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WEC, Ferrari vince un’epica 24 Ore di Le Mans 2024 con la #50 di Fuoco/Molina/Nielsen. Terza la 499P #51 di Pier Guidi/Giovinazzi/Calado





Che la 24 Ore di Le Mans regali sempre gare emozionanti lo sapevamo, ma la 92a edizione è stata se vogliamo ancora più movimentata e ricca di colpi di scena di quella corsa nel 2023. Ad uscirne vincitore è lo stesso team che è entrato nella leggenda al Centenario: Ferrari AF Corse ha chiuso le 24 ore in 1a posizione con la #50 guidata da Antonio Fuoco/Miguel Molina/Nicklas Nielsen, capaci di battere – nonostante una serie di episodi a sfavore – la Toyota #7 di Kobayashi/Lopez/De Vries. La Scuderia di Maranello porta sul podio anche la #51, vincitrice lo scorso anno, con una bella prestazione di Pier Guidi/Giovinazzi/Calado.

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© Fabrizio Boldoni / Fuori Traiettoria

Gara completa, gara piena di colpi di scena, gara estremamente difficile, gara snervante, gara entusiasmante. La 24 Ore di Le Mans 2024, vinta dalla Hypercar Ferrari 499P #50, è stata tutto questo. Una delle endurance più incerte di sempre, con condizioni miste, con lunghi periodi di neutralizzazione e un paio di pesanti incidenti si è chiusa con il trionfo di Fuoco/Molina/Nielsen, capaci nel finale di gestire un problema tecnico alla portiera di destra rimasta aperta dopo il – teorico – penultimo pit-stop, costringendo ad un passaggio aggiuntivo in corsia box a 1 ora e 42 minuti dal termine per sistemare la situazione. Pit-stop che si è rivelato effettuato nel momento giusto, seppur per un nulla, con la scelta di mantenere le gomme WET per concludere un triplo stint con tale set (25’+50’+50′) effettuando solo rifornimento per avere l’autonomia necessaria per non doversi fermare a qualche tornata dal termine.

In seconda posizione una bella Toyota GR010 #7, in difficoltà in qualifica – con l’errore di Kobayashi che ha costretto a scattare dalla 23a posizione – ma molto in forma sul passo gara e attenta nella gestione delle strategie. La vittoria è finita definitivamente nelle mani della Ferrari #50 quando la rincorsa di Jose Maria Lopez si è interrotta con un testacoda alla chicane Dunlop nell’ultima ora di gara che è costata 14″ al pluricampione argentino.

A Le Mans chiude 3a la Ferrari #51, protagonista di una gara travagliata tutta alla rincorsa, ma che si è comunque conclusa a podio nonostante una grande difficoltà a trovare grip nello stint finale con Alessandro Pier Guidi al volante. Incredibile la difesa del piemontese nei confronti di uno scatenato Sebastièn Buemi, così come la gestione di un cliente difficile come Laurens Vanthoor su Porsche 963 #6 (con Estre/Lotterer), per la prima volta fuori dal podio in questo World Endurance Championship 2024 dominato sino ad oggi.

WEC, Ferrari sbanca Le Mans: vince la 499P #50, terza la #51
© Fabrizio Boldoni / Fuori Traiettoria

In Classe LMP2, al ritorno nel WEC solo per lo speciale appuntamento di Le Mans, ha visto trionfare la #22 di United Autosport guidata da Oliver Jarvis/Bijoi Garg/Nolan Siegel davanti al team vincitore del 2023 InterEuropol Competition, con la #34 di Smiechowski/Lomko/Novalak. Sull’ultimo gradino del podio la #28 di IDEC Sport, condotta da Paul Lafargue/Job Van Uitert/Reschad De Gerus.

