close
4 RuoteFormula 1Su pista

Telemetria a confronto: Norris un fulmine nei primi due settori. Ferrari, che fatica nell’ultima curva





Si sono concluse con la pole position siglata da Lando Norris le qualifiche del Gran Premio di Spagna 2024 di Formula 1. L’inglese della McLaren, grazie al suo 1’11”383 messo a segno nel suo secondo tentativo cronometrato effettuato nel Q3, ha beffato per soli 20 millesimi la RB20 di Max Verstappen scavando invece un solco di oltre tre decimi nei confronti tanto della prima delle Mercedes quanto della prima delle Ferrari. Analizziamo insieme la telemetria delle qualifiche per capire dove effettivamente il #4 sia riuscito a fare la differenza sui suoi diretti avversari.

telemetria qualifiche spagna
© Ferrari Press Office

La nostra analisi, com’è giusto che sia, prende le mosse dai grandi protagonisti di queste qualifiche. Lando Norris e Max Verstappen, detta nella maniera più gergale possibile, hanno fatto uno sport diverso rispetto a tutti gli altri durante l’ultima e decisiva manche della sessione. Non sono io a dirlo quanto piuttosto il cronometro, che dimostra come tanto l’inglese della McLaren quanto l’olandese della Red Bull siano riusciti in un qualcosa che nessun altro è riuscito a replicare nel pomeriggio catalano.

telemetria qualifiche spagna
© F1-Tempo.com

Sbirciando tra i grafici del sempre ottimo F1-Tempo.com, si può notare come la scia gentilmente offerta da Sergio Perez a Max Verstappen sia valsa qualcosa in più rispetto a quella che, in modo involontario, Pierre Gasly ha offerto a Lando Norris. Il messicano – che a differenza di quanto fatto dal francese ha continuato a “tirare” il compagno di squadra fino all’approccio di Curva 1 – ha regalato a Verstappen 5 km/h di velocità di punta in più, consentendogli di arrivare alla prima svolta con 132 millesimi di margine nei confronti di Norris. Quest’ultimo, tuttavia, ha risposto prontamente nel cambio di direzione tra Curva 1 e Curva 2: il #4 lo ha affrontato infatti con 4 km/h di velocità in più rispetto a Verstappen, riuscendo a riportarsi ad appena 32 millesimi di ritardo dalla RB20 prima dell’ingresso della seconda curva.

Il distacco tra Norris e Verstappen nell’arco del giro | © F1-Tempo.com

Norris e Verstappen hanno avuto una percorrenza molto simile in Curva 3, mentre è tra Curva 4 e Curva 5 che l’inglese ha iniziato a costruire il proprio margine nei confronti dell’olandese. Così come accaduto poco prima, infatti, il #4 è riuscito a portare una maggiore velocità a centro curva, transitando in Curva 4 con 5 km/h di vantaggio sul #1 e in Curva 5 con addirittura 11 km/h di margine nei confronti dell’olandese, che ha visto il proprio distacco salire fino a 167 millesimi. La stessa situazione si è verificata anche tra Curva 7 e Curva 8: lì Norris è transitato infatti a 168 km/h, mentre Verstappen non è andato oltre i 164 km/h con il distacco che è così aumentato fino a toccare quota 215 millesimi. Nell’allungo che conduce fino a Curva 10 la RB20 si è fatta valere per via o del DRS o di una diversa gestione dell’ibrido, con l’olandese che è arrivato lanciatissimo a 312 km/h contro i “soli” 306 km/h toccati da Norris, ma proprio per via di questa maggiore velocità il #1 è stato costretto a rallentare maggiormente rispetto al #4, che è riuscito quindi a limitare i danni conservando 152 millesimi di margine.

telemetria qualifiche spagna
Uso di acceleratore e freno di Norris e Verstappen: in Curva 14 si nota la parzializzazione del #4 | © F1-Tempo.com

Con un solo settore su tre ancora da affrontare tutto sembrerebbe essere ampiamente sotto il controllo dell’inglese, ma il condizionale appena utilizzato dovrebbe farvi intuire che la situazione in realtà sia ben diversa. Tra Curva 11 e Curva 12 Verstappen ha portato infatti 9 km/h in più rispetto a Norris, che ha visto letteralmente dimezzato il proprio vantaggio quando all’appello mancavano solamente le ultime due pieghe del tracciato. Tutto si è deciso dunque in una manciata di metri e addirittura in una sola curva, l’ultima: in Curva 14 infatti Norris ha parzializzato leggermente l’acceleratore, con Verstappen che l’ha invece tenuto pigiato a fondo come se del domani non gliene fregasse poi chissà quanto, e la maggiore velocità accumulata dal #1 si è tradotta in un suo recupero in tutta la fase di accelerazione. Se a centro curva la percorrenza era pressoché sovrapponibile – entrambi hanno affrontato Curva 14 a 271 km/h -, ben diverso è stato il verdetto del tachimetro alla fine del giro: l’olandese, uscito chiaramente più veloce da Curva 14, ha chiuso infatti con ben 8 km/h in più rispetto all’inglese. Che, mai come in questo sabato pomeriggio, potrebbe dunque dover ringraziare i progettisti del Circuit de Catalunya per avere deciso di piazzare nel punto in cui è ora (e non 50 metri più avanti) la linea del traguardo.

