Al termine del Gran Premio d’Austria 2024 di Formula 1, Max Verstappen ha parlato con i media di quanto accaduto con Lando Norris nelle concitate fasi del duello che ha visto contrapporsi proprio il #1 e il #4. L’olandese si è definito colpevole per quanto accaduto dentro e fuori dai cordoli del Red Bull Ring? Niente affatto…
“La mia amicizia con Max dipende da quello che dirà lui: se dovesse dire che non ha fatto nulla di sbagliato allora perderebbe molto del mio rispetto”. La sensazione è che Lando Norris, al quale appartengono le parole appena citate, farebbe bene a trovarsi un nuovo migliore amico all’interno del paddock. Con grande sorpresa di nessuno, infatti, quel filibustiere di Max Verstappen ha professato la propria innocenza di fronte alle telecamere e ai microfoni che gli domandavano spiegazioni circa il duello – e il contatto – che ha visto protagonisti proprio l’olandese e l’inglese della McLaren.
Accusato da Lando Norris di avere violato regole ben precise, di non avere combattuto in modo corretto e leale e di avergli rovinato totalmente la gara, il tre volte Campione del Mondo di Formula 1 ha sostanzialmente fatto spallucce, professandosi innocente e riconducendo tutto ciò che è accaduto nell’alveo di una normale dinamica di gara. “Sono andato a rivedere l’incidente” – ha esordito l’olandese – “E credo che la penalità di 10 secondi sia stata un po’ severa. Non credo che ci fosse qualcosa di aggressivo nel movimento che ho fatto”.
Verstappen, punito dai Commissari con una penalità di 10” rivelatasi sostanzialmente ininfluente nell’economia della sua gara, ha poi approfondito la questione, passando ad analizzare anche quanto successo nei precedenti tentativi di sorpasso portati da Lando Norris. “Non mi sono mosso in fase di frenata, perché mi muovevo sempre nel momento in cui ancora non stavo frenando” – ha spiegato l’olandese – “È ovvio che dall’esterno sembri il contrario, ma credo di sapere abbastanza bene come comportarmi in situazioni di questo tipo. Alcuni dei tentativi fatti sono stati un po’ delle ‘dive bomb’, dove non fai altro che mollare i freni andando all’interno e sperando che il tuo avversario ti eviti”.
“Non sempre questo accade per via di come guidi: qui, per esempio, credo che sia la conformazione di Curva 3 a far sì che situazioni del genere si verifichino spesso” – ha proseguito Verstappen – “Sono stato anche al suo posto, nel ruolo di chi deve buttarsi all’interno, e questa situazione si verifica per via della forma della curva. Tornando al momento del contatto, posso dire che non mi aspettavo la sua mossa. Ovviamente l’ho visto avvicinarsi, quindi ho deciso di proteggere l’interno, dopodiché frenando si sono toccate le nostre gomme ed entrambi ci siamo ritrovati con una foratura. Un qualcosa che, ovviamente, nessuno dei due si augurava di avere”.
“È questo quello che significa fare un ‘dive bomb’: ti butti all’interno da lontanissimo, cosa che ovviamente dall’esterno fa un certo effetto e che piace anche a me, ma bisogna mettere in conto che a volte funziona e a volte no” – è andato avanti Verstappen – “Oggi credo che le cose non siano andate bene, ma credo che per quanto riguarda il contatto siamo stati soltanto molto sfortunati”. “Parlerò con Norris, ma non ora, non è il momento giusto. Comunque, siamo piloti da corsa: andremo avanti”, ha infine concluso Max Verstappen, convinto più che mai della correttezza del proprio operato e deciso a non arretrare di un millimetro dalle sue posizioni. Neppure al di fuori dell’abitacolo della sua RB20.