Le PL2 del GP del Canada di F1 sono state allungate di 30 minuti per recuperare, almeno in parte, il tempo perso nel corso delle PL1. Le due Mercedes di Hamilton e Russell hanno chiuso in cima alla lista dei tempi, ma alcuni piloti (coff coff Verstappen) non sono riusciti a completare le simulazioni di qualifica a causa delle bandiere rosse.
Ovviamente tutti sono subito scesi in pista per tentare di completare il programma di lavoro previsto su un tracciato che inizialmente si presentava estremamente sporco, tanto che le monoposto alzavano una nuvola di polvere anche quando transitavano in traiettoria. Col passare dei minuti e con l’aumentare della gommatura della pista i tempi sono velocemente scesi fino ad arrivare a quelli delle PL2 dello scorso anno dopo appena 20 minuti dall’inizio della sessione. Ferrari e Red Bull si sono alternate al vertice nei primi tentativi di giro veloce mentre Mercedes ha iniziato la sessione subito con carichi di benzina più elevanti, girando su tempi intorno all’1:18 verosimilmente per simulare il passo gara.
Dopo mezz’ora la sessione è stata interrotta da una bandiera rossa causata dal motore Ferrari andato a fuoco sulla Haas di Hulkenberg. Rimanendo in tema di motori Ferrari, la casa di Maranello ha montato la terza unità endotermica su entrambe le monoposto per sfruttare qualche cavallo in più garantito da un’unità fresca su una pista in cui la potenza conta parecchio. Nuovi elementi anche per l’AlphaTauri di Tsunoda e la Williams di Albon i quali, oltre alla terza unità endotermica, hanno montato anche il terzo turbocompressore, il terzo MGU-K e la terza MGU-H.
Una volta rimossa la macchina di Hulkenberg i piloti sono tornati in pista per completare le loro simulazioni di qualifica, ma il regime di bandiera verde è durato solo pochi minuti. Un problema tecnico sulla Alpine di Esteban Ocon, il secondo per la scuderia francese dopo quello sulla monoposto di Gasly nel corso delle PL1, ha costretto il francese a fermarsi in uscita di curva 9 e il direttore di gara a esporre nuovamente la bandiera rossa. In questo breve intervallo di tempo Sainz è riuscito a volare in vetta con un 1:13.844 battendo l’1:14.094 del compagno di squadra Leclerc mentre Perez ha rischiato di andare a muro in uscita di curva 7 a causa della sua monoposto molto nervosa. Al termine della seconda interruzione le Mercedes e le Aston Martin hanno insistito nel provare le simulazioni di qualifica mentre le Red Bull sono passate direttamente a quelle di gara. Nelle simulazioni di passo gara si è intravista una buona Ferrari. O meglio, una Ferrari più in forma delle ultime gara. I tempi sono rimasti sull’1:17 basso per tutta la simulazione con gomme medie, in linea con quelli di una Red Bull che ancora pare non abbia trovato l’assetto ideale. Attenzione anche a Mercedes, che ha girato sull’1:18 a inizio sessione con pista molto più sporca, e ad Alpine, capace con la monoposto superstite di Gasly di girare su tempi intorno all’1:17.5.
Negli ultimi 20 minuti i team, vedendo un forte temporale avvicinarsi alla pista sui radar meteo, hanno iniziato a montare le intermedie ad ogni minimo segnale di pioggia. Questo ha portato diversi piloti a girare con gomme intermedie su pista asciutta e qualcuno a girare con le slick su una pista completamente allagata dal temporale in curva 10. Nel finale le Ferrari, le Alfa Romeo e le Aston Martin sono uscite per effettuare le prove di partenza di fine sessione, ma la pista completamente allagata dal temporale li ha fatti desistere. Nel tweet sottostante si possono osservare le condizioni della pista negli ultimi due minuti. Giusto per ribadire che con “pista allagata” si intendeva proprio “pista allagata“.
La classifica finale ha visto Hamilton precedere tutti grazie a un 1:13.718, 27 millesimi più veloce del compagno di squadra Russell. Terza posizione per Carlos Sainz, staccato di 126 millesimi, che ha preceduto il connazionale Fernando Alonso (4°, + 0.326 s). Quinta posizione per l’altra Ferrari di Leclerc (6°, + 0.376 s). Max Verstappen ha chiuso solamente in sesta posizione (+0.424 s) in una sessione che ha visto una Red Bull meno perfetta del solito. L’olandese è stato anche penalizzato dal tempismo delle bandiere rosse, uscite proprio mentre stava per completare le sue simulazioni di qualifica. Buon settimo posto per Bottas (+0.502 s) davanti alla Red Bull di Perez (8°, + 0.532 s). Hanno chiuso la top ten Stroll e Gasly staccati rispettivamente di 701 e 759 millesimi dalla vetta.
Fuori dalla top ten le due McLaren di Piastri (11°, + 0.815 s) e Norris (13°, +0.899 s). Tra di loro la Haas di Magnussen (12°, +0.826 s). Sopra il secondo di distacco tutti gli altri, a partire da Zhou (14°, +1.093 s), Tsunoda (15°, +1.223 s), De Vries (16°, +1.284 s), Albon (17°, +1.285 s), Ocon (18°, +1.374 s), Sargeant (19°, +1.708 s) e Hulkenberg (20°, +2.651 s).
In basso la classifica finale al termine delle PL2 del GP del Canada.