Seconda vittoria stagionale per Bagnaia, che a Jerez piega Binder e replica il successo del 2022. Non una gara facile come quella dello scorso anno, anzi l’alfiere delle Ducati ha dovuto spremere a fondo la sua Desmosedici. Il tutto nonostante una penalità dubbia: “La accetto. Vogliamo più costanza nel metro di giudizio, se d’ora in avanti è sempre così va bene.”
Il Gran Premio di Spagna se l’è preso Francesco Bagnaia, il Campione in carica ha ribadito il proprio talento a Jerez chiudendo davanti a tutti una gara strepitosa. Guidando soprattutto con la testa. il #1 ha evitato forzature che, viste le alte temperature, gli si sarebbero potute ritorcere contro nel finale. Inizialmente guardingo, prima si è abilmente difeso da Martin per tenere la terza posizione e poi è stato spettatore privilegiato del rinnovato duello rusticano tra Miller e Binder.
A cinque giri dal termine, con Miller ormai innocuo alle spalle, Pecco ha iniziato a dare tutto. Prima il giro veloce, per chiudere definitivamente il distacco da Binder, poi il sorpasso decisivo sul sudafricano alla fine del penultimo giro. “Volevo andare a prendere Brad, c’era bisogno di un passo in avanti” dice Bagnaia, che poi spiega: “appena ho sentito che la temperatura della gomma davanti è scesa un po’, dopo che ero stato dietro a Jack, sono andato all’attacco. Volevo passare subito Brad per non aver di nuovo il problema della temperatura. Sono riuscito a spingere forte, il passo è stato veloce ma secondo me potevamo andare un po’ più forte. Ho dato tutti in queli ultimi giri per essere davanti alla fine“.
All’ultimo giro, Binder era ancora francobollato al codone della Desmosedici ad ogni curva, soprattutto nel veloce settore finale. Pecco però è riuscito a chiudere ogni porta, tenendo a bada il sudafricano giocandosi al meglio le proprie carte. “Ho cercato di fare più forte possibile tutte le curve prima di un possibile punto di attacco. Mi è venuto bene, però ho cercato comunque di tenermi più margine in frenata ovunque per non rischiare niente. In uscita di curva sono riuscito ad essere forte e non ho dato la possibilità di essere superato.“
Nel mezzo un contatto con Miller che gli è costato una penalità, alla fine ininfluente. Si tratta dell’unica zona grigia del fine settimana di Pecco, non l’unica per la direzione di gara. Bagnaia era accodato ai due della KTM, alla prima incertezza di Miller, percorrendo la sesta curva, ci si è infilato entrandoci in contatto. Solo dopo tre giri, appena chiuso il gap con Binder spendendo gomma ed energie, a Bagnaia è stato chiesto di tornare sui propri passi e cedere la posizione guadagnata. Bagnaia non è stato troppo critico con la direzione gara, forse per via dell’umore addolcito dalla vittoria, ma ha comunque messo i puntini sulle ‘i’: “Ero sorpreso dalla penalità, ne ho viste lasciar passare di peggio quest’anno. Però lo accetto” dice. “Ci stiamo lamentando per avere più costanza sul metro di giudizio, in questo caso lo show ne va a perdere ma se d’ora in avanti le penalità saranno costanti almeno riusciremo a capire cosa si può fare o no. Oggi è stata una toccatina di circostanza, non ci siamo buttati fuori, però va bene così. Se d’ora in avanti è sempre così va bene“.
Infine, Bagnaia può finalmente tornare a sorridere vedendo la classifica iridata. Infatti il Campione in carica è tornato a essere il leader iridato grazie agli 87 punti raccolti, 22 di margine su Bezzecchi (out oggi) e 25 sul rivale odierno Binder.