È ancora una volta un tombino a stravolgere i piani della Formula 1 in generale e della Scuderia Ferrari in particolare. Dopo quanto successo nel corso delle ormai famigerate FP1 del GP di Las Vegas 2023, sono stati infatti nuovamente gli uomini di Maranello a subire le maggiori conseguenze del sollevamento di un tombino durante il Day 2 dei test del Bahrain di Formula 1.
Dalle parti della Scuderia Ferrari, con ogni probabilità, qualcuno deve essere tuttora convinto di trovarsi alle prese con un deja-vu estremamente realistico. Così come accaduto durante il weekend del Gran Premio di Las Vegas della scorsa stagione, infatti, anche nella sessione mattutina della seconda giornata dei test pre-stagionali 2024 della Formula 1 gli uomini del Cavallino Rampante se la sono dovuta vedere con la riparazione di un fondo dovuta all’impatto con un… tombino.
Se in Nevada era stato Carlos Sainz a centrare il coperchio metallico sollevatosi a causa del passaggio delle monoposto di F1, in quel di Sakhir è stato Charles Leclerc a colpire l’oggetto inanimato che ormai rappresenta il nemico pubblico numero uno a Maranello e dintorni. Il #16, che era peraltro alle prese con un long run su mescola C3 che stava fino a quel momento dando riscontri abbastanza positivi, è stato infatti costretto a rientrare nel proprio box dopo avere subito danni al fondo della propria SF-24 per via del passaggio sopra il coperchio metallico di un tombino staccatosi all’altezza di Curva 11.
Per Leclerc è stato un discreto peccato: oltre ad avere perso tempo (la sessione mattutina, terminata alle 11:00, era stata interrotta per circa 40’ da una bandiera rossa dovuta proprio al tombino), il #16 è stato infatti costretto a interrompere una simulazione di gara che lo vedeva viaggiare in modo costante sul passo dell’1’38”alto con gomme Medium usate e che stava dunque evidenziando come la SF-24 sia apparentemente migliorata sul fronte della gestione degli pneumatici. Leclerc, in grado comunque di completare 36 passaggi questa mattina, è stato peraltro anche il pilota più veloce di questa sessione mattutina mutilata grazie al suo 1’31”750 che gli ha permesso di staccare per 578 millesimi Oscar Piastri, 2° con la sua McLaren e con 35 giri all’attivo. Alle spalle del #81 si è messo Logan Sargeant, alla ricerca di un chilometraggio maggiore con la sua Williams FW46 dopo i problemi di affidabilità che l’hanno rallentata ieri, mentre Sergio Perez non è andato oltre la 4ª posizione con il suo 1’32”879.
La RB20 del messicano, dopo avere percorso 142 giri nella giornata di ieri con Max Verstappen al volante, è stata costretta a una sosta in garage piuttosto lunga per via di problemi di surriscaldamento dei freni. Il #11 è riuscito a percorrere appena 20 giri, 11 in meno di quelli messi assieme da Fernando Alonso – 5° in 1’33”053 – e addirittura 19 in meno rispetto a quelli totalizzati da Lewis Hamilton, 6° in 1’33”225. Alle spalle del #44 troviamo la Stake F1 Team di Guanyu Zhou, con il cinese che totalizza 38 passaggi chiudendo la mattinata del Day 2 dei test del Bahrain di F1 in 1’33”715, mentre Pierre Gasly e la sua Alpine completano 33 giri siglando un 1’33”804 come migliore prestazione. A completare la top ten mattutina provvedono infine Nico Hulkenberg – 9° in 1’37”509 con 31 passaggi percorsi – e Yuki Tsunoda: il giapponese, lontanissimo dalla vetta della classifica per via del suo 1’38”074, al volante di una VCARB 01 che soprattutto nelle prime fasi è stata inondata di vernice flow-viz è stato tuttavia il pilota più attivo in pista con i suoi 40 giri.