unico a frenare: probabilmente il comportamento della vettura obbliga il pilota a toccare il freno per avere una maggiore rotazione della monoposto in questo tratto.
In basso la sequenza delle velocità minime di percorrenza durante la sessione e le velocità massime raggiunte durante il giro veloce.