Dorna e FIM hanno pubblicato il nuovo regolamento tecnico della MotoGP, in vigore dal 2027. Motori da 850cc, meno aerodinamica e complicazioni. L’obiettivo è rendere la Classe ancor più spettacolare ma allo stesso tempo più sicura e sostenibile.
Era nell’aria dall’anno scorso, ma ora è tutto vero. La MotoGP dal 2027 cambia, e non poco. Dorna e FIM hanno annunciato il nuovo regolamento tecnico, che prevede modifiche importanti sia a livello meccanico che a livello aerodinamico. Le moto resteranno dei prototipi ma saranno più piccole rispetto ad ora con una cilindrata ritoccata al ribasso, per limitare potenze e consumi, ma anche limitazioni aerodinamiche e agli accessori.
Nuova cilindrata: si scende a 850cc
La novità più importante riguarda il motore. Dal 2027 la cilindrata massima ammessa per la MotoGP sarà di 850cc. Questa voce era certa dalla primavera scorsa, il dubbio era sul come si sarebbe scesi. Purtroppo restano i vincoli attuali quindi di frazionamento, 4 cilindri per tutti, e di alesaggio, si scende da 81mm a 75mm di limite massimo per tutti. Con queste misure, FIM e Dorna puntano a ridurre le potenze del 15% passando dagli attuali oltre 300 cavalli a circa 260. Un livello di potenza comunque pari se non superiore alle prime MotoGP 1000 del 2012. Purtroppo questa scelta non darà a noi appassionati la possibilità di guardare, come a inizio millennio, le Case sfidarsi con frazionamenti arditi: niente V5, niente 3-in-linea. Si tratta del quarto cambiamento di cilindrata da quando la 500 è diventata MotoGP nel 2002: in principio fu 990, poi 800 dal 2007 e infine le attuali 1000 dal 2012.
A livello di motore resta confermato l’utilizzo di carburante di origine non fossile. Da quest’anno è obbligatorio l’utilizzo di benzine con almeno il 40% di origine non fossile, dal 2027 il carburante dovrà essere al 100% di origine non fossile. Scenderà invece la capacità dei serbatoi, il nuovo regolamento infatti prevede che potranno contenere al massimo da 20 litri di carburante invece degli attuali 22, e nelle Sprint i piloti avranno a disposizione 11 litri. Altra riduzione, riguarda il numero di motori disponibili per ogni pilota nel corso della stagione. Ogni pilota potrà utilizzare al massimo 6 motori per ogni stagione, che potranno diventare 7 se i GP saranno più di venti. Si tratta di un motore in meno rispetto al regolamento attuale. Confermate anche le concessioni, ma ne parliamo dopo.
Aerodinamica più semplice per ridare centralità al pilota
La riduzione della cilindrata, e quindi della potenza, va a braccetto con la possibilità di ridurre le superfici alari delle MotoGP. Con nuovo regolamento, dal 2027 le MotoGP saranno più strette con la larghezza della carenatura anteriore ridotta di 50 mm: si scende da 600 a 550 mm. Inoltre, ridotto di 50 millimetri lo sbalzo consentito all’ala anteriore rispetto al cupolino. Con carenature più strette e corte nella zona frontale, l’impronta aerodinamica sarà limitata nelle fasi di accelerazione e di frenata riportando i piloti al centro della giuda in questi frangenti. Altra novità aerodinamica, è che la zona del codino si ridurrà in altezza da 1250mm a 1150 mm e dovrà essere omologata come parte dell’Aero Body e i produttori potranno effettuare un aggiornamento per stagione. Attualmente l’aerodinamica del codino non è regolamentata.
Abbasatori? Addio! E dati GPS condivisi tra Case
Col nuovo regolamento valido dal 2027, nella quarta generazione di MotoGP saranno vietati tutti i dispositivi ride-height e holeshot. Ciò con l’obiettivo di controllare la performance e rendere questo sport più sicuro, specialmente in fase di partenza, rendendo anche in questo caso nuovamente importanti le capacità dei piloti. Inoltre per un equilibrio ancora maggiore, i dati GPS di tutti i piloti saranno a disposizione di tutti i team al termine di ogni sessione. Fornendo dati a tutti i piloti vi saranno migliori opportunità di fare passi avanti per i team e i piloti meno performanti e a un costo controllato, indipendentemente dal numero di piloti schierati.
Concessioni riviste per adattarsi alla nuova era della MotoGP
L’attuale sistema di concessioni, introdotto alla fine della stagione 2023, continuerà a restare in vigore ma con delle novità regolamentari a partire dal 2027, con tutte le Case che inizieranno la stagione nella fascia Rank B. Saranno poi rivalutate a stagione in corso, nell’estate 2027, e potranno salire o scendere di categoria per avere accesso a più o meno concessioni. Con questo sistema, la prestazione dei costruttori verrà presa in considerazione dal primo giorno, facendo sì che il livello sia più equilibrato possibile dal momento che prenderà il via questa nuova era.