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Era la tappa più attesa e temuta dell’intera Dakar 2024 e, con la carovana della gara che è più o meno giunta a metà del suo percorso, possiamo dire che la 48H Crono non ha tradito le aspettative. In una sezione cronometrata accorciata di una manciata di km per via di problematiche legate al consumo di carburante e in assenza di una classifica ufficiale (che verrà stilata solamente al termine della Stage 6B in programma domani), a sorridere nella Stage 6A sono stati Carlos Sainz e Adrien Van Beveren.

dakar stage 6a
© Flavien Duhamel / Red Bull Content Pool

Auto

Giocare di strategia, per Carlos Sainz, ha pagato. È infatti sicuramente lo spagnolo dell’Audi, che nella Stage 5 ha volutamente chiuso lontano dai primi per non dover fare da apripista quest’oggi, ad avere il sorriso più largo al termine della prima parte della temutissima 48H Crono, la Speciale lunga due giorni che rappresenta la grande novità di questa edizione della Dakar. Il #204, che come molti altri suoi colleghi non è andato oltre il quarto bivacco dei sei disseminati lungo il percorso della Stage 6A, pur in assenza di una vera classifica ufficiale è consapevole di essere finora in possesso del miglior tempo. In una tappa la cui sezione cronometrata complessiva è stata accorciata, passando dai 579 km inizialmente previsti agli effettivi 547, Carlos Sainz ha impiegato 5H 22’00” per raggiungere il bivacco D, l’ultimo al quale sono transitati tutti gli uomini di classifica. Alle sue spalle è stato Mattias Ekström a siglare la miglior prestazione accusando 4’31” di ritardo dal crono dello spagnolo, mentre Sebastien Loeb – che ha candidamente ammesso di essersi fatto penalizzare di proposito nella Stage 5 per essere sicuro di partire indietro oggi – occupa momentaneamente il 3° posto staccato di 5’19” dal crono di Sainz. In 4ª piazza provvisoria troviamo Lucas Moraes, che dalla vetta della classifica paga 19’15”, mentre non ha finora pagato la coraggiosa scelta di Nasser Al-Attiyah: il qatariota, che ha deciso di vincere nella Stage 5 pur consapevole di dover svolgere il difficile compito del battistrada in una Speciale in cui è stato anche costretto a fare a meno delle tracce dei motociclisti, è infatti transitato al bivacco D in 5ª posizione e con 24’09” di ritardo rispetto al crono di Sainz. Al-Attiyah, inoltre, assieme a Mattias Ekström e Guerlain Chicherit – 6° provvisorio a 26’23” di distacco dallo spagnolo – è uno dei tre piloti che sono riusciti ad arrivare fino al bivacco E, il quinto dei sei disposti dagli organizzatori della Dakar 2024. Il 7° posto è momentaneamente tra le giovani mani di Seth Quintero, mentre la top ten di giornata è completata dal trio composto da Martin Prokop, Guillaume de Mevius e Giniel De Villiers. Giornata da dimenticare infine per due dei grandi protagonisti di questa edizione della Dakar, ovvero Yazeed Al Rajhi e Stephane Peterhansel. Il saudita, che fino a questa mattina occupava addirittura la prima posizione nella classifica generale, è stato costretto a ritirarsi dopo un incidente occorsogli nelle fasi iniziali della tappa e in grado di danneggiare molto pesantemente la sua Hilux, mentre il francese ha patito una foratura prima e un guasto al sistema idraulico poi. Quest’ultimo problema tecnico non solo ha impedito a “Mr. Dakar” di sostituire in fretta la gomma, ma lo ha anche costretto a guidare senza servosterzo nel bel mezzo del deserto. Il veterano francese ha quindi potuto dire addio alle proprie speranze di vittoria, dato che non è riuscito ad andare oltre il bivacco C dove è peraltro arrivato con oltre due ore di ritardo rispetto a Sainz.

Lo spagnolo, grazie agli stravolgimenti della Stage 6A, è ora il nuovo leader della classifica assoluta. Stando ai riferimenti cronometrici registrati al bivacco D, “El Matador” ha ora un margine di 15’58” sul compagno di squadra Mattias Ekström, di 21’41” su Nasser Al-Attiyah e di 36’51” su Sebastien Loeb, che forse avrebbe potuto fare a meno di aggiungere quei 15’ di penalità volutamente cercati a un tempo non eccezionale nella Stage 5.

Moto

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© A.S.O.

Rispetto ai protagonisti delle quattro ruote, un po’ più di strada sono riusciti a percorrerla quest’oggi quegli scavezzacolli delle due ruote. In dieci sono infatti giunti fino al quinto dei sei bivacchi previsti, quell’F dove solamente Al-Attiyah, Ekström e Chicherit sono stati in grado di arrivare, e tra questi dieci il più felice è stato sicuramente Adrien Van Beveren. Il francese della Honda ha impiegato 6H 30’39” per percorrere i 513 km cronometrati che dividevano la partenza dal bivacco F, risultando così più veloce di 1’21” nei confronti di Ricky Brabec e di 1’49” rispetto a Toby Price, nuovamente in top three. 4ª posizione provvisoria per Daniel Sanders, che è arrivato al quinto bivacco davanti a Luciano Benavides (colpito da sindrome compartimentale durante la Stage) e Ross Branch, mentre Kevin Benavides non è andato oltre la 7ª piazza accusando un ritardo di 12’19” dalla vetta della classifica. 8° ha chiuso lo slovacco Stefan Svitko, con Jose Ignacio Cornejo Florimo a occupare invece la 9ª posizione a quasi 15’ di distacco da Van Beveren e con uno stoico Joan Barreda che ha invece completato la top ten: lo spagnolo, infortunatosi nel corso della Stage 5, ha stretto i denti e con coraggio è riuscito ad arrivare fino al bivacco F, seppure accumulando un ritardo di 21’50” dalla vetta della classifica. Disastrosa è stata infine la giornata di due uomini di classifica di questa prima settimana di gara, Pablo Quintanilla e Romain Dumontier: i due hanno infatti accusato distacchi superiori a un’ora dopo essere rimasti a secco di carburante in una Speciale rivelatasi davvero implacabile e difficilissima.

Nella classifica generale ora è Ricky Brabec a dettare il passo. Lo statunitense al momento precede di 2’48” Ross Branch e di circa 6’30” Jose Ignacio Cornejo Florimo, 3° davanti ad Adrien Van Beveren. Toby Price sopravanza Kevin Benavides andando così a conquistare la 5ª posizione seppure a oltre 28’ di ritardo dalla vetta, mentre Daniel Sanders, Luciano Benavides, Stefan Svitko e Joan Barreda occupano dalla 7ª alla 10ª posizione.





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow