Marc Marquez incappa nel suo primo zero stagionale a Portimao dopo una collisione con Pecco Bagnaia a tre giri dal termine. L’otto volte campione del mondo afferma che episodi come questo fanno parte delle gare, anche se ritiene la manovra difensiva del #1 “troppo ottimista”
Alla notizia dello storico passaggio di Marc Marquez in Ducati con il team Gresini l’ex direttore sportivo del reparto corse Paolo Ciabatti aveva affermato che a Borgo Panigale sarebbero stati “pronti a gestire tutti i grattacapi”. È bastato solamente il secondo round del mondiale MotoGP a Portimao per mettere gli uomini in rosso alla prova, visto che a tre giri dalla fine Pecco Bagnaia e Marc Marquez si sono resi protagonisti di un incidente che ha siglato il primo zero in classifica per entrambi. Dopo il punto di vista di Pecco, Marc espone la sua versione ai microfoni di Sky Sport MotoGP: “Alla fine penso che sia stato un incidente di gara in cui due piloti sono finiti entrambi a terra: questo è l’aspetto peggiore sia per me che per Pecco, perché ce ne andiamo da Portimao con zero punti. La gara di oggi l’ho affrontata con molta calma e per attaccare ho aspettato l’ultima parte della corsa, momento in cui mi sentivo meglio: Bagnaia stava soffrendo con le gomme, mancavano tre giri e c’era la quinta posizione in gioco, se non lo avessi passato in quella curva lo avrei fatto al giro successivo, perché ero nettamente più veloce di lui; ho provato ad incrociare la traiettoria per fare il controsorpasso ma ci siamo toccati, ed io dall’esterno non ho potuto fare nulla per evitarlo.” Marc, dopo un controllo al centro medico, ha raggiunto il due volte campione del mondo in Race Direction, e ha smorzato le ipotesi su un clima caldo ed ostile con Pecco nel dopo gara: “L’atmosfera in Race Direction era tranquilla, io ai commissari ho detto: ‘questo è un incidente al limite, dovete decidere voi se questo episodio è lecito oppure no’. Alla fine hanno deciso di non penalizzare Pecco: episodi come questo fanno parte delle gare, possono succedere ed oggi è capitato a noi due.”
Fino all’ incidente la gara di Portimao del #1 e del campione di Cervera è stata caratterizzata da battaglie con alcuni contatti reciproci: Marquez afferma che Bagnaia, non essendo in lotta per il podio ed in una situazione di svantaggio, abbia un po’ azzardato provando a resistere alla manovra di sorpasso: “Un contatto al primo giro quando lotti per la testa della corsa fa parte delle gare, perché per vincere devi spingere al 100%; quest’anno sto usando molto di più la testa rispetto alle stagioni precedenti e per me lottare per un quinto o sesto posto non fa grande differenza, perché alla fine si guadagna solo un punto o due in più. Oggi in curva 5 Pecco è stato troppo ottimista perché mancavano ancora tre giri e lui sapeva che stava soffrendo con le gomme e con il ritmo. Però questo fa parte delle corse, ora io ed il team siamo già concentrati per Austin.” Guardando al weekend portoghese nel complesso l’otto volte campione del mondo può ritenersi appagato delle performance riscontrate in pista, nonostante il lavoro di adattamento alla GP23 sia ancora lungo e caratterizzato da minuziosi dettagli su cui riporre particolare attenzione: “Sono soddisfatto di essere stato veloce e competitivo per tutto il weekend: le tre cadute che ho fatto non sono successe perché ho spinto troppo, ma per il voler trovare gli automatismi che mi servono per guidare al meglio la GP23; anche stamattina nel warm-up sono caduto a bassa velocità in curva 3 perché mi è scivolato il piede dalla pedana, quindi devo ancora concentrarmi particolarmente su tutti questi piccoli aspetti.” In chiusura Marc dice la sua sullo stato attuale della MotoGP, ribadendo il problema della gestione delle pressioni delle gomme, evidenziando soprattutto che portarsi subito in testa al gruppo sia una tattica ormai quasi necessaria per vincere le gare. Marquez non crede però che le gare del motomondiale siano povere di spettacolo, controbattendo a chi parla di “NoiaGP” tessendo nuovamente le lodi della giovane stella Pedro Acosta: “È quello che io e tanti altri piloti diciamo da due o tre anni: chi parte e resta davanti ha un grandissimo vantaggio perché la gomma anteriore non si surriscalda e non sale di pressione, al contrario di quando si rimane dietro ad un altro pilota; quando non senti bene l’anteriore devi solo aspettare che le pressioni ritornino al valore giusto e poi provare a sorpassare. I sorpassi però non mancano, oggi si è visto Acosta che in staccata ha sopravanzato molti piloti: lui è velocissimo, guida d’istinto e il suo stile è molto bello da vedere da dietro.“