Come ampiamente previsto, Ferrari ha portato a Barcellona diversi aggiornamenti tra cui delle nuove forme delle fiancate. Ma cosa cambia veramente?
Debutta questo weekend l’aggiornamento che fa abbandonare definitivamente il design dei catini nella parte superiore delle pance tipici di Ferrari sin dalla F1-75. Le nuove fiancate si spostano più verso una filosofia in stile Red Bull, con un forte downwash richiamato dalla parte esterna e una parte incava nella parte più interna molto più minimale che richiama il flusso verso la beam wing.
Il sottosquadro è stato maggiorato, tanto da dover creare un bulbo ancor più evidente per ospitare la side impact structure inferiore obbligatoria da regolamento. Ferrari non poteva fare più di così in quella zona, nonostante rimanga qualche perplessità sul perché la SIS non sia stata pensata all’interno del fondo già da quest’inverno come per la stragrande maggioranza dei team.
Rimane invariato l’S-Duct, il cui outlet viene accompagnato da uno sfogo d’aria calda proveniente dal retro del radiatore. Ferrari conta di togliere un po’ di louvers sul cofano motore e questa nuova apertura svolge il ruolo compiuto dalla cover nera presente nella configurazione vecchia.
La SF-23 girerà a Barcellona con una condizione di cooling asimmetrico per via della maggioranza di curve a destra e per le diverse richieste di raffreddamento dei componenti interni dai due lati. In fase di curvatura (“yaw” per gli aerodinamici bravi) infatti, il flusso investe maggiormente il lato vettura rivolto verso l’interno, togliendo una parte di scambio termico al lato esterno, per questo la vettura ha già corso le PL1 con il lato sinistro più “aperto”.
Ferrari che cerca di gestire i flussi in maniera differente, sempre indirizzandone una parte sotto l’ala posteriore ma utile ora anche verso il diffusore, zona che disponeva precedentemente di una minor portata d’aria. Il lavoro di sviluppo ha interessato anche la zona antistante il pilota, con un cambio alla winglet sull’halo e un riprofilamento delle appendici retrostanti l’abitacolo. Novità anche per quanto riguarda i profili intorno agli specchietti: come si vede dall’immagine sottostante infatti quelli nuovi sulla monoposto di Sainz (sotto) sono più corti rispetto alla versione precedente.
La novità più influente, però, è quella che non si vede: fondo completamente nuovo (almeno per ciò che si può cogliere dal bordo esterno) con una geometria simile allo stile McLaren e Mercedes nella parte dei primi generatori di vortice (outlet strakes esterni) e zona antecedente la ruota anteriore molto anti-porpoising, con alcune forme che ricordano quello usato dalla F1-75 nella prima parte di stagione. Sembra scomparso il “mousehole” nella parte iniziale del diffusore.
L’obiettivo dichiarato dal team è trovare più costanza in gara, con un’auspicabile riduzione del degrado gomma. Le performance sul giro secco non dovrebbero cambiare particolarmente.