Non solo opzioni di standard, Pirelli offrirà anche due opzioni speciali ai piloti di Moto2 e Moto3 per il GP delle Americhe, terzo evento stagionale. Al COTA di Austin i piloti Moto2 potranno contare anche sulla mescola SC3 anteriore mentre quelli di Moto3 sulla specifica di sviluppo C1096 posteriore.
Questo fine settimana in Texas (USA) andrà in scena il terzo GP stagionale del Motomondiale, seconda tappa dell’avventura di Pirelli come fornitore esclusivo per Moto2 e Moto3. Si gareggerà come di consueto al COTA di Austin, tracciato ormai iconico del Motorsport internazionale disegnato da Tilke che all’epoca attinse da storici tracciati europei: la sequenza Maggotts-Becketts-Chapel di Silverstone per la sezione compresa tra le curve 3 e 6, le curve dell’arena ad Hockenheim (dalla 12 alla 15), e la curva 8 di Istanbul (curve 16, 17 e 18). Dopo una tappa molto positiva in Portogallo, al termine della quale Barbier ha ribadito che “la filosofia costruttiva di Pirelli è quella di fare pneumatici che abbiano ottimi livelli di grip e che permettano ai piloti di andare veloci“, spiegando che usura e degrado sono due variabili che fanno parte del gioco e che i piloti le devono saper gestire, Pirelli approda ora su uno dei tracciati su cui ha meno dati.
Per questo motivo la Casa di pneumatici italiana ha deciso di affiancare alle opzioni presenti nell’allocazione standard prevista per quest’anno due ulteriori mescole, la SC3 anteriore per i piloti di Moto2 e la specifica C1096 per quelli di Moto3. Questa scelta è dettata soprattutto dalle caratteristiche del tracciato ma anche dalla recente riasfaltatura parziale, che ha interessato diverse sezioni.
L’allocazione standard prevista da Pirelli per la stagione 2024 prevede pneumatici slick in mescole SC1 e SC2 per entrambe le classi all’anteriore, 125/70 per Moto2 e 100/70 per Moto3. Al posteriore le due classi verranno differenziate per le mescole a disposizione: Pirelli DIablo Superbike SC0 e SC1 in misura 200/65 per Moto2; SC1 e SC2 in misura 120/70 per Moto3.
Per il GP delle Americhe i piloti della Moto2 avranno a disposizione 16 pneumatici anteriori slick, di cui n.6 SC1, n.6 SC2 e n.4 SC3, e 16 posteriori slick, di cui n.8 SC0 e n.8 SC1. Questo mentre i piloti della Moto3 avranno a disposizione 12 pneumatici anteriori slick, di cui n.6 SC1 e n.6 SC2, e 18 posteriori slick, di cui n.7 SC1 e n.7 SC2 e n.4 C1096 (definita come Hard).
Le sezioni che sono state riasfaltate sono la curva 2, la parte compresa tra la curva 9 e la 11, la curva 12 e la sezione compresa tra le curve 16 e 19. Quello delle riasfaltature parizali al COTA è un tema ricorrente ad ogni GP delle Americhe perché il circuito è stato realizzato su un terreno molto morbido, argilloso ad alta plasticità, che tende ad espandersi quando è umido e a contrarsi nei periodi di siccità portando ad avvallamenti che possono anche cambiare, per forma e dimensioni, di anno in anno.
Di seguito, il commento di Giorgio Barbier, direttore del reparto corse su due ruote di Pirelli:
“Il COTA è un circuito che conosciamo molto poco perché non ci abbiamo mai gareggiato con un campionato motociclistico di respiro internazionale, pertanto, i dati a nostra disposizione sono piuttosto scarsi. A questo si aggiunga il fatto che è stato parzialmente riasfalto di recente per livellare buche e dossi che ciclicamente si riformano per via del suolo su cui è edificato; quindi, i pneumatici saranno sicuramente chiamati ad affrontare una superficie non omogenea per quanto riguarda la tipologia di asfalto. Dalle informazioni che abbiamo, sappiamo essere un tracciato piuttosto aggressivo per i pneumatici, in particolare per gli anteriori. L’asfalto sconnesso in aggiunta alla configurazione con curve veloci alternate a curve più lente e a velocità di picco elevate può generare dei micro-scivolamenti dei pneumatici causandone un anomalo surriscaldamento che provoca degrado termico ed usure accentuate. Per questo motivo, all’allocazione standard per il 2024 abbiamo affiancato una soluzione aggiuntiva anteriore più resistente, la SC3, per la Moto2, che stando a quello che abbiamo visto nei primi due GP tende ad essere più aggressiva sugli anteriori, mentre per la Moto3 che carica maggiormente l’asse posteriore abbiamo aggiunto un’opzione posteriore in più, la specifica C1096, che avevamo già previsto in Qatar. Non va dimenticato che noi non utilizziamo prototipi ma pneumatici di gamma regolarmente commercializzati quindi la sfida è notevole. Dopo le sessioni del venerdì avremo sicuramente maggiori informazioni su cui basarci per valutare il comportamento di tutte le mescole in ottica gara.”