© Fabrizio Boldoni / Fuori Traiettoria

La Classe LMGT3 è stata invece dominata dalla Porsche 911 GT3R #91 del Team Manthey EMA, con Yasser Shahin/Morris Schuring/Richard Lietz che hanno rilevato la testa della corsa – poi combattuta con la BMW #31 del WRT vincitrice nella 6 Ore di Imola – dalla BMW M4 GT3 #46 di Valentino Rossi/Maxime Martin/Ahmad Al Harthy, coinvolta in un incidente causato da una sbavatura del pilota dell’Oman poco dopo la mezzanotte, in condizioni di pista molto viscida.

Riassunto e risultati 24 Ore Le Mans 2024

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© Fabrizio Boldoni / Fuori Traiettoria

Partenza della 24 Ore di Le Mans che vede tutti schierarsi con gomme medie ad esclusione della Cadillac #3, Ferrari AF Corse #83 e Toyota #8 che scelgono le soft. Le condizioni meteo sono parecchio fresche: l’aria si presenta a 18,20°, mentre l’ asfalto solo a 19,30° nonostante qualche raggio di sole tra le nuvole. Bandiera verde, parte la 24 Ore di Le Mans con uno start regolare che vede la Ferrari #50 capace di andare in testa dopo metà giro con Nielsen alla guida, mentre contemporaneamente la #51 si porta seconda dopo 3 giri con Antonio Giovinazzi che passa la BMW #15 di Dries Vanthoor.

In Classe LMP2 la #14 di AO by TF con Louis Deletraz comanda davanti a Mathias Beche su Panis Racing #65, mentre in LMGT3 è la #70 Inception a scattare davanti alla Ford Mustang di Proton #77 guidata da Barker e alla Ferrari JMW #66, mantenendo la leadership.

Dopo la penalità rimediata nel corso delle qualifiche, per Ferrari arriva il momento dei primi pit-stop della Ore. La #50 di Nicklas Nielsen rientra per prima, portandosi dietro la gemella #51 di Giovinazzi e la #83 di Robert Kubica che scontano 10″ di penalità. La Porsche Penske #6 che era 3a, però, li segue e grazie ad una sosta di 2″ più rapida della Ferrari #50 riparte 1a con ancora Laurens Vanthoor al volante; ma non è finita qui! La 499P viene fatta ripartire faccia alla Cadillac #3 di Bourdais che sopraggiungeva in fast-lane: investigazione, 10″ di penalità.

Il primo piccolo colpo di scena arriva dopo 18′ alle S de la Foret, dove Marco Wittmann manda in testacoda la sua BMW M Hybrid V8 #15 danneggiandola ma riuscendo a ripartire dopo un breve periodo di bandiera gialla portandola ai box per riparazioni. La prima Slow Zone è invece causata dopo 48′ da Ben Keating, in testacoda con la LMP2 #23 di United Autosport alla chicane Dunlop; riesce a ripartire dopo l’aiuto dei commissari, ma nel contempo non va meglio alla Porsche 963 di Proton Competition che è costretta a fare compagnia alla BMW #15 di Wittmann in pit-lane, per riparazioni; dopo 20′ la vettura della compagine di Christian Ried torna in pista.

Laurens Vanthoor, alla guida della Porsche Penske #6, continua a condurre la 24 Ore di Le Mans poco prima dello scadere della prima ora di gara, quando Nicklas Nielsen spreme la sua Ferrari 499P per prendersi la testa della corsa!

Questa la classifica per Classi al termine della prima ora!

Dopo 1 ora e 37 minuti di gara, ecco le prime gocce di pioggia: la pista inizia ad inumidirsi, risultando viscida in modo irregolare e dunque molto complicata da gestire; in questo momento tutti sono ancora su gomme slick. La Ferrari #51, la Toyota #8 (2a), la Cadillac #3, la Porsche Penske #6 (partita dalla pole) e le due Alpine A424 decidono di rientrare per montare gomme da bagnato; restano fuori le Ferrari, che rientrano nei giri successivi assieme agli altri di testa mantenendo però le gomme da asciutto. I 4 team su WET saranno costretti poi a tornare ai box per rimettere gomme da asciutto.

