Si chiudono nel segno di Fernando Alonso le FP2 del GP d’Arabia Saudita 2024 di Formula 1, secondo appuntamento stagionale del Circus dopo l’esordio della scorsa settimana in Bahrain. Il #14 chiude davanti a George Russell e Max Verstappen, con le Ferrari in 4ª e 7ª piazza.
1’28”827. È questo il tempo con cui Fernando Alonso si è preso la prima posizione nel corso delle FP2 del Gran Premio d’Arabia Saudita di F1, andate in scena nella notte di Jeddah con qualche minuto di ritardo rispetto all’orario preventivato per via di un tombino (ancora!) fissato male all’interno della pit lane. Lo spagnolo della Aston Martin è riuscito a staccare per 230 millesimi George Russell e per poco più di 33 centesimi Max Verstappen, 3° al termine di una simulazione di qualifica in cui – come molti dei suoi colleghi – l’olandese non è riuscito a sfruttare al meglio il primo tentativo con il set di pneumatici Soft C4.
Alle spalle del #1 si è messo Charles Leclerc, che dalla vetta ha pagato 353 millesimi di ritardo, mentre Sergio Perez ha chiuso 6° le proprie FP2 grazie a un 1’29”300 che gli ha permesso di mettersi alle spalle Lance Stroll. Pur non essendo in perfette condizioni fisiche Carlos Sainz si è preso la 7ª posizione in 1’29”455, mentre Lewis Hamilton si è accontentato dell’8° posto in una sessione che l’ha visto faticare non poco e che soprattutto sembra essersi chiusa con un problema tecnico sulla sua Mercedes W15. Pierre Gasly, 9° a 701 millesimi dal crono di Alonso, regala una minima boccata d’ossigeno a un’Alpine parsa in Bahrain in enormi difficoltà, mentre a completare la top ten provvede Oscar Piastri con la prima delle McLaren.
Yuki Tsunoda è 11° in 1’29”666, mentre un non del tutto soddisfatto Lando Norris è costretto ad accontentarsi del 12° posto al termine delle FP2 del Gran Premio d’Arabia Saudita di F1. Il #4 ha lamentato un bottoming eccessivo per tutta la durata della sessione, e i 9 decimi di ritardo accumulati rispetto al tempo di Alonso inducono a pensare che in casa McLaren ci sia ancora molto lavoro da fare in vista delle qualifiche di domani. 13ª posizione per Guanyu Zhou, mentre Alexander Albon ha portato la prima della Williams al 14° posto davanti alla Alpine di Esteban Ocon, primo dei piloti ad accusare oltre un secondo di ritardo dalla vetta della classifica con il suo 1’29”901. 16ª piazza per Logan Sargeant, che ha corso un grosso rischio per via di un’incomprensione con Lewis Hamilton che sarà peraltro oggetto di attenzione da parte degli Stewards, mentre le due Haas di Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg questa volta non sono andate oltre la 17ª e 18ª posizione andando a precedere solamente Daniel Ricciardo – 29° in 1’30”088 – e Valtteri Bottas, fanalino di coda in queste FP2 del GP d’Arabia Saudita di Formula 1.
Per quanto riguarda invece il passo gara, che come sempre sarà poi analizzato in modo più specifico in un articolo dedicato, è Max Verstappen a fare ancora una volta la voce grossa. Il #1 è stato infatti l’unico in grado di girare con costanza tra l’1’33″7 e l’1’34″3, con Sergio Perez che a parità di mescola usata (la Medium C3) ma con più giri all’attivo ha accusato un ritardo medio di circa 5 decimi al giro nei confronti del velocissimo compagno di squadra. Molto interessante è stato anche lo stint di Leclerc, che utilizzando le più morbide Soft C5 non ha accusato un particolare degrado riuscendo a girare con apparente facilità sul passo dell’1’34″2 – 1’34″5 togliendosi anche lo sfizio di siglare un interessantissimo 1’33″8, mentre un po’ più attardati sono parsi Fernando Alonso e Carlos Sainz. Il #14 ha visto i propri tempi innalzarsi fino all’1’35” basso nel corso del proprio stint con mescola Medium C3, mentre Carlos Sainz – ancora non al meglio fisicamente per via del virus gastrointestinale che gli sta complicando la vita sin dal mercoledì – con le Pirelli gialle ha accusato in media un distacco di circa due decimi a giro nei confronti di Sergio Perez.