telemetria qualifiche spagna
© F1-Tempo.com

Passiamo ora ad analizzare le telemetrie di Lando Norris e Charles Leclerc, 5° al termine delle qualifiche grazie al suo 1’11”731 e primo tra le Ferrari in griglia. Nonostante l’assenza di qualsiasi tipo di scia, è stato il monegasco il più veloce tra i due in fondo al rettilineo: il #16 ha avuto in quel momento 4 km/h in più rispetto a Norris, che è entrato infatti in Curva 1 accusando un gap di 87 millesimi nei confronti della Ferrari. L’ottima percorrenza avuta dalla McLaren tra Curva 1 e Curva 2 ha permesso al #4 di portarsi davanti al #16, che però in questa fase del giro stava pagando un ritardo – pari a soli 57 millesimi – che era inferiore a quello accusato da Max Verstappen nello stesso frangente. Norris è riuscito a fare una maggiore differenza in percorrenza di Curva 4, lì dove è transitato con 5 km/h in più rispetto a Leclerc, ma è Curva 5 che ha giocato un brutto scherzo al monegasco. Come dichiarato anche da Frederic Vasseur al termine della sessione, è stato proprio in quel momento che il #16 ha commesso un errore costatogli tempo preziosissimo: la Ferrari di Leclerc è transitata infatti in quel punto con ben 10 km/h di velocità in meno rispetto alla McLaren di Norris, con quest’ultimo che in quel momento si è ritrovato tra le mani un margine di 215 millesimi nei confronti del monegasco.

Il distacco tra Norris e Leclerc nell’arco del giro | © F1-Tempo.com

Leclerc ha faticato poi anche in Curva 9, dove a differenza dell’inglese è stato costretto a modulare il gas tanto in ingresso quanto in uscita, e pur essendo arrivando alla staccata di Curva 10 con 6 km/h di velocità in più rispetto a Norris il #16 ha visto il proprio gap dalla pole aumentare fino a 288 millesimi. Il ritardo si è mantenuto pressoché costante per quasi tutto il terzo settore, ma è poi in Curva 14 che il monegasco accumula ulteriore distacco: Leclerc, in un punto in cui Norris e Verstappen avevano tenuto la farfalla dell’acceleratore aperta rispettivamente al 90% e al 100%, è infatti costretto a tenerla spalancata solamente al 72%, con il gap che sale quindi inesorabilmente fino alla soglia dei 348 millesimi. Nota a margine: in quel tratto è andata addirittura peggio a Carlos Sainz, che non è riuscito ad andare oltre il 69% di utilizzo dell’acceleratore.

telemetria qualifiche spagna
Uso di acceleratore e freno di Norris e Leclerc: in Curva 14 si nota la parzializzazione | © F1-Tempo.com

La poco felice percorrenza di Curva 14 – ancor più di quanto non abbia fatto quella sbavatura commessa in Curva 5 – è costata infine a Charles Leclerc anche la posizione nei confronti delle Mercedes. Prendendo in esame la telemetria dei giri più veloci messi a segno dal monegasco e da Lewis Hamilton, 3° in griglia con appena 30 millesimi di margine nei confronti del #16, emerge come il pilota della Ferrari e quello della Mercedes fossero letteralmente appaiati da Curva 11 in avanti.

telemetria qualifiche spagna
© F1-Tempo.com

Se è vero che Leclerc ha fatto un errore in Curva 5, lì dove è transitato più lento di 5 km/h rispetto a Hamilton, è altrettanto vero che il #44 qualche intoppo lo ha incontrato in uscita di Curva 10, punto in cui è passato con 11 km/h di velocità in meno nei confronti del #16.

Il distacco tra Hamilton e Leclerc nell’arco del giro | © F1-Tempo.com

Hamilton e Leclerc hanno affrontato tutto il tratto che da Curva 11 conduce fino all’ingresso di Curva 14 con l’inglese staccato di una decina di millesimi dal monegasco, ma è proprio l’ultima piega ad avere fatto la differenza: Hamilton in entrata di curva riesce infatti a tenere aperta al 95% la farfalla dell’acceleratore, contro il 72% di Leclerc già nominato poco fa. Il #44 esce così con maggiore spinta, e i km/h di velocità in più che ha in quell’ultima parte del tracciato gli permettono di trasformare i 10 millesimi di svantaggio avuti prima di Curva 14 in 30 millesimi di vantaggio sulla linea del traguardo. La stessa tanto cara a Lando Norris. 

telemetria qualifiche spagna
Uso di acceleratore e freno di Hamilton e Leclerc: in Curva 14 si nota la parzializzazione | © F1-Tempo.com




Tags : analisi qualificheanalisi telemetriaf1f1 2024formula 1gp spagnaqualifiche gp spagnatelemetria qualifiche
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow