Max Verstappen chiude al comando le FP3 del GP del Giappone di F1, ultima sessione di libere prima delle qualifiche. Il campione del mondo olandese ha preceduto il compagno di squadra Sergio Perez e George Russell. Ferrari indietro nella simulazione di qualifica, ma sul passo gara si è dimostrata molto in forma, soprattutto con Leclerc.
Sessione con molta attività in pista, anche a causa dell’inutilità delle FP2 di ieri per la pioggia. I piloti si sono concentrati anche sul passo gara, dovendo recuperare il tempo perso ieri. Apparentemente, però, nulla cambia davanti, con Max Verstappen che guida il gruppo grazie ad un tempo di 1:29.563. Il #1 ha preceduto il compagno di squadra Sergio Perez, staccato di 0.269 secondi, mentre terzo è George Russell, con una Mercedes sembrata leggermente migliore quantomeno sul giro secco. Tesi confermata anche da quarto posto di Lewis Hamilton, che ha concluso le FP3 del GP del Giappone di F1 alle spalle del proprio compagno di team, a circa quattro decimi da Verstappen.
Dietro Hamilton c’è un altro campione del mondo, Fernando Alonso con la Aston Martin, che precede Lando Norris con McLaren e Carlos Sainz con Ferrari. La squadra di Maranello nel finale non ha effettuato un giro veloce, prendendo addirittura la bandiera a scacchi con Charles Leclerc, solo decimo, prima di poter effettuare un secondo giro veloce con le stesse gomme. Tra i due ferraristi chiudono Oscar Piastri con la seconda McLaren e un ottimo Yuki Tsunoda, che porta la VCARB in top 10 a 778 millesimi da Verstappen.
Fuori dai primi dieci si piazza Alex Albon con la Williams, seguito da Valtteri Bottas con la Stake, Daniel Ricciardo con la seconda VCARB, Esteban Ocon con l’Alpine, Zhou Guanyu con la seconda Stake, Nico Hulkenberg con la Haas, Pierre Gasly con la seconda Alpine, Lance Stroll con la seconda Aston Martin, Logan Sargeant con la seconda Williams e, infine, Kevin Magnussen con la Haas, a 1.8 secondi dal leader.
Per recuperare il tempo perso ieri, tutti i team si sono focalizzati sul passo gara. La Ferrari ha messo in mostra un ottimo ritmo con le gomme medie, soprattutto con Leclerc. Ovviamente non è conosciuta la differenza in termini di carichi di benzina con la Red Bull, ma il passo è incoraggiante. Buona anche la simulazione dell’Aston Martin con Alonso con le hard. Da ricordare, tuttavia, che Mercedes e McLaren hanno tenuto due set di gomme dure, al contrario degli altri, che ne hanno solo uno.