“Te reoteco”. Tradotto letteralmente dal dialetto aquilano, “ti ribalto”. È probabilmente questo che Silvio e Tito Totani, concittadini di chi scrive, hanno urlato a gran voce all’equipaggio olandese dell’Iveco Powerstar #607 nel corso della Stage 5 della Dakar 2024, quella che da Al-Hofuf ha condotto fino a Shubaytah.
Tutto è accaduto quando ormai in Arabia Saudita, tra le dune del vastissimo deserto dell’Empty Quarter, era calata la notte. Silvio e Tito Totani, iscritti alla 46ª edizione del celebre rally raid al volante della loro Nissan Patrol #271, erano alle prese con le sabbie del deserto quando si sono imbattuti nel camion dell’equipaggio formato da Richard De Groot, Jan Hulsebosch e Martijn Johannes Martinus Van Rooij.
Questi ultimi, cappottatisi dopo essere stati traditi da una duna forse anche per via dell’oscurità, erano in cerca di aiuto: non è impresa facile raddrizzare neppure un’auto della classe Ultimate, figuriamoci quanto sia complesso rimettere sulle proprio ruote un mastodonte del deserto come l’Iveco Powerstar. In soccorso dell’equipaggio #607 è dunque accorsa “Tanit”, il Patrol #271 affettuosamente chiamato dai fratelli Totani – che qualcuno di voi ricorderà anche per le prove di Suzuki Swift Sport e soprattutto Toyota Yaris GR – come una delle più importanti divinità fenicie e cartaginesi.
Silvio e Tito, che a L’Aquila rappresentano una sorta di istituzione e sulle cui precedenti partecipazioni alla Dakar si raccontano leggende che poi tanto leggende non sono (si narra di un setto nasale rotto a seguito di un atterraggio brusco e sistemato subito dopo con un rapido colpo di mano), non si sono fatti pregare: cavo alla mano, hanno collegato “Tanit” all’immenso Powerstar e hanno tirato a tutta forza. Il risultato della loro manovra? Beh, potete vederlo con i vostri occhi nel video che trovate qui sotto. Scansete le creature.