Negli ultimi giorni sono emerse alcune voci in merito all’ambizioso piano di riportare in auge l’A1 GP, il campionato per monoposto la cui peculiarità era quella che i piloti vi correvano difendendo i propri colori nazionali. Tra i membri coinvolti e l’idea di renderla una “Coppa del Mondo del Motorsport”, ecco tutto quello che sappiamo finora.
Qualcuno ricorda l’A1 GP? Era un campionato andato in scena tra il 2005 e il 2009, che si basava sulla competizione tra i piloti divisi per nazioni. Un’idea che avrebbe dovuto attirare facilmente il pubblico, “invogliato” a tifare per la propria bandiera, ma che fallì poco prima della stagione 2009-2010 (era spalmata su due anni solari) per problemi economici. Eppure, non era affatto un’idea malvagia: le vetture erano interessanti (nell’ultima stagione furono addirittura motorizzate Ferrari, con il telaio basato sulla F2004) e con prestazioni ai livelli di una Formula 2 attuale, i circuiti erano o dei permanenti interessanti o dei cittadini (anticipando forse ciò che sarebbe stata la Formula E qualche anno dopo), e diversi piloti di livello sono passati di lì: ad esempio, Nico Hulkenberg, che vinse con la Germania il campionato inaugurale 2005-2006, ma anche Sergio Perez, Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Vitantonio Liuzzi, solo per citare alcuni nomi che hanno corso anche in F1.
Dal 2009, però, alcune cose sono cambiate. Tanto per cominciare, l’idea di correre per nazioni ha ripreso piede: nel 2019 sono stati creati i FIA Motorsport Games, le “Olimpiadi del Motorsport”, che vede i piloti correre in diverse discipline (F4, GT, kart, ecc) e conquistare medaglie (l’ultima edizione in Francia è stata vinta dall’Italia), e finora hanno riscosso un discreto successo. Si è quindi deciso di far rivivere l’A1GP, o quantomeno la sua idea.
Ma chi c’è dietro? Secondo quanto riporta Motorsport.com, ci sarebbe Origin Sports Group, con a capo Sir Keith Mills, figura chiave nell’organizzazione delle Olimpiadi di Londra del 2012. Il suo braccio destro è Marcin Budkowski, ex uomo FIA e che, nel 2021, è stato Executive Director di Alpine in Formula 1. Proprio Budkowski ha spiegato come in realtà questa non sia la rinascita dell’A1GP, ma “del concetto. È un nuovo campionato, ma basato sulla stessa idea. Origin ha comprato i diritti dell’A1GP e della Coppa del Mondo del motorsport. Useremo lo stesso logo, ma sarà temporaneo, faremo un rebranding”.
La volontà è quindi quella di creare una Coppa del Mondo del Motorsport. Data di partenza prevista? Dicembre 2024. Si tratterebbe infatti di un campionato invernale, per attivare probabilmente più piloti di alto livello possibile. E a proposito dei piloti, Budkowski aggiunge che “Il nostro obiettivo è arrivare a venti nazioni, ognuna con due piloti”. Piloti che, secondo i piani, potrebbero essere uno di esperienza, magari che abbia già gareggiato in F1, e uno giovane. Le vetture dovrebbero essere sullo stesso livello della F2 o della Indycar come prestazioni. Per il lato tecnico sarebbe coinvolto Mike Gascoyne, ex ingegnere di (tra le altre cose) Mclaren, Jordan e Renault. “Stiamo parlando con un gran numero di fornitori, aerodinamici, motoristi, ecc, e l’idea è quella di avere una vettura molto guidabile, divertente, in modo che i piloti possano spingere”. Per quanto riguarda i circuiti, l’idea è quantomeno di correre sulle piste FIA Grade 2, mentre i team saranno sì nazionali, ma basati su team di esperienza nel mondo del motorsport, che forniranno il loro know how.
Potrebbero sorgere dubbi sulla serietà del progetto. Dopotutto, l’ultima volta è naufragato, e la stessa sorte hanno subito campionati simili, come la W Series e la Superleague Formula (basata su team appartenenti alle squadre di calcio). Budkowski assicura però che “Non conoscendo i loro modelli economici, non posso commentare le altre serie. Abbiamo fatto approfondite ricerche, e abbiamo visto come ci fosse un ottimo pubblico: la gente andava in circuito, e i numeri televisivi erano decenti. Ma c’erano alcune falle nel modello commerciale, non era esattamente a prova di proiettile dal punto di vista finanziario”.
“Stiamo avendo discussioni con diversi promoter, stiamo presentando un modello estremamente interessante, che richieda una frazione di quanto è necessario per organizzare una gara di F1. […] Siamo anche molto concentrati sulla questione ambientale e sulla sostenibilità. Il calendario sarà ragionato in modo da semplificare la logistica, che è la causa principale di impatto ambientale del motorsport, e utilizzeremo carburanti sostenibili al 100%”.
L’intervista completa potete trovarla su Motorsport.com. Detto ciò, l’idea di riportare in vita l’A1 GP è sicuramente affascinante, anche perché potrebbe fornire un sedile a quei piloti che, per un motivo o per un altro, non hanno avuto chance in Formula 1, e venendo piazzato in inverno potrebbe anche avere ottimi ascolti. Dicembre 2024 non è però così lontano e, anche se verosimilmente Budkowski non ha detto tutto, sembra ancora un progetto abbastanza embrionale. Solo il tempo ci dirà quanto questo progetto potrà essere o meno fattibile.