Questa la classifica per Classi al termine della seconda ora!

Dopo 2 ore esatte di gara è Nicklas Nielsen su Ferrari #50 ad andare alla riscossa, battagliando con Robert Kubica per prendersi la 1a posizione ai danni della #83 del polacco. 10′ dopo, seconda Slow Zone per il botto di Thomas Flohr in approccio di curva 1, che ha dilaniato la Ferrari AF Corse Vista Jet #54.

Terza Slow Zone che non tarda ad arrivare, questa volta a causa di Robin Frijns che lancia la sua BMW #20 contro le barriere di gomme alla prima chicane Ford. Alle curve Porsche, nel terzo settore del circuito, alle ore 19:22 fa nuovamente capolino la pioggia, che inizia ad intensificarsi e a rendere totalmente bagnata la pista.

Questa la classifica per Classi al termine della quarta ora!

Dura solo 4 ore e 47 minuti la prima 24 Ore di Le Mans per la Alpine A424 #35, con Ferdinand Habsburg costretto ad abbandonare la LMDh della casa francese con un salto a causa della pericolosità della stessa a seguito dell’incendio al posteriore. Passano solo 20 minuti prima di assistere al ritiro anche della seconda Hypercar transalpina, mestamente ricoverata alle 21:51 all’interno del garage. In entrambi i casi si parla di un problema al propulsore Mecachrome.

In questa fase la pioggia ricomincia a cadere copiosa alle curve Porsche, e dunque sosta per i leader in Classe Hypercar. Pronte gomme WET sulla Ferrari #83, con Robert Kubica al volante. Nel frattempo, la McLaren #95 della United Autosports è finita nella ghiaia alla chicane Dunlop successivamente al lungo della LMP2 Oreca #23 – United Autosports ad Arnage.

Questa la classifica per Classi al termine della sesta ora!

Dopo 6 ore di gara, la 24 Ore di Le Mans 2024 è condotta dalla Ferrari #83 di AF Corse (Kubica/Shwartzman/Ye) con 49″ di vantaggio sulla Porsche Penske #5 di Makowiecki/Campbell/Christensen e 55″ sulla Toyota #8 di Hirakawa/Hartley/Lopez. In 4a posizione la Ferrari 499P #50 (Fuoco/Molina/Nielsen) e in 5a #51 (Pier Guidi/Giovinazzi/Calado). Tutte queste vetture si fermano dopo 6 ore e 35 per rimontare le gomme da asciutto.

Ma attenzione! Ecco uno degli episodi clou della 24 Ore di Le Mans 2024. Robert Kubica scarta improvvisamente verso la BMW di Dries Vanthoor, che finisce pesantemente contro il guardrail sull’Hunadieres. Pilota okay, ma macchina maltrattata e prima Safety Car della gara. Arriva la penalità per il polacco di AF Corse: 30″, gara compromessa. Nell’incidente sono stati divelti i guardrail, che necessitano di lunghe riparazioni che impiegheranno ben 1 ora e 28 minuti.

Praticamente in contemporanea arriva il ritiro della grande favorita per la vittoria in Classe LMGT3: la McLaren #70 del team britannico Inception Racing, partita in pole position dopo aver ottenuto l’invito a Le Mans da FIA/ACO, rientra ai box creando le basi per una delle grigliate più costose del mondo.

Questa la classifica per Classi a metà gara!

Alle 00:08 riparte dunque la corsa, con pista ancora bagnata e la Porsche di Makowiecki in testa su gomme slick; tipologia errata, dato che Kubica su Ferrari #83 passa agilmente la Porsche #5 e si prende 15″ di vantaggio dopo 1 giro, guidando ora la 24 Ore. Mako viene scavalcato anche dalla Toyota #8 di Hirakawa, su stessa strategia della AF Corse #83 che però avrà i 30″ di penalità da scontare al successivo pit-stop.

