A volte una buona scia nel Q3 di Monza può farti guadagnare quei centesimi di secondo preziosi che ti portano in pole, altre volte la ricerca ossessionata della scia può farti perdere l’intera sessione. Per questo motivo nel Q3 di Monza in cui Carlos Sainz ha ottenuto la pole si sono visti diversi approcci durante il tentativo finale.
Monza, grazie ai suoi lunghi rettilinei, è uno dei circuiti dove stare in scia ad una vettura può garantire un vantaggio sul tempo cronometrato in qualifica. Stando alla giusta distanza infatti il tempo perso in curva per via del minor carico generato dalla vettura in “aria sporca” viene più che compensato dal tempo guadagnato sui rettilinei grazie al minor drag. Ma qual è la giusta distanza? Beh, dipende. Dipende ovviamente dal circuito, ma a parità di circuito dipende anche dalle caratteristiche della vettura. Con alcune macchine conta di più che con altre e ciò ha portato a volte a qualifiche molto caotiche perché nessuno voleva essere il primo a far segnare il tempo. Ne sa qualcosa la F3 o la stessa F1 nel 2019. Tornando al presente, ecco come i sei team arrivati in Q3 hanno gestito la sessione nel tentativo di sfruttare la scia a Monza.
Nel primo tentativo tre piloti hanno deciso di non sfruttare nessuna scia: Verstappen, Leclerc e Russell. Sainz e Hamilton invece si sono lanciati stando tra i 6 e i 7 secondi dalla macchina che li precedeva: un distacco ampio, ma che porta minimi benefici sul dritto senza inficiare la prestazione in curva. Tutti gli altri hanno deciso di iniziare il loro giro con meno di 4 secondi di distacco dalla vettura davanti con Lando Norris, consapevole delle grandi difficoltà della McLaren in rettilineo, addirittura a 2.3 secondi dalla monoposto di Perez.
Pilota | Data inizio giro | Distacco [s] |
VER | 2023-09-02 14:51:11.482 | / |
PER | 2023-09-02 14:51:14.583 | 3.101 |
NOR | 2023-09-02 14:51:16.931 | 2.348 |
ALO | 2023-09-02 14:51:20.570 | 3.639 |
LEC | 2023-09-02 14:51:31.770 | 11.200 |
SAI | 2023-09-02 14:51:37.980 | 6.210 |
PIA | 2023-09-02 14:51:41.666 | 3.686 |
ALB | 2023-09-02 14:51:45.348 | 3.682 |
RUS | 2023-09-02 14:51:56.668 | 11.320 |
HAM | 2023-09-02 14:52:03.703 | 7.035 |
Nei due grafici sottostanti possiamo notare le bassissime velocità massime delle McLaren alla SpeedTrap nelle FP3 e il balzo compiuto da Lando Norris (metà classifica tra le velocità massime) grazie alla scia nella sessione di qualifica.
Nel secondo tentativo anche Alonso e Perez, oltre ai piloti precedentemente citati, hanno effettuato il giro senza scia ma con risultati diversi. Il messicano, forte dell’efficienza sul dritto della sua Red Bull, ha perso poco in rettilineo ed è riuscito a migliorarsi di quasi tre decimi: 1:20.688 contro il precedente 1:20.921. Il messicano, perdendo solo 1-2 km/h sul dritto rispetto al giro precedente, è riuscito a guadagnare molto alla Seconda Variante e alle due Lesmo. L’Aston Martin di Alonso invece ha perso ben 5 km/h di velocità massima senza la scia e il tempo guadagnato in curva non è riuscito a compensare questa grave carenza: 1:21.417 il primo giro, 1:21.569 il secondo. Aston Martin è una delle monoposto con più drag in griglia insieme alla McLaren e, visto questo risultato, non devono sorprendere i tentativi disperati di Norris di guadagnare qualche km/h in più stando estremamente vicino alla monoposto davanti. Nell’ultimo tentativo l’inglese ha iniziato il giro addirittura a soli due secondi dalla monoposto di Carlos Sainz! Una scelta estrema che purtroppo per lui non ha pagato.
Pilota | Data inizio giro | Distacco [s] |
ALO | 2023-09-02 14:58:42.404 | / |
LEC | 2023-09-02 14:58:52.407 | 10.003 |
VER | 2023-09-02 14:59:05.270 | 12.863 |
SAI | 2023-09-02 14:59:10.817 | 5.547 |
NOR | 2023-09-02 14:59:12.857 | 2.040 |
PIA | 2023-09-02 14:59:16.511 | 3.654 |
PER | 2023-09-02 14:59:28.455 | 11.944 |
ALB | 2023-09-02 14:59:32.003 | 3.548 |
RUS | 2023-09-02 14:59:43.744 | 11.741 |
HAM | 2023-09-02 14:59:50.807 | 7.063 |
Nei grafici sottostanti possiamo vedere le differenza tra i due giri di Perez e quelli di Alonso. In entrambi i casi il secondo tentativo, ovvero quello senza scia, è rappresentato dalla linea bianca.
Nel confronto tra le due McLaren di Norris e Piastri si nota che l’australiano, stando a 3.6 secondi dalla monoposto che lo precede invece dei 2.3 del compagno di squadra perda molto meno alle due Lesmo e alla Ascari.
Guardando in casa Ferrari invece il poleman Carlos Sainz, seguendo Verstappen a poco più di 5 secondi di distacco, è riuscito a far segnare una velocità massima di 4 km/h più alta rispetto a quella del compagno di squadra: 350 km/h contro i 346 km/h del #16. L’unico momento di difficoltà per lo spagnolo è stato all’ultima curva dove ha quasi rischiato di perdere la pole. In quel tratto infatti Leclerc (linea bianca) riesce a buttarsi molto più veloce e recuperare parte del distacco accumulato durante il giro.
Un vantaggio che invece pare non avere Hamilton, che seguiva il compagno di squadra Russell a 7 secondi di distacco, forse un po’ troppi per sentire l’effetto della macchina che lo precedeva. Curioso notare come in entrambi i tentativi Hamilton si sia lanciato con esattamente sette secondi di distacco dal compagno di squadra, segno che per i calcoli della Mercedes questo era il loro distacco ideale. Un valore molto diverso rispetto ai 2-3 secondi imposti dalla McLaren ai suoi piloti.
Bene, tutto questo articolo solo per dire che comunque, nonostante tutto, il GP di Monza 2023 verrà vinto da Max Verstappen. Buona giornata a tutti i lettori, non fischiatelo per favore, non è colpa sua se è forte.