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Indycar, info e orari del GMR Grand Prix a Indianapolis





Per il motorsport americano maggio vuol dire solo una cosa, ossia 500 Miglia di Indianapolis. Nell’attesa dell’appuntamento con quello che viene definito “The greatest spectacle in racing”, e mentre sono già iniziati i test in preparazione alla Indy 500, la Indycar arriva in Indiana per correre il GMR Grand Prix, sul circuito road course. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul weekend.

Penske Entertainment: James Black

Il circuito

Il tracciato di Indianapolis, inaugurato nel 1911, è il più antico del mondo per quanto riguarda i circuiti permanenti. Ma di questo ne parleremo più avanti. Per quanto riguarda invece il suo road course, questo è stato progettato da Hermann Tilke e inaugurato nel 2000, con l’intento di riportare la Formula 1 negli Stati Uniti dopo nove anni. Qui la categoria regina del motorsport corse otto edizioni, e il circuito dell’Indiana divenne di fatto un feudo di Michael Schumacher, che si impose cinque volte (2000, 2003, 2004, 2005 e 2006). A vincere furono anche Hakkinen (2001), Barrichello (2002, con vittoria ottenuta per appena 11 millesimi su Schumacher) e Hamilton (2007). Tuttavia, l’edizione più ricordata è sicuramente quella del 2005, quando i problemi causati dalle gomme Michelin nell’ultima curva, quella che riprende l’ovale, portarono all’abbandono volontario di sette team, tutti quelli che montavano le gomme francesi. Tra le proteste del pubblico, a vincere una gara con soli sei corridori fu Schumacher, davanti a Barrichello e ad un incredulo Tiago Monteiro sulla Jordan, probabilmente l’unico felice quel giorno. Quella gara fu un punto di svolta: se da un lato la Michelin dopo il 2006 lasciò la Formula 1, dall’altro nelle due edizioni successive il circuito di Indianapolis ebbe un danno immenso di pubblico, e alla scadenza del contratto nel 2007 uscì dal calendario. Piccola nota di colore: la prima gara della storia sul road course fu vinta da Bernd Maylander, l’attuale pilota della Safety Car in F1, che si impose nella Porsche Supercup nel 2000, con la categoria che era a supporto della F1

2005 USA GP F1 Indianapolis
La partenza del GP degli Stati Uniti del 2005

Dopo la parentesi F1, iniziarono a correre diverse categorie, e nel 2014 vi approdò anche la Indycar. In quell’edizione, tra l’altro, venne anche provata la partenza da fermo, poi scartata. Tradizionalmente collocato a inizio maggio, il GP di Indianapolis è di fatto un antipasto della Indy 500, visto che comunque i team e i piloti sono già sul circuito per i test in preparazione alla gara. Dal 2020, infine, per far fronte ad un calendario ridotto causa pandemia, l’appuntamento è stato raddoppiato, e si disputa una seconda gara verso il finale di stagione.

Tornando alla pista, questa misura 3.925 km (2.439 mi), ruota in senso orario (opposto a quello dell’ovale) e andrà percorso dai piloti per 85 volte, un totale di 333.625 km (207.305 mi). Caratteristica principale è ovviamente la presenza del banking in curva 14, ossia la curva 1 dell’ovale, che permette di portare molta velocità fino alla staccata di curva 1, ossia il punto più indicato per i sorpassi. Per il resto è caratterizzata da una serie di curve a 90 gradi e non ha una variazione altimetrica degna di nota (o meglio, essendo ricavato in un ovale, non ce l’ha proprio). Il record assoluto del road course di Indianapolis risale addirittura al 2017, quando Scott Dixon girò in 1:09.3888 in gara. Tempo ovviamente non replicato lo scorso anno, a causa della violenta pioggia che si abbatté sul tracciato: la gara venne ritardata di 45 minuti e accorciata di dieci giri per il raggiungimento del limite delle due ore, e al termine di una bellissima e caotica corsa vinse Colton Herta, che fu abile a passare al terzo giro alle gomme d’asciutto, balzando così in testa dopo essere partito quattordicesimo e rimanendo in lotta per la vittoria per tutta la gara. Nella seconda gara disputata a fine luglio, il Gallagher GP, vinse invece Alexander Rossi, che interruppe un digiuno di circa tre anni dall’ultimo successo. Per quanto riguarda l’albo d’oro, il più vincente a Indianapolis è Will Power, che ha vinto nel 2015, nel 2017, nel 2018 e il Gallagher GP nel 2021. Segue Pagenaud a 3 successi, mentre si sono imposti qui anche VeeKay e, appunto, Herta e Rossi.

racingcircuits.info

La gara sarà verosimilmente improntata principalmente sulle tre soste, ma occhio al meteo, che potrebbe scombinare le carte: per l’orario della gara è prevista infatti una pioggerellina, forse non abbastanza da rendere la pista allagata, ma quanto basta per rovinare le strategie. Come a Barber, i piloti ritroveranno le gomme morbide tradizionali a banda rossa, invece che quelle al guayule a banda verde. A proposito di strategie, il push to pass sarà disponibile per 200 secondi, con un massimo di attivazione di 20 secondi per volta.

Le classifiche

Nonostante un weekend incolore in Alabama, Marcus Ericsson è rimasto in testa al campionato con 130 punti, appena tre in più di Pato O’Ward, a 127. Terzo è Alex Palou a 121, davanti al vincitore di Barber Scott McLaughlin a 119, ma chi per ora è sembrato essere quello mediamente più competitivo è Romain Grosjean: il francese, quinto a 115 lunghezze, ha conquistato due secondi posti nelle ultime due gare, ma se chi lo precede ha avuto momenti di up e momenti di down, lui nelle prime quattro tappe del campionato è sempre stato nella parte alta della classifica. A rovinarlo sono stati i due incidenti a ST Pete e in Texas, che l’hanno fatto chiudere al diciottesimo e al quattordicesimo posto. Nonostante una vittoria che ancora non arriva, Romain sembra avere tutte le carte in regola per giocarsi il titolo quest’anno, ma deve mettere un freno a quell’aggressività che, troppo spesso, è stata il suo marchio di fabbrica in Formula 1.

Gli orari

Il GMR Grand Prix sarà visibile per quanto riguarda la sola gara su Sky Sport F1. Le altre sessioni, compresa anche la Indy NXT, saranno invece disponibili su Indycar Live. Ocio a non confondervi: la gara sarà di sabato, non di domenica.

Venerdì 12 maggio

  • 15.30 – 16.45 -> FP1
  • 19.00 – 20.00 -> FP2
  • 22.00 – 23.15 -> Qualifiche

Sabato 13 maggio

  • 17.15 – 17.45 -> Warm Up
  • 21.30 – 00.00 -> GMR Grand Prix (85 giri), diretta Sky Sport F1




Tags : IndianapolisIndianapolis GPindycar
Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.