Alzi la mano chi, conoscendo il carattere e lo stile di guida di Jorge Martin, si sarebbe aspettato una condotta di gara diversa da quella che lo spagnolo ha adottato nel corso della Sprint Race del GP di Valencia. Scattato benissimo dalla seconda fila dello schieramento, il #89 si è ritrovato nel bel mezzo di un’aspra bagarre durante quella che avrebbe potuto essere la gara decisiva per le sorti dell’intero Mondiale 2023.
In lotta con Marc Marquez, Brad Binder e Maverick Vinales, lo spagnolo del team Prima Pramac Racing non ha vacillato neppure per un istante: sostanzialmente costretto dalla classifica ad arrivare il più avanti possibile, il #89 ha prima sgomitato per liberarsi di Bagnaia, Marquez e Vinales, dopodiché ha approfittato di un errore marchiano di Brad Binder per agguantare la prima posizione e involarsi così verso la 9ª affermazione stagionale nella gara breve.
Grazie al successo centrato nella Sprint Race, Jorge Martin è ora distante 14 punti da Pecco Bagnaia: il #1 vanta ancora un vantaggio cospicuo, ma è chiaro che le speranze del #89 abbiano ritrovato vigore dopo un sabato mattina piuttosto complicato. “È stata una gara fantastica” – ha dichiarato lo spagnolo al termine della gara breve ai microfoni di Sky Sport MotoGP – “Ho fatto una bella partenza, ma dato che nel gruppo nessuno ha nulla da perdere guidano tutti con il coltello tra i denti. A quel punto ho fatto la stessa cosa anche io. Non mi sono trovato benissimo con la gomma media all’anteriore e ho rischiato di cadere in tutte le curve a sinistra, però mi sono detto: ‘O vinciamo o la lancio in tribuna’. Per fortuna è andata bene, anche se nelle fasi finali ho dovuto spingere moltissimo per mantenere il vantaggio su Binder e non è stato affatto semplice. In gara, con altre gomme, spero di andare ancora meglio”, ha detto Martin ai microfoni di Sky Sport MotoGP.
“Ho provato subito a superare Bagnaia, ma lui ha incrociato per riprendere la posizione. Per mia fortuna si è messo in mezzo anche Binder, quindi mi sono preso un rischio per andare dentro” – ha proseguito il #89, spiegando le concitate fasi iniziali – “Pensavo che sarebbe riuscito a superarmi di nuovo, ma sono rimasto davanti e da lì ho cominciato a spingere per riprendere Brad e Vinales, che avevano un buon ritmo. Il primo giro è stato sicuramente importante”. “Venerdì mi sono trovato abbastanza a mio agio con la media, ma sabato ho lavorato solo con la soft” – ha spiegato affrontando il tema gomme, sempre pronto a tenere banco in questi ultimi appuntamenti stagionali della MotoGP – “Avevo già pensato di fare la Sprint con quella, perché nei primi 6-7 giri ero convinto potesse dare qualcosa in più. Alla fine sono andato un po’ in crisi, ma il più a quel punto era fatto: avevo superato i miei rivali ed ero riuscito a mettermi in testa”.
“È stato necessario tirare fuori gli attributi e sono contento di essere riuscito a farlo. In gara sarà dura, perché le possibilità di vincere il Mondiale restano comunque poche. Vedremo: anche se non dovessi riuscire a conquistare il Titolo sarò comunque molto contento per quello che siamo riusciti a fare”, ha aggiunto Martin, raggiante in volto e… scuro solamente sulla tuta. “Guarda qui” – ha concluso infine il #89 – “Sulla tuta c’è la firma di Marquez. In gara rimetterò questa, perché sono sicuro che porterà fortuna!”.