Colpo di scena anche in LMGT3, con la BMW M4 GT3 #46 di Valentino Rossi/Maxime Martin/Ahmad Al Harthy che chiude anzitempo la propria prima spedizione alla 24 Ore di Le Mans con un incidente causato proprio dal pilota dell’Oman. Alle 00:45 passa dalle gomme WET a slick, non sufficienti a generare grip dopo dopo il ponte Dunlop lasciando scivolare la BMW #46 del Team WRT contro le barriere. Dopo quello rimediato nella 6 Ore di Spa, si tratta del secondo ritiro nel Mondiale per la compagine in cui corre anche il Dottore che stava lottando per la 1a posizione di Classe. Porsche Manthey, dunque, passa in testa la #91 di PureRxcing e in 2a con EMA, separate da solamente un secondo e con un’ottima possibilità di allungare ulteriormente in Campionato.

Le condizioni meteo nella Sarthe non accennano a migliorare; densi nuvoloni carichi di pioggia attanagliano il circuito, spargendo caos con precipitazioni randomiche a destra e a manca. La pioggia diventa però più intensa alle ore successive alla mezzanotte, caratterizzate da uscite di pista e tanta cautela nella scelta degli pneumatici; il freddo e il vento rendono però le cose ancora più complicate alle 03:44, quando la quantità di acqua in pista diventa pericolosa per continuare a spingere. Entra la Safety Car, che guiderà il gruppo fino alle 08:10 del mattino.

Ufficiale, Romain Grosjean nuovo idraulico di fiducia.

Vi è dell’acqua in pista.

Dopo una notte fredda e piovosa passata interamente in regime di Safety Car, il cielo sopra Le Mans inizia ad aprirsi nelle prime ore del mattino. Cessa la pioggia, raggi di sole illuminano le tribune e i campeggi, la pista inizia ad asciugarsi. Condizioni ideali, per la Porsche #4, per piallarsi nelle barriere di gomme al termine della via di fuga della curva Indianapolis. Felipe Nasr, demolitore della 963 in arrivo dall’IMSA, sta bene e scende dall’auto, che invece è messa piuttosto male ed è costretta a chiudere la sua esperienza a Le Mans.

Ma, come è ovvio in una gara circense e cinematografica come la 92a edizione della 24 Ore di Le Mans, i colpi di scena non finiscono mai. Ecco che, pochi minuti dopo il botto di Nasr, nello stesso tratto di asfalto avviene un nuovo violentissimo incidente; questa volta è Daniel Mancinelli a farne le spese, dopo un violentissimo impatto con la sua Aston Martin #27 del team Heart of Racing contro la parte terminale delle barriere di sicurezza. Capovolta, la LMGT3 atterra sul tettuccio costringendo l’italiano ad uscire poco comodamente, ma assolutamente sulle sue gambe.

Questa la classifica per Classi a 3 ore dalla fine!

Dopo i dovuti soccorsi e la riparazione delle barriere, i 325.000 spettatori giunti a la Sarthe – e noi addetti ai lavori area media – hanno potuto godere di parecchio tempo di gara in regime di bandiera verde; le condizioni favorevoli sono proseguite fino alle 13.00 del pomeriggio, ossia a 3 ore dalla bandiera a scacchi sulla 92a edizione della 24 Ore di Le Mans, consentendo a Ferrari, Toyota, Porsche e Cadillac di inscenare alcune delle sfide più belle mai viste nel panorama Endurance. I video riportati sotto rendono bene l’idea delle manovre che questi pazzi sgravati talentuosi piloti hanno deciso di mettere in pratica nei boschi della campagna francese.

Ma tra le belle notizie ce n’è una spiacevole: la Ferrari #83 gestita da AF Corse torna ai box con l’anteriore fumante. Un problema di natura elettrica ha chiamato fuori dai giochi una super competitiva 499P “privata”, capace anche di andare in testa e allungare sugli avversari nel corso della prima parte della notte.

Anche in Classe LMGT3 lo spettacolo è di quelli di notevole rilevanza: la lotta per la vittoria di Classe è intensa, e vede coinvolte a due ore dal termine la Porsche #92 del Manthey EMA e la BMW #31 del Team WRT. Una sfida che si protrae nell’ultimissima parte di gara, con Richard Lietz e Augusto Farfus a contendersi la posizione.

A due ore dalla fine, il numero più importante dello spettacolo. Torna la pioggia, e lo fa in tratti diversi e in maniera intermittente; difficilissimo per tutti tenere le vetture in pista e decidere se optare per gomme da bagnato o continuare sulle slick. Le Ferrari #50 e #51, la Porsche #6 e le Toyota #7 e #8 si trovano nelle prime posizioni, e sono le Hypercar che renderanno il finale della 24 Ore di Le Mans 2024 eccezionale e imprevedibile.

In un momento cruciale nell’incrocio delle strategie che consentirebbero di vincere la 24 Ore di Le Mans, la Ferrari #50 effettua il suo pit-stop programmato alle 13:54, cambiando pilota tra Molina (out) e Nielsen (in) nonchè effettuando rifornimento e cambio di tutte e 4 le gomme, ora WET. Riparte il danese, ma la porta di destra rimane leggermente aperta e non salda. Alle 14:19, dunque, con molto anticipo rispetto al previsto, deve rientrare ai box per sistemare il problema e approfittarne per fare il pieno; il timing è al limite, ma si rivelerà perfetto: siamo esattamente a 100 minuti dalla bandiera a scacchi e, considerato che l’autonomia di una Hypercar è di 50′, si trova nella possibilità di fermarsi solamente un’altra volta a 50′ dal termine al posto delle due soste che gli avversari (Toyota #7 e Porsche #6) saranno costretti a fare. Una Safety Car, un imprevisto potrebbe far saltare tutto: lo spavento arriva, con la comunicazione dell’investigazione sulla procedura dell’ultimo pit-stop effettuato, risolta poi in nulla di fatto; arriva anche una reprimenda per un’infrazione al regolamento tecnico, probabilmente dovuta all’attivazione dell’ibrido all’anteriore a velocità inferiori ai 190 Km/h consentiti da regolamento.

L’ultimo stint è da fiato sospeso. Nielsen è costretto a gestire per essere sicuro di arrivare al traguardo senza doversi fermare un’altra volta, mentre Toyota #7 spinge forte con Jose Maria Lopez munito di più energia in virtù del pit-stop effettuato dopo la rossa di Maranello. La vittoria Ferrari a Le Mans si concretizza quando l’argentino commette una sbavatura alla chicane Dunlop spingendo in fase di doppiaggio, perdendo 14″ cruciali in quel frangente.

Dopo 24 Ore di gara Nicklas Nielsen porta la Ferrari 499P gestita da AF Corse sotto la bandiera a scacchi, per vincere a Le Mans assieme ai compagni Miguel Molina e Antonio Fuoco! Un successo back-to-back, dunque, quello di Ferrari; la #51, vincitrice nel 2023, è comunque sul podio in 3a posizione dopo una gara travagliata e risollevata svariate volte. Un peccato il ritiro della #83 “privata” di AF Corse, con un problema elettrico all’anteriore destro che l’ha chiamata fuori dai giochi dopo aver dimostrato un grande passo e una bella gestione della strategia.

Questa la classifica finale della 24 Ore di Le Mans 2024 (divisa per Classi)

Un’altra 24 Ore di Le Mans si è conclusa, ed è dunque ora di concentrarsi sulla 93a edizione del 2025. Ma prima ancora, si vola in Brasile per la 6 Ore di San Paolo!

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© Fabrizio Boldoni / Fuori Traiettoria




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Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.