Prima dell’inizio delle prove libere abbiamo avuto il piacere di parlare con Sacha Fenestraz, pilota della Nissan in Formula E. Abbiamo ripercorso il suo inizio di stagione altalenante dichiarandosi però fiducioso di poter ripartire proprio da questo weekend di Misano.
Come è stato tornare in giappone dopo che ci hai corso per vari anni e ora torni in un contesto completamente diverso e quale è stata la tua percezione sull’evento e sulla gara?
Sacha Fenestraz: L’evento è stato molto bello per noi, la gara di casa per la Nissan con molti fan giapponesi pronti a supportarci. La gara per me è stata un po’ difficile perché in qualifica purtroppo ho fatto un errore e siamo partiti ventesimi nonostante l’auto fosse da pole position come ha dimostrato Rowland. Quindi penso senza il mio errore potevamo fare un bel fine settimana.
FT: Che sensazioni hai su questo weekend di Misano?
SF: Sono molto felice di essere qua, ho corso a Misano nel 2018 nella Formula 3 Europea, ovviamente il circuito è differente da quello a cui ero abituato ma con la Formula E in generale tutto è diverso. Possiamo fare una bel weekend. La qualifica non sarà cosi pregiudicante come Tokyo ma al contrario dobbiamo lavorare sulla gestione dell’energia e vedremo una gara come Portland dove nessuno vorrà essere in prima posizione dal principio e quindi il passo sarà molto lento all’inizio. E poi dopo andremo più veloce per poter avere l’opportunità di superare.
Sei uno dei piloti piu giovani che hanno intrapreso a guidare in formula e e sei arrivato l’anno scorso. Dove pensi di essere nella curva dell’apprendimento e quali aspetti della guida devi migliorare?
SF: Devo migliorare in molti aspetti, sono solamente al secondo anno in Formula E e adesso si vede che Oliver [Rowland nda] sta facendo un lavoro impressionante e io invece sto facendo difficoltà e credo che l’esperienza mi manca rispetto a Oliver che è qui da sei anni. L’anno scorso riuscivo a qualificarmi bene come la pole a Monaco e a Cape Town ma poi dopo in gara ovviamente nell’esperienza dell’energy management sempre era un po’ più difficile per me. Quest’anno invece sta succedendo il contrario dove sto riuscendo a gestire molto meglio ma ho difficoltà in qualifica. Penso che adesso per me è fondamentale cercare di mettere assieme quello che ho imparato e performare come Oliver, ma fa tutto parte del processo di apprendimento.
È appropriato di Oliver, cosa pensi di poter imparare da lui o cosa hai gia imparato?
SF: Molte cose ma la cosa più importante è sicuramente il suo modo di analizzare la gara è un po’ diverso da come facevo io l’anno scorso quindi devo imparare il suo modo di gestire l’energia.
All’inizio della stagione avevi espresso di aver un problema con la licenza argentina, a che punto sei per risolverlo?
SF: Ho sempre avuto il sogno di correre con la licenza argentina. Il problema sorto riguardava la denominazione di campionato del mondo che non sapevo tenesse conto del passaporto e non la patente nel paese di provenienza. Adesso sto quindi risolvendo per avere il passaporto argentino.
FT: Cambieresti qualcosa di quello successo all’inizio della stagione?
SF: Le prime due gare in Messico e Diriyah abbiamo cercato un set up molto specifico ma sia io che Oliver non avevamo performance e quindi siamo tornati a ricercare il set up come durante l’anno scorso e siamo riusciti a migliorare.
FT: Ultima domanda: Nel calendario di Formula E non sono presenti ne gare in Francia ne in Argentina, siccome vivi in Italia ora percepisci questo weekend a Misano come la tua gara di casa?
SF: Si per me rappresenta un po’ la mia gara di casa in quanto verranno a vedermi alcuni miei amici miei dalla Puglia. Ovvio San Paolo è quella più vicina all’Argentina però adesso che mi sono trasferito qui è la cosa più vicina ad un home race.