Max Verstappen non è stato il più veloce al termine delle FP2 del GP d’Italia a Monza (pazzesco). Il suo posto è stato occupato dalla Ferrari di Carlos Sainz che ha preceduto la McLaren di Lando Norris e la Red Bull di Sergio Perez. Solo quinto Verstappen, fermato dal traffico perché come tutti sappiamo il problema di Palermo Monza è il traffico.
Le FP2 del GP d’Italia a Monza sono state interrotte da due bandiere rosse. La prima è stata esposta appena tre minuti dopo l’inizio della sessione a causa dall’Aston Martin di Lance Stroll che si è spenta alla Variante Ascari. Il pilota canadese ha così concluso il venerdì del fine settimana brianzolo con ben zero giri completati. Nelle FP1 infatti la sua monoposto era stata guidata da Felipe Drugovich per smarcare una delle due sessione da riservare obbligatoriamente ai rookie nel corso dell’anno. Un vero Disastroll.
Nel corso del primo run delle FP2 del GP di Monza le due Ferrari di Sainz e Leclerc, con gomme medie, si sono portate in prima e seconda posizione. Lo spagnolo ha chiuso in 1:21.565, 273 millesimi più veloce del compagno di squadra e ben 6 decimi più veloce delle due Red Bull di Verstappen e Perez. Dopo la prima mezz’ora quasi tutti sono passati alle gomme soft per le simulazioni di qualifica. Queste simulazioni sono state caratterizzate dal tantissimo traffico a causa dei piloti che prendevano spazio prima di rilanciarsi per un nuovo giro. Per dare un’idea Verstappen nel suo giro migliore ha incontrato ben 8 vetture che procedevano molto lentamente nel secondo settore. L’olandese ha chiesto di fare altri giri perché non è riuscito a completare un giro pulito, ma dal muretto gli hanno ricordato che la sessione di qualifica non è oggi e lo hanno fatto rientrare al sicuro nei box.
Al termine di queste simulazioni Carlos Sainz è risultato il più veloce di tutti grazie a un 1:21.355, precedendo di soli 19 millesimi la McLaren di Lando Norris apparsa fino a quel momento in difficoltà. Terzo posto per la prima delle due Red Bull, quella di Sergio Perez, staccata di 185 millesimi da Sainz. Il messicano ha commesso anche un errore alla Parabolica quando mancavano 10 minuti al termine della sessione che lo ha spedito in ghiaia. L’incidente ha obbligato la direzione gara a esporre la seconda bandiera rossa della sessione. Durante la simulazione di gara il messicano della Red Bull ha infatti allargato troppo la traiettoria durante uno dei suoi giri mettendo le ruote esterne sulla ghiaia. Nonostante l’alta velocità di percorrenza il #11 è stato abile (o fortunato?) a indirizzare la macchina verso la fine della curva in modo da non colpire pesantemente le barriere. La sua macchina ha riportato solo qualche danno all’ala posteriore. Danni molto più pesanti invece sono stati inflitti all’orgoglio del pilota.
Oscar Piastri ha chiuso la sessione in quarta posizione a 190 millesimi dalla vetta mentre il due volte (quasi tre) campione del mondo Max Verstappen ha occupato solo la quinta posizione, staccato di 276 millesimi. Solo sesto (+ 0.361 s) Charles Leclerc, apparso per il momento leggermente più in difficoltà del compagno di squadra. Hanno chiuso in top ten anche un ottimo Albon (7°, + 0.624 s), Alonso (8°, +0.716 s), Russell (9°, +0.821 s) e Hulkenberg (10°, +0.936 s). Curioso notare come la Williams sia stata più veloce con gomme medie che con gomme soft. Difficile dire se le gomme più dure si adattino meglio alla monoposto oppure se il team abbia utilizzato una modalità di motore più spinta solo con le medie dopo aver preso le misure con le soft.
Magnussen (11°, +1.219 s) e Bottas (12°, +1.240 s) si sono piazzati ai margini della zona punti. Questa sarà una gara importante per la Haas, che ha portato tante novità lo scorso fine settimana a Zandvoort, ma il meteo, a detta degli ingegneri, non ha permesso loro di valutarle adeguatamente. Ancora indietro Alpine, come nelle FP1, con Gasly 13° a 1.296 secondi da Sainz e Ocon 15° a 1.361 s. Tra di loro si è inserito Yuki Tsunoda con la sua AlphaTauri. Le altre posizioni sono state occupate da Sargeant 16° (+1.400 s), Hamilton 17° (+1.428 s), Lawson 18° (+1.812 s), Zhou 19° (+1.991 s) e Stroll ultimo e senza tempo. Il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton si è lamentato più volte nel corso della sessione a causa delle sue basse velocità in rettilineo. A quanto pare il team ha provato un assetto un po’ più carico rispetto a quello del compagno di squadra Russell, ma il vantaggio in curva è stato minore di quello previsto dalle simulazioni.
In basso la classifica finale delle FP2 del GP d’Italia a Monza.