Il problema ai freni di cui ha sofferto la Ferrari di Charles Leclerc durante il GP del Bahrain non ha ancora un perché, ma ha colpito in maniera diversa anche Sainz
Il primo GP stagionale non ha esentato la Scuderia dai primi problemi di affidabilità, che nonostante siano stati poco dannosi in termini di risultato finale lasciano qualche grattacapo ai tecnici di Maranello.
Il problema patito da Leclerc è stato legato alla temperatura d’esercizio non corretta del freno anteriore sinistro, che in certi momenti della gara è arrivato ad essere addirittura 100 gradi più caldo del destro.
Questa disparità di temperaura ha portato Leclerc ad avere problemi per tutto il GP e a non poter mai contare su un punto di riferimento in staccata definito. Ad ogni giro i freni reagivano in modo diverso e questo problema ha impedito al #16 di poter estrarre la prestazione massima dalla propria vettura, che per la maggior parte è estraibile in frenata. Ecco dunque come per Ferrari un problema ai freni può aver rappresentato una limitazione per mantenere il proprio passo in alcune fasi del GP.
I tecnici di Maranello, alle analisi sulla vettura #16, hanno notato la presa d’aria crepata: questo sicuramente è collegato al problema evidenziato da Leclerc, ma non può essere stata l’unica causa. Il guasto pare non essere comunque imputabile ai componenti Brembo, piuttosto pare essere di natura termica.
Anche Carlos Sainz ha sofferto problemi ai freni, ma di diversa forma.
“Nel primo stint e poi all’inizio del secondo stint, quando eravamo nel traffico, avevamo molte vibrazioni ai freni e il pedale a un certo punto ha iniziato ad allungarsi”, ha detto il pilota spagnolo.
“Quindi è stato sempre un gioco di equilibri: decidere se andare al massimo e cercare di liberarmi dell’aria sporca e sorpassare gli altri o iniziare a risparmiare i freni, perché avrebbero potuto cedere?”
Il figlio d’arte ha poi proseguito: “Ho iniziato a risparmiare spostandomi un po’ sul rettilineo per raffreddare il lato che si stava surriscaldando e la vibrazione ha iniziato a migliorare e quindi ho potuto iniziare a fare delle mosse e ad avanzare”.
Allo spagnolo è stato poi chiesto se avesse potuto avere passo ulteriore ed ha confermato, “ma, come ho detto, la partenza non è stata delle migliori: i freni erano ancora limitati per un po’, poi una volta che tutto si è sistemato ho potuto fare il mio ritmo, fare i miei sorpassi e puntare al podio”.
Si spera che i problemi avuti in Bahrain siano frutto di una casualità, ma Jeddah è vicina e non c’è tempo per correre ai